
SALVINI HA LA SIRINGA SCARICA – L’ATTACCO SCOMPOSTO DEL LEADER LEGHISTA AL MINISTRO SCHILLACI PER IL CASO DELLA COMMISSIONE VACCINI MOSTRA TUTTA LA SUA DEBOLEZZA POLITICA – MARCELLO SORGI: “LA DECISIONE DI SCHILLACI DI AZZERARE LA COMMISSIONE PER AGGIRARE LE RESISTENZE DEI MEMBRI NO-VAX OBBEDISCE ALLA NECESSITÀ DI NON TRASFORMARE UN TEMA COSÌ DELICATO IN UN’OCCASIONE DI PROPAGANDA INTERNA ED ESTERNA ALLA MAGGIORANZA. ARRIVARE PER QUESTO A SPINGERE ALLE DIMISSIONI IL MINISTRO, SFIORA IL SENSO DEL RIDICOLO. SALVINI LO SA BENISSIMO, MA PER COMPIACERE I NO-VAX HA FATTO FINTA DI NON ACCORGERSENE...”
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
matteo salvini festa della lega a cervia 3
Il ritorno in scena di Salvini dopo le vacanze (anche se il leader leghista non va mai in vacanza, sulla rete e sui social è sempre presente) ha mostrato, meglio dire confermato la debolezza della sua politica.
In attesa di alzare la spada di Alberto da Giussano sui candidati alle regionali, su cui sia maggioranza sia opposizione sono in ritardo, ha scelto due argomenti d'attualità: Trump e i vaccini.
Sul primo, malgrado gli sforzi che fa da anni per mostrarsi alleato di ferro e amico del presidente Usa, a cominciare da quello sfortunato selfie a un comizio dell'allora candidato per la prima volta alla Casa Bianca, subito ridimensionato dallo staff trumpiano, il rapporto personale oltre che politico costruito da Meloni con The Donald gli ha reso la scalata al trumpismo assai più difficile del previsto.
E d'altra parte, cosa puoi fare, a cosa serve prendertela con l'opposizione, quando la premier è seduta al tavolo dei Grandi proprio accanto al padrone di casa? […]
Non è andata meglio la sortita contro il ministro della Sanità Schillaci per la sua decisione di azzerare la commissione sui vaccini per la presenza al suo interno di due esperti no-vax.
Anche se in questo caso Salvini s'è trascinato dietro i ministri […] viene da chiedersi quanto possano ancora pesare i dubbi sulle vaccinazioni, con l'emergenza Covid ormai finita da anni e l'obbligatorietà da tempo sepolta nel dimenticatoio e sostituita da una piena libertà di scelta dei cittadini.
Per discutibile che possa sembrare - poteva pensarci prima, al momento di formare la commissione ministeriale - la decisione di Schillaci di azzerarla per aggirare le resistenze dei membri No-Vax obbedisce alla necessità di non trasformare un tema così delicato, su cui sono concentrati gli sforzi del mondo scientifico, in una delle tante occasioni di propaganda interna ed esterna alla maggioranza, come invece poi è avvenuto.
Ma arrivare per questo a spingere alle dimissioni il ministro, che ovviamente ha rifiutato, sfiora il senso del ridicolo. Salvini lo sa benissimo, ma per compiacere i Bo-Vax ha fatto finta di non accorgersene.