norberto confalonieri spezzafemori

TUTTI I TRUCCHETTI DEL "DOTTOR SPEZZAFEMORI" - LISTE D'ATTESA TAROCCATE, COSÌ IL PRIMARIO CHE ROMPEVA LE OSSA FAVORIVA LE CLINICHE PRIVATE – L’ACCUSA DI CORRUZIONE E TURBATIVA D’ASTA – IN ALCUNI CASI LE OPERAZIONE CHIRURGICHE SONO STATE ESASPERATE "SOFFERENZE INUTILI AI PAZIENTI"

Norberto ConfalonieriNorberto Confalonieri

Giuseppe Guastella per il Corriere della Sera

 

Un meccanismo «spregiudicato» ha consentito per anni che una parte dei pazienti che si rivolgevano al Cto di Milano per un intervento a un' anca o un ginocchio fossero dirottati in una delle cliniche private dove operava Norberto Confalonieri, che era il primario dello stesso ospedale pubblico. Erano quelli disposti a pagare di tasca propria i conti salati del privato che finivano per arricchire anche Confalonieri, il chirurgo ortopedico agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d' asta.

 

Secondo le indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, il professore Norberto Confalonieri era in grado di allungare «strategicamente» le liste di attesa del suo reparto nell' ospedale pubblico costringendo chi poteva permetterselo ad andare dal privato dove lui era autorizzato ad operare.

 

La tesi dei pubblici ministeri milanesi Letizia Mannella ed Eugenio Fusco dice che grazie alla fama della sua tecnica mininvasiva guidata dai computer, raggiunta anche con l' appoggio economico di due aziende (indagate) che producono le protesi e che pagavano convegni, sponsorizzazioni tv e gli versavano soldi, il nome di Confalonieri attraeva molti pazienti.

 

Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri

Intercettato al telefono con un collega che nel pubblico sembra lavorare troppo, lo esorta: «Rallenta (...) la produzione tienila bassa (...) se no ti bruci tutto... intanto cresce la lista d' attesa se no non fai mai i privati». Il primario, che in meno di cinque anni ha incassato dalle cliniche private una cifra pari a 302 mila euro, con il suo avvocato, Ivana Anomali, respinge «in toto le accuse», a loro giudizio, basate su stralci di conversazioni che vanno valutate in un contesto più ampio. Come quelle di aver impiantato ai pazienti del Cto, a suon di tangenti, secondo l' accusa, centinaia e centinaia di protesi della Johnson&Johnson e della B.Braun anche se era inutile o addirittura dannoso o «in disaccordo con i colleghi dell' équipe medica».

 

A pagare erano le casse del Servizio Sanitario nazionale. Quando «non ho ritenuto di operare un suo paziente, Confalonieri mi ha testualmente riferito "tanto il mio anestesista alla San Camillo me lo opera"», ha dichiarato a verbale il primario anestesista del Cto Rocco Rizzo. La Fondazione San Camillo di Milano dichiara che «sta collaborando con gli inquirenti a tutela dei pazienti e della propria immagine». Non tutti i chirurghi dell' équipe, però, si opponevano o manifestavano la loro contrarietà perché avevano timore del potere del primario.

Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri

 

«Le operazioni chirurgiche in alcuni casi sono state esasperate a causa del suo interventismo», ha aggiunto Rizzo. Anche quando una cardiologa chiese di fare altri approfondimenti su una paziente, Confalonieri disse di procedere: «Andiamo avanti.. non mi fotte un ca della cardiologia», disse a telefono a novembre 2015, tanto che gli altri componenti del team operatorio ironizzarono: «Non gli rimane che operare le renne di Babbo Natale, poi ha operato tutti in questo periodo».

Agli atti ci sono conversazioni molto crude, anche se questo potrebbe essere normale tra medici, su molti interventi, come quello ad una anziana che fu operata per sperimentare una nuova tecnica «facendola soffrire inutilmente».

 

Per il gip Teresa De Pascale, però, non ci sono elementi sufficienti per provare le lesioni in questo e in altri casi. Su sua richiesta, i pm hanno acquisito le cartelle cliniche di 62 operazioni mentre il Pini-Cto, struttura nata a gennaio 2016, ha reso noto che i primi accertamenti interni hanno confermato le irregolarità e che, in caso di rinvio a giudizio, l' ente si costituirà parte civile nel processo.

Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri confalonieri ancaconfalonieri ancaNorberto Confalonieri  Norberto Confalonieri Norberto ConfalonieriNorberto ConfalonieriNorberto Confalonieri Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri Norberto Confalonieri PROTESI CONFALONIERIPROTESI CONFALONIERI

 

CONFALONIERI ORTOPEDICOCONFALONIERI ORTOPEDICO

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO