figlie di putin katerina tikhonova mariya vorontsova

CHI SONO MARIA VORONTSOVA E KATERINA TIKHONOVA, LE DUE RAMPOLLE SANZIONATE DI CASA PUTIN CHE LUI SI OSTINA A CHIAMARE “QUELLE DONNE” – TENUTE SEGRETE PER TUTTA LA VITA, HANNO CONDOTTO UN’ESISTENZA DI SFARZI NEL CERCHIO MAGICO DELLO ZAR: KATERINA, VICERETTORE DELL'UNIVERSITÀ DI MOSCA E A CAPO DI FONDAZIONI E ASSOCIAZIONI, HA VINTO APPALTI MILIONARI DA GAZPROM E ROSNEFT – MARIA, ENDOCRINOLOGA PEDIATRICA, VIENE FINANZIATA DAL CREMLINO – PER NON PARLARE DEI MARITI (O EX) CHE…

Anna Zafesova per “la Stampa”

 

katerina tikhonova maria vorontsova

«Quelle donne». Vladimir Putin le chiama così, quando parla di loro in pubblico, e lo fa per negare la loro esistenza. Sono il suo segreto più nascosto, e il Cremlino ufficialmente «non conferma né smentisce» che Maria Vorontsova e Katerina Tikhonova siano le figlie del presidente russo. In compenso, la loro vera identità appare ben nota a Washington e a Bruxelles, che si stanno preparando ad aggiungerle alla lista dei vip russi finiti sotto sanzioni internazionali. Un gesto simbolico, fino a un certo punto: a 36 e 35 anni, rispettivamente, le due giovani donne bionde occupano anche un posto di rilievo nella gerarchia politica ed economica del regime costruito dal loro ipotetico padre.

 

maria vorontsova figlia di putin 5

Katerina è vicerettore dell'Università di Mosca, presidente di fondazioni e associazioni che si occupano di intelligenza artificiale e "sviluppo intellettuale", e la sua società Innopraktika è finita nel mirino delle indagini della Fondazione anticorruzione di Alexey Navalny per aver vinto appalti milionari offerti dalle maggiori società statali, come Gazprom e Rosneft. Maria, un'endocrinologa pediatrica, è stata - su ammissione dello stesso presidente, che ha insistito comunque a non menzionarla per nome - tra le prime a sperimentare il vaccino Sputnik, ed è la coproprietaria della società Nomeko, titolare di quello che i media definiscono «il più grande progetto di investimento privato nella sanità russa», finanziato ovviamente da imprese amiche del Cremlino.

 

katerina tikhonova

Due principesse nascoste, di cui non esistono praticamente fotografie: erano ancora delle adolescenti quando Putin divenne presidente, e scelse di tutelarle con una segretezza assoluta. Hanno studiato alla scuola dell'ambasciata tedesca a Mosca e prima, secondo alcune fonti, anche in Germania, dove il padre le avrebbe portate, al sicuro dalle guerre di cosche mafiose nella Pietroburgo degli anni Novanta. Il padre - sempre senza menzionarle per nome - dice che gli hanno regalato diversi nipoti, e che parlano numerose lingue. In effetti, Maria è sposata con un olandese che lavora per Gazprom, e ha abitato nei Paesi Bassi, in un lussuoso attico a Voorshoten. Katerina è laureata in studi orientalistici ed è un'appassionata del Giappone: le inchieste di giornalisti indipendenti (quando ancora esistevano in Russia) hanno svelato una sua corrispondenza nella quale discute con il marito Kirill Shamalov l'acquisto di mobili da giardino italiani da 53 mila euro, insieme a libri in giapponese per 7 mila euro. Il nido d'amore a Usovo, uno dei villaggi sulla Rubliovka, la prestigiosa strada dei vip russi a ovest di Mosca, è costato, secondo i giornalisti di Vazhnye Istorii, circa 9 milioni di euro.

maria vorontsova figlia di putin 4

 

Ma in quel momento Kirill poteva permetterselo: figlio di un amico e socio di Putin dai tempi di Pietroburgo, dopo aver sposato nel 2013 Katerina è diventato all'improvviso il più giovane miliardario russo, grazie a un pacchetto di azioni di società petrolchimiche cedutogli da uno degli oligarchi putiniani, Gennady Timchenko.

 

vladimir putin 3

La dote è stata ritirata dopo il divorzio della coppia, cinque anni dopo, ma Kirill è rimasto proprietario del castello a Biarritz che aveva arredato insieme alla ex moglie, accanto alla villa di un altro russo, Artyom Ocheretny, il nuovo marito della ex first lady russa, Lyudmila Shkrebneba-Putina.

Difficile che il presidente russo pensasse alla propria famiglia quando si è scagliato, qualche giorno fa, contro la "quinta colonna" di russi che «abitano sulla Riviera francese e mangiano ostriche e fois gras».

 

KATERINA TIKHONOVA

Anche perché le parentele di Putin sembrano molto più ramificate. I collaboratori di Navalny hanno già chiesto di inserire nella lista delle sanzioni anche la ginnasta Alina Kabaeva, che avrebbe avuto almeno due figli dal presidente russo, e che alcuni oppositori russi sostengono si nasconda in uno chalet vicino a Lugano. Kabaeva non è soltanto una campionessa olimpica: dirige il National Media Group, un colosso di TV e giornali, dove il pacchetto di controllo appartiene alla banca Rossiya, ritenuta la "cassa di Putin".

 

vladimir putin 1

Ma altre relazioni potrebbero portare anche a Montecarlo, nell'appartamento da 4 milioni di euro che la 18enne Luiza Rozova - una esile bionda che assomiglia moltissimo al presidente russo - aveva postato qualche mese fa sul suo account Instagram. La madre di Luiza, Svetlana Krivonogikh, è un'ex donna delle pulizie che oggi possiede yacht, appartamenti e azioni (tra cui quelle della banca Rossiya) per diversi milioni, e Navalny nella sua inchiesta sulla corruzione del capo del Cremlino sostiene che la sua improvvisa ricchezza sia merito di un suo rapporto speciale con Putin ai tempi di Pietroburgo.

vladimir putin 2vladimir putin.

maria vorontsova maria vorontsova maria vorontsova figlia di putin 1Maria Vorontsovamaria vorontsova figlia di putin katerina tikhonova 2maria vorontsova 3maria vorontsova maria vorontsova figlia di putin 2maria vorontsova figlia di putin 6

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")