lotito

“MA VI PARE CHE MI FACCIO CANCELLARE LE MULTE? UNO COME ME?” – LOTITO ACCUSATO DI TRUFFA E FALSO NELL'INCHIESTA 'MULTOPOLI' SI DIFENDE A TESTA ALTA: “UN GRANDE EQUIVOCO. STAVO SOTTO SCORTA E PER NON GRAVARE SULLO STATO HO USATO LE AUTO MIE, PAGO 6 MILIONI DI TASSE TUTTI GLI ANNI, ADDIRITTURA IN ANTICIPO, MICA CORRO DIETRO A DUE CONTRAVVENZIONI"

 

Michela Allegri per www.ilmessaggero.it

 

lotito

Alla prima telefonata il presidente della Lazio, Claudio Lotito, non si accorge di essere in linea. «Non ne posso più, oggi me stanno a rompe tutti con sta storia delle multe, assurdo». Sta parlando a un altro cellulare. Al secondo tentativo, risponde. «L'inchiesta sulle contravvenzioni? Non ne parlo, non ne parlo. Abbiamo già fatto un comunicato stampa, è un grande equivoco. E poi sono 15mila euro di multe, mica 26mila, quelle sono le sanzioni». Pochi secondi dopo, però, racconta la sua versione dei fatti: «Pensa che stavo sotto scorta e per non gravare sullo Stato ho usato le auto mie, ma ti pare che mi faccio cancellare le multe? Uno come me?».

 

Presidente, a quando risalgono queste contravvenzioni. La Procura sostiene che i fatti siano del 2014.

multe

«Ma quale 2014. Le multe sono del 2009, quando ero sotto scorta, ma camminavo con le macchine mie. Usavo la mia macchina, per fare risparmiare soldi allo Stato. Le cartelle esattoriali sono del 2012, nel 2014 c'è stato lo scarico del verbale. E secondo te io vado a farmi levare la multa dopo 5 anni? Ma chi ci crede».

 

Le auto risultano intestate a due aziende a lei riconducibili però. Come spiega che le sanzioni siano state archiviate e non pagate?

«Certo, ma sono società che si occupano di vigilanza armata. Le mie auto erano conosciute alla Polizia, alla Questura, lo sapevano tutti, ci sono i documenti. Alcune sono anche blindate. Una addirittura è stata comprata direttamente dal sottoscritto. Dovevo avere due auto e quattro uomini nella scorta.

 

claudio lotito

Abbiamo comprato queste macchine intestate alle mie società e le guidava un poliziotto. Però questo prendeva le multe, magari per le Ztl. Ma la cancellazione era regolare, ci sono pure i documenti ufficiali del reparto scorte. E poi era nel periodo di massima allerta per la mia sicurezza, pensa che alla radio dicevano a volte le targhe della mia macchina quando passavo, quindi la dovevo cambiare in continuazione, perché veniva identificata».

 

Per i pm, invece, quelle vetture sono state utilizzate per finalità aziendali. Nel decreto di sequestro si parla anche di contatti telefonici con alcuni funzionari indagati.

«Ma per te è verosimile che possa andare in Comune a farmi levare le multe? Con quello che verso allo Stato ogni anno, con i 6 milioni che pago ogni volta al Fisco, addirittura in anticipo».

lotito foto mezzelani gmt36

 

Quindi non ha goduto di nessun trattamento privilegiato?

«Secondo te io vado a farmi levare la multa dopo 5 anni? Secondo te io vado appresso alle multe? Uno come me va appresso alle multe da 50 o cento euro? Ma pure se fossero da 10mila euro non lo farei».

Quale sarà la sua strategia difensiva?

«Risolverò questo equivoco con i pm. Io i processi li faccio nelle sedi competenti».

 

2. LOTITO ACCUSATO DI TRUFFA E FALSO

Ilaria Sacchettoni per il "Corriere della Sera"

 

 Liberare l' automobilista (amico) dal peso della multa era semplice: bastava entrare nel data base del Campidoglio (Ares) e segnare con una bandierina ( flag ) la casella di improcedibilità. Ed ecco l' immunità alla sanzione.

multe

 

In questo modo alcuni funzionari comunali avrebbero favorito, per anni, decine di conducenti a spasso per la zona a traffico limitato del centro storico. Al punto che i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno ricostruito quasi 15 milioni di euro di mancati introiti per le casse comunali e ottenuto, ieri, di poter sequestrare circa 1 milione nei confronti di alcuni indagati fra i quali il presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito. I funzionari pubblici coinvolti e accusati di concorso in truffa e falso sono quattro mentre gli automobilisti favoriti, iscritti dalla procura sul registro degli indagati, sono 193.

 

lotito

Non del tutto chiare le motivazioni che avrebbero spinto i pubblici ufficiali Pasquale Pelusi, Laura Cirelli, Maria Rita Rongoni e Patrizia del Vecchio a favorire alcuni automobilisti per somme che, in qualche caso, hanno raggiunto decine di migliaia di euro. Ma se, dagli approfondimenti investigativi, non sono emersi episodi di corruzione è stato ricostruito invece che i funzionari in questione avevano rapporti pacificamente amicali con la maggioranza degli indagati.

 

multe

L' inchiesta coordinata dall' aggiunto Paolo Ielo e dal pm Francesco Dall' Olio nasce dalla denuncia di una funzionaria (successivamente mobbizzata) e prende in esame gli anni che vanno dal 2010 al 2014. Come si legge nel decreto di sequestro della gip Anna Maria Fattori gli indagati «formavano falsi provvedimenti di discarico delle predette cartelle esattoriali in totale assenza di documentazione a supporto oppure sulla base della documentazione inidonea a giustificare il discarico stesso».

 

LOTITO

Significativo il caso di Lotito: inizialmente avrebbe fatto leva sullo «stato di protezione che gli era stato riconosciuto» per ottenere l' inserimento di alcune sue targhe in una white list di vetture autorizzate al transito gratuito. Ma poi, una volta respinta dalla municipale la sua richiesta (il proprietario avrebbe potuto presentare una richiesta di pass a titolo oneroso replicavano i vigili) Lotito avrebbe trovato un varco presso gli indagati. I quali avrebbero falsamente dichiarato che le vetture della sua «Roma Union Security» e «Snam Lazio Sud» attraversavano il centro per ragioni di sicurezza, mentre dalle indagini è emerso che «si trattava di veicoli utilizzati per finalità aziendali». «Clamoroso equivoco che verrà prontamente chiarito nelle sedi competenti», replica lo stesso presidente della S.S. Lazio.

 

Fantasioso, infine, l' escamotage utilizzato da Pelusi che, per favorire il titolare di alcune vetture, Davide Colaneri, avrebbe addotto l' alluvione del 2008 nella quale sarebbe andata distrutta «tutta la documentazione della (sua, ndr) società».

 

 

 

 

massimo ferrero saluta claudio lotito (2)

 

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…