LA MAFIA NON È SOLTANTO COSA LORO - FINALMENTE GLI ITALIANI HANNO SMESSO DI PENSARE AL FENOMENO CRIMINALE COME UN PROBLEMA DEL SUD: SECONDO UN SONDAGGIO DEMOS-LIBERA, 9 ITALIANI SU 10 PENSANO SIA DIFFUSO A LIVELLO NAZIONALE, CON UNA MAGGIORE PRESENZA NEL MERIDIONE E NEL NORD OVEST - A PREOCCUPARE È SOPRATTUTTO LA ‘NDRANGHETA CALABRESE, INDICATA COME "LA MAFIA PIÙ PERICOLOSA" DAL 26%, DAVANTI ALLA CAMORRA NAPOLETANA (20%). COSA NOSTRA AL 12% AL PARI DELLA MAFIA CINESE - PREOCCUPANTE È LA “NORMALIZZAZIONE” DEL FENOMENO: GLI ITALIANI SI STANNO ABITUANDO ALLA “BANALITÀ DEL MALE”…
Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per "la Repubblica"
La mafia è un fenomeno inquietante, percepito come tale dovunque. In Italia e non solo. Si ritiene, infatti, che si tratti di un fenomeno generale e generalizzato, in ambito "nazionale", presente a livello territoriale un po' ovunque. È ciò che pensano oltre 9 italiani su 10, senza significative distinzioni di area, secondo quanto rilevato dal sondaggio di Demos-Libera. Le differenze, invece, crescono quando si fa riferimento alle zone dove risiedono i cittadini intervistati.
Quando, cioè, le persone sono sollecitate a guardarsi intorno. Nelle zone in cui risiedono. In questo caso, infatti, il timore, per quanto diffuso dovunque, appare più elevato nelle aree geograficamente "opposte". Nel Sud e nel Nord-Ovest. In Sicilia e Campania, da un lato, e nel Nord-Ovest, dall'altro. Cioè, in Piemonte e in Lombardia. Meno nelle regioni del Centro-Nord Est.
sondaggio demos libera sulle mafie
La percezione e la preoccupazione si riducono ulteriormente quando l'attenzione si sposta sui luoghi specifici dove risiedono gli intervistati. Cioè i comuni. […] le mafie continuano a essere percepite come una minaccia che incombe sulla vita sociale ed economica delle persone, soprattutto nel Mezzogiorno e nel Nord-Ovest. […]
Prevale, infatti, come in passato, la preoccupazione suscitata dalla ‘ndrangheta calabrese, indicata come "la mafia più pericolosa" dal 26% del campione, davanti alla camorra napoletana, segnalata dal 20%. In crescita significativa negli ultimi 2 anni. Mentre la mafia siciliana, Cosa nostra, conferma un indice del 12%. In calo, negli ultimi 2 anni, ma molto simile rispetto a quanto osservato l'anno scorso. La preoccupazione per le mafie che hanno origini nazionali diverse, oltreconfine, appare meno elevata.
sondaggio demos libera sulle mafie
In calo significativo nei confronti delle "bande cinesi". In crescita verso la "mafia nigeriana".
Comunque, come in passato, nelle opinioni del campione non emergono strategie precise che abbiano efficacia nel contrastare e "combattere, se non battere" questa minaccia incombente. Fra le altre, in particolare, "la confisca dei beni che appartengono alla mafia" è condivisa da una larga maggioranza del campione. Anzi, da quasi tutti gli intervistati: 84%.
Tuttavia, una quota elevata di persone considera questa misura eccessiva, per il costo che impone allo Stato. E, dunque, ai cittadini. E ciò ripropone un problema che va oltre la specifica questione. La difficoltà di intraprendere iniziative che, comunque, prevedono costi e rischi che superano i confini, non solo territoriali, della minaccia mafiosa.
[…] nel sondaggio di Demos-Libera appare evidente come il fenomeno mafioso continui a suscitare inquietudine dovunque. Nel Paese e nella società. Senza, però, sollevare reazioni emotive particolari.
E ciò riproduce […] "Il rischio dell'abitudine": la tendenza, cioè, a normalizzare fenomeni ostili, per quanto inquietanti. Perché generano difficoltà alla nostra vita, alla nostra condizione. Prima ancora: alla nostra percezione. Al nostro sguardo sul mondo. […]
Si preferisce, cioè, accettare la realtà […] meglio adeguarsi. Arrendersi. […] Non unanime. Infatti, persiste e resiste una parte della nostra società, della nostra Italia, che non si rassegna alla "normalità della mafia". […]
no mafia a capaci 2
ricordo delle vittime della ndrangheta
no mafia a capaci 1



