terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

LA MAGGIORANZA VA IN TILT SUL TERZO MANDATO – NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI GIOVEDÌ PROSSIMO DOVREBBE ARRIVARE IL VIA LIBERA AL RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE CONTRO LA NORMA CHE APRE AL TERZO MANDATO IN CAMPANIA PER VINCENZO DE LUCA – FDI E FORZA ITALIA SPINGONO PER IMPUGNARE LA LEGGE. MA IL CARROCCIO È CONTRARIO, PERCHÉ LO STOP SIGNIFICHEREBBE ANCHE UN ALTOLÀ A LUCA ZAIA, CHE PUNTA ANCORA A RICANDIDARSI IN VENETO – NULLA È ANCORA CERTO: LA PROPOSTA SUL RICORSO IN CDM SPETTA AL MINISTRO DEGLI AFFARI REGIONALI, IL LEGHISTA ROBERTO CALDEROLI…

1. GOVERNO: GIOVEDI' CDM, NODO VERTICI SERVIZI

GIORGIA MELONI CONSIGLIO DEI MINISTRI

(Adnkronos) - Dovrebbe tenersi giovedì 9 gennaio alle 18 il prossimo Consiglio dei ministri. L'ordine del giorno, secondo quanto si apprende da fonti governative, non è stato ancora definito ma non è escluso che sul tavolo del primo Cdm del 2025 possa approdare la nomina di Fabrizio Curcio (già annunciata dalla premier Giorgia Meloni) come nuovo commissario straordinario alla ricostruzione dopo l'alluvione in Emilia Romagna, Marche e Toscana in sostituzione del generale Francesco Paolo Figliuolo.

 

Altro tema che potrebbe essere affrontato in Consiglio è l'impugnazione, davanti alla Consulta, della legge della Regione Campania che dà il via libera al terzo mandato: i termini scadono infatti il 10 gennaio. Sullo sfondo resta il nodo della nomina del successore di Elisabetta Belloni al vertice del Dis dopo l'addio anticipato dell'ex segretario generale della Farnesina. Il direttore del Dis è nominato dal presidente del Consiglio, sentito il Copasir.

 

2. TERZO MANDATO, MAGGIORANZA DIVISA PRESSING LEGHISTA, IL NO DI FDI E FI

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2025/01/07/news/terzo_mandato_governo_diviso_de_luca_zaia-423923393/

 

VINCENZO DE LUCA

La decisione sarà politica e verrà presa dal consiglio dei ministri in forma collegiale: perché sul tavolo del governo arriveranno pareri a dir poco ingarbugliati dei ministeri (e dei ministri) competenti sulla scelta di impugnare o meno la legge della Regione Campania che apre al terzo mandato del governatore dem Vincenzo De Luca. Un precedente, quello della Campania, che rischia di creare un precedente per altre regioni intenzionate ad andare oltre il tetto dei due mandati fissati dalla legge. A partire dal Veneto, il cui governatore, Luca Zaia, di mandati ne ha fatti già più di due.

 

luca zaia a che tempo che fa 5

Non a caso la Lega frena sull’impugnativa, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia la danno per scontata: e che non ci sia un clima sereno nella maggioranza e nell’esecutivo sulla strada da seguire lo dimostra lo slittamento del cdm inizialmente previsto per oggi e che si terrà invece domani o nei prossimi giorni. Di sicuro entro il 10 gennaio, venerdì, data ultima per ricorrere alla Consulta contro la norma De Luca […]

 

La proposta in cdm spetta al ministro degli Affari regionali, il leghista Roberto Calderoli, che nei giorni scorsi ha già raccolto i pareri degli altri due ministeri coinvolti: quello dell’Interno, guidato da Matteo Piantedosi, e quello della Riforme, che fa capo a Elisabetta Casellati.

 

roberto calderoli - atreju - foto lapresse

Di solito il ministro degli Affari regionali fa una sintesi e propone una strada chiara: ma Calderoli nell’appunto che dovrebbe portare a Palazzo Chigi lascia aperta anche la via della non impugnazione della norma, pur avendo gli uffici predisposto il testo da inviare all’avvocatura per ricorrere alla Corte costituzionale. Insomma, un po’ di confusione c’è e la scelta finale maturerà dopo una discussione tra i ministri.

 

Nell’appunto si riprende innanzitutto il parere del ministero dell’Interno, in gran parte basato sulla necessità di impugnare la norma perché «priva dei caratteri di generalità e astrattezza », si legge in sintesi nel parere. La norma, inoltre, si porrebbe in contrasto «con il principio della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo previsto» e per tanto la legge della Campania «risulterebbe incostituzionale».

 

elisabetta casellati giorgia meloni - foto lapresse

Ma gli uffici dell’Interno poi concludono inserendo anche argomentazioni che aprono alla non impugnazione della norma. Chi punta dritto sull’impugnativa è il ministero delle Riforme di Casellati. La tesi è che la norma del 2024 che impone il tetto dei due mandati è già «applicativa» e quindi De Luca, anche se la sta recependo venti anni dopo, comunque deve tenerne conto e non può ricandidarsi.

 

[...]  Gli uffici degli Affari regionali hanno preparato un testo per ricorrere alla Consulta: «La norma della Campania eccede le competenze legislative attribuite alla Regione e presenta profili di illegittimità costituzionale». Ma secondo l’ufficio legislativo dello stesso ministero, è possibile dare anche letture diverse. [...] Calderoli non si prenderà la responsabilità di proporre l’impugnativa della legge Campania. Da Fdi fino a ieri assicuravano: «La legge sarà impugnata, stop». A giorni il responso.

CONSIGLIO DEI MINISTRI A PALAZZO CHIGIVINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”