MALATI DI CONCORDIA - OSSESSIONI, INSONNIA, PARKINSON: IL NAUFRAGIO DEL GIGLIO HA LASCIATO IL SEGNO - TRA I SOPRAVVISSUTI C’È ANCHE CHI NON PARLA D’ALTRO CHE DI QUELLA NOTTE - LA DIFESA DI COSTA CROCIERE: “CERTE PATOLOGIE NON DIPENDONO DA QUELLA NOTTE”

Alessandro Dell’Orto per "Libero Quotidiano"

 

COSTA CONCORDIACOSTA CONCORDIA

Sì, si sono salvati. Ce l’hanno fatta - loro, più fortunati di altri - sono tornati a casa e possono raccontare, testimoniare, piangere, accusare. Ringraziare. Si sono salvati, ma da quel venerdì 13 gennaio 2012 la loro vita non è più la stessa. Comunque. Costa Concordia, il naufragio, terrore, urla, lacrime. E morti, tanti. Trentadue, mentre Schettino - il capitano - trovava riparo su una scialuppa. Impossibile dimenticare.

 

Loro, i superstiti, si sono salvati, ma le ore intrappolati nella nave che faceva acqua, al buio e al freddo lì a due bracciate all’Isola del Giglio, hanno lasciato il segno. Se non su tutti, su molti. E così, a distanza di quasi tre anni, si scopre che chi è scampato alla tragedia non è scampato alle conseguenze di quel trauma.

costa concordia incontro ravvicinato costa concordia incontro ravvicinato

 

Con danni fisici e neurologici, ma anche malattie vere e proprie. C’è chi, per esempio, ha sviluppato il morbo di Parkinson (un passeggero di Bologna: la sorella invece ha i sintomi premonitori di una demenza senile), chi invece soffre di insonnia, chi di bronchite cronica, chi di difficoltà a relazionarsi con gli altri. E ancora, c’è chi non può stare da solo in locali chiusi e chi non può prendere ascensori perché assalito da claustrofobia. Malattie gravi e conseguenze serie, ma anche fastidi strani. E un po’ buffi che fanno sorridere.

 

costa concordia incontro ravvicinato costa concordia incontro ravvicinato

Come quello che ha colpito un tizio, il quale, da quando si è salvato, ha sviluppato una sindrome ossessiva per cui in ogni conversazione - con chiunque e su qualsiasi argomento - finisce per parlare solo del naufragio del Giglio. E ha sempre paura di morire. «Tutti questi disturbi sono legati da un nesso di causa ed effetto alla tragedia - hanno spiegato al processo di Grosseto i medici legali - e i casi si riferiscono in particolare a chi rimase intrappolato per ore nella nave».

 

costa concordia incontro ravvicinato costa concordia incontro ravvicinato

Questi passeggeri ora si sono costituiti parte civile per chiedere risarcimenti all’imputato Francesco Schettino (per la prima volta assente dopo una quarantina di udienze) e al responsabile civile del processo, Costa Crociere spa. E quella di ieri è stata la prima udienza in cui i danni medico-sanitari agli ospiti della nave sono stati evidenziati sotto il piano medico-scientifico, e non solo in base a racconti dei superstiti.

 

Le patologie di cui si è parlato in aula sono state segnalate dopo il naufragio e a distanza di oltre due anni e mezzo si sono cronicizzate e aggravate, peggiorando nettamente le condizioni di vita dei passeggeri, divenuti pazienti.

costa concordia incontro ravvicinato costa concordia incontro ravvicinato

 

Ma l’avvocato di Costa Crociere non crede che i disturbi più gravi c’entrino con la tragedia. «Il caso di Parkinson? Lo conosciamo - ha spiegato Marco De Luca - abbiamo fatto fare ovviamente ogni genere di ricerche sulla possibile casualità di queste sindromi di Parkinson collegate all’evento, ma non abbiamo rinvenuta nessuna letteratura scientifica e nessun precedente in questo senso.

SCHETTINOSCHETTINO

 

Sia la compagnia di navigazione Costa, sia quella di assicurazione, hanno la più ampia disponibilità a risarcire i danni che ciascuno ha subito, tutti. Però noi dobbiamo garantire equanimità nel risarcimento: non è possibile che a situazioni identiche corrispondano risarcimenti diversi. Richieste di un milione di euro? Mi sembrano francamente elevate nei casi di chi non ha subito lesioni personali gravi».

 

 

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…