
LEONE RUGGISCE CONTRO I PRETI PEDOFILI - IL PAPA HA RICEVUTO PER LA PRIMA VOLTA ALCUNE VITTIME DI ABUSI SESSUALI COMPIUTI DA SACERDOTI - PREVOST HA INCONTRATO L’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE “ENDING CLERGY ABUSE” E SEI VITTIME DI VIOLENZE CHE, ALLA FINE DELL’UDIENZA, HANNO RIFERITO DI ESSERSI “SENTITI ASCOLTATI” - IL PONTEFICE SI È GIÀ SCAGLIATO PIÙ VOLTE CONTRO I PRETI PEDOFILI, RINGRAZIANDO I GIORNALISTI CHE HANNO PORTATO ALLA LUCE GLI SCANDALI E…
Estratto dell'articolo di Iacopo Scaramuzzi per www.repubblica.it
Papa Leone XIV ha ricevuto per la prima volta nel corso del suo pontificato alcune vittime di abusi sessuali compiuti da sacerdoti.
Prevost ha ricevuto per un’ora l’associazione internazionale Ending Clergy Abuse (Eca Global) che riunisce vittime e sopravvissuti provenienti da tre diversi paesi. Erano presenti sei vittime e l’udienza, hanno riferito di essersi “sentiti ascoltati”.
"E’ stata una conversazione profondamente significativa”, ha detto Gemma Hickey, presidente del comitato dell’organizzazione e a sua volta vittima canadese degli abusi del clero. […]
papa leone incontra alcune vittime di abusi sessuali compiuti da sacerdoti
Papa Leone XIV si è già scagliato più volte contro gli abusi sessuali del clero sui minori (“Gli abusi vanno affrontati, non messi nel cassetto”), ringraziando i giornalisti che hanno portato alla luce lo scandalo. Da vescovo in Perù, e responsabile della commissione anti-abusi della conferenza episcopale peruviana, ha partecipato attivamente allo smantellamento del Sodalizio di vita cristiana, organizzazione conservatrice cattolica che ha compiuto numerosi abusi sessuali e di coscienza. […]
papa leone incontra alcune vittime di abusi sessuali compiuti da sacerdoti
"Siamo venuti non solo per esprimere le nostre preoccupazioni, ma anche per esplorare come potremmo collaborare per garantire la protezione dei bambini e degli adulti vulnerabili in tutto il mondo", ha affermato Janet Aguti, vicepresidente del consiglio di amministrazione della sezione ugandese dell’associazione. "Crediamo che la collaborazione sia possibile e necessaria".
"La Chiesa ha la responsabilità morale di sostenere i sopravvissuti e prevenire danni futuri", ha aggiunto Tim Law, co-fondatore e membro del consiglio di amministrazione della sezione statunitense. "Il nostro obiettivo non è il confronto, ma la responsabilità, la trasparenza e la volontà di camminare insieme verso soluzioni".
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