pantani

GIALLO PANTANI - "LE PROVE SULLA MORTE DEL 'PIRATA' SONO STATE MANOMESSE" - A 'LE IENE' PARLA L'ESPERTO DI INVESTIGAZIONI ELETTRONICHE CONSULENTE DELLA PROCURA DI RIMINI - IL CASO E' ARRIVATO FINO ALL'ANTIMAFIA, IL SENATORE M5s ENDRIZZI: "IL NOSTRO INTERESSE NON E' STRETTAMENTE SUL SUICIDIO, VOGLIAMO CAPIRE SE LE MAFIE HANNO AVUTO UN RUOLO IN QUESTA VICENDA" - LA QUESTIONE DELLE SCOMMESSE CLANDESTINE

https://www.iene.mediaset.it/2019/news/marco-pantani-prove-manomesse-nuova-testimonianza-anticipazione_415667.shtml

 

Lorenzo Vendemiale per “il Fatto quotidiano”

 

Marco Pantani non era solo quando morì il giorno di San Valentino del 2004 in una stanza del residence di Rimini "Le Rose".

marco pantani cadavere

 

Questo è quello che, meno di un mese fa, hanno sostenuto i consulenti della famiglia Pantani - tra cui il generale Umberto Rapetto - davanti alla Commissione parlamentare antimafia e in una memoria di 56 pagine, consegnata in quell' occasione a deputati e senatori, e che Il Fatto ha potuto leggere integralmente.

"Risulta evidente che non si sia suicidato, ma sia stato vittima di morte violenta e per opera di terzi, verosimilmente connessa ai molteplici interessi della criminalità organizzata nel campo delle scommesse illecite e nel traffico di stupefacenti". "Qualcuno era con lui quando la morte è arrivata, c' è il segno evidente che il corpo sia stato spostato", spiega Rapetto riferendosi ad alcune macchie di sangue fresco rinvenuta sul luogo.

 

marco pantani

Quello che non torna Sono passati 15 anni da quando il "Pirata" fu trovato morto. I genitori non hanno mai accettato le verità processuali, che raccontano di un decesso per overdose (chiuso con un processo a tre spacciatori, di cui due hanno patteggiato, mentre l' ipotesi dell' omicidio è stata archiviata per richiesta del gip di Rimini e confermata dalla cassazione nel 2017). E oggi, assistiti dall' avvocato Antonio De Rensis, chiedono di riaprire ancora una volta il caso.

 

Tante cose non sono mai state spiegate. I segni sul volto del ciclista, descritti come "microlesioni" ma impressionanti e poco compatibili con una caduta. Il presunto isolamento del campione nel residence, su cui si basa la tesi del suicidio: è stato dimostrato, però, che alla stanza di Pantani si poteva accedere anche passando dal garage, senza essere visti. E poi le stranezze nella stanza, a soqquadro ma senza alcun arredo rotto, una specie di "finto caos". I sanitari, primi a trovare il cadavere, ricordano distintamente di aver notato il lavandino del bagno divelto per terra, e nessuna traccia di droga; nel filmato girato dalla polizia due ore dopo, invece, il lavabo è di nuovo al suo posto, e al fianco del cadavere c' è un "bolo" di cocaina completamente bianco pur essendo al centro di una pozza di sangue.

marco pantani bagno

 

Sono questi gli elementi che spingono Rapetto a parlare di una "scena alterata in almeno due circostanze". Un' ipotesi che adesso sembra trovare conferma anche nella testimonianza inedita che verrà mostrata stasera nel corso della trasmissione tv Le Iene. Nel servizio di Alessandro De Giuseppe, per la prima volta parla un esperto di investigazioni elettroniche che ha lavorato come consulente per la procura di Rimini e che era in quella stanza del residence "Le Rose", insieme alla polizia, il giorno in cui fu ritrovato Pantani.

 

L' uomo svelerebbe dei nuovi dettagli sul filmato girato dalla scientifica: mostrerebbe diversi elementi che non combacerebbero col racconto fornito dai primi soccorritori. "Mi portano la cassetta con tutto il nastro fuori. 'L' hanno rovinata', mi dicono, era inutilizzabile.", spiega l' ex consulente della procura. Un tentativo di manomissione? "È evidente", conclude.

 

Commissione Antimafia Perché i consulenti della famiglia Pantani siano arrivati fino in Antimafia lo spiega il senatore M5S Giovanni Endrizzi, coordinatore del gruppo sulle scommesse clandestine che curerà l' istruttoria. "Il nostro interesse non è strettamente sul suicidio: noi vogliamo capire se le mafie abbiano avuto un ruolo in questa vicenda, il resto verrà di riflesso". Tutto parte dal famoso controllo del 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio, in cui Pantani fu trovato con un valore di ematocrito troppo alto (52%, oltre il limite di 50) e per questo escluso dal Giro d' Italia che si apprestava a conquistare.

marco pantani

 

Una vittoria che, secondo l' ex bandito Renato Vallanzasca, sarebbe stata impedita dalla camorra, preoccupata dalle troppe scommesse sul suo successo. Si è parlato e indagato tanto su quella rivelazione, che sembra trovare riscontro anche in un' intercettazione dell' ex camorrista Rosario Tolomelli. Lo stesso vale per i valori sballati del ciclista: secondo i periti della difesa il sangue fu deplasmato, privato della sua parte liquida per far salire l' ematocrito. Un complotto, insomma. A riguardo, la sezione di Polizia giudiziaria ha messo per iscritto che "non è escluso che il campione di sangue prelevato a Marco Pantani a Madonna di Campiglio possa essere stato sottoposto ad una manipolazione".

 

Ma nemmeno si è mai riuscito a provarlo: per questo anche il secondo fascicolo, aperto a Forlì, è stato archiviato nel 2016. Da Madonna di Campiglio, Pantani non si sarebbe più ripreso, scivolando nella depressione e nella droga, fino alla morte nel 2004.

la stanza di marco pantani in hotel

Nella memoria, i misteri "Macroscopiche lacune investigative e forme di trascuratezza marchiane", come le definisce la memoria, facendo riferimento ad esempio alla mancata rilevazione delle impronte nella stanza. "Con gli occhi del poi, poteva essere utile rilevarle", ammette Paolo Giovagnoli, procuratore che ha curato il secondo fascicolo sul decesso, nel documentario Giallo Pantani andato in onda su Nove. "Non è più possibile far finta di nulla: nuove testimonianze richiedono nuove indagini", l' appello dell' avvocato della famiglia, Antonio De Rensis. "Ripartiamo da questi elementi di contorno: da qui possiamo provare a capire cosa è successo in quella stanza quel giorno, chiediamo solo questo. Magari così scopriremo anche come è morto davvero Marco". E forse persino cosa è accaduto quella famosa mattina a Madonna di Campiglio, l' inizio della fine della storia, ancora irrisolta.

MARCO PANTANI Marco PantaniMARCO PANTANI MARCO PANTANI AL TOUR DE FRANCE MARCO PANTANI A MADONNA DI CAMPIGLIO CON I CARABINIERI DOPO LA SQUALIFICA AL GIRO DEL SCRITTE IN RICORDO DI MARCO PANTANI TOMBA DI MARCO PANTANIpantani

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?