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COLPO DI SCENA NELL’INDAGINE SUL GIALLO DI GARLASCO: E' STATO TROVATO UN MARTELLO NEL CANALE DI TROMELLO. E’ L’ARMA DEL DELITTO? SI CERCANO PROVE DI COMPATIBILITÀ PER STABILIRE SE IL MARTELLO SIA QUELLO SPARITO DALLA VILLETTA DI CHIARA POGGI (L’OGGETTO È STATO TROVATO VICINO A UNA CASA DELLA FAMIGLIA DI STEFANIA E PAOLA CAPPA, CUGINE DELLA RAGAZZA UCCISA) - A 18 ANNI DI DISTANZA L’OMICIDIO DI CHIARA HA UN COLPEVOLE CHE HA QUASI FINITO DI SCONTARE LA PENA (ALBERTO STASI), UN NUOVO INDAGATO (ANDREA SEMPIO) E IL TESTIMONE CHE DICE DI AVER VISTO STEFANIA CAPPA ARRIVARE IN PAESE CON UNA BORSA MOLTO PESANTE E GETTARE NEL CANALE UN OGGETTO –L’INTERCETTAZIONE SU PAOLA CAPPA IN CUI DICE: “ODIO GLI ZII. SE IO E STEFANIA SIAMO RIDOTTE COSÌ È PER…”

Estratti da open.online

chiara poggi

 

(...) Un martello nel canale di Tromello potrebbe essere l’arma del delitto di Garlasco. Trovato vicino a una casa di corte della famiglia di Stefania e Paola Cappa.

 

Mentre gli investigatori cercavano un attizzatoio per il camino. A 18 anni di distanza l’omicidio di Chiara Poggi ha un colpevole che ha quasi finito di scontare la pena: Alberto Stasi. Un nuovo indagato: Andrea Sempio.

 

E altri possibili testimoni: Roberto Freddi e Mattia Capra, amici di Sempio e del fratello di Chiara, Marco.

 

Ma anche Antonio B., il pompiere amico della madre dell’indagato Rita Preda. Mentre la procura di Pavia deposita 200 sms di Stefania Cappa.

 

E puntano a una festa in piscina di luglio 2007, poco prima del delitto. Mentre su Paola c’è un’intercettazione dell’epoca: «Odio gli zii, non voglio che vengano qui. Se io e Stefania siamo ridotte così è per questo».

 

IL MARTELLO NEL CANALE DI TROMELLO

Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio per corriere.it - Estratti

 

canale tromello

Il vecchio portone di legno è ricoperto di ragnatele. Dalla feritoia per le lettere si scorge una selva di piante ed erbacce che crescono da anni incontrastate nel cortile interno. La casa, abbandonata da tempo, è di proprietà della famiglia Cappa. Qua, a Tromello, a una manciata di campi da Garlasco, una volta ci viveva la nonna delle «gemelle K», quelle del fotomontaggio che le incorniciava con la cugina Chiara Poggi, allora appena uccisa.

 

E in quel 2007 ci abitava il fratello maggiore delle due ragazze, quell’estate però via da casa. Davanti al casolare corre la ferrovia. Alle spalle scorre invece un piccolo canale scolmatore che s’incunea in mezzo al paese e sotto le case.

 

andrea sempio

È là, da dove più volte un sommozzatore dei vigili del fuoco riemerge per prendere un po’ di fiato e sciacquarsi per riprendersi dalla calura pomeridiana, che l’inchiesta alternativa sull’omicidio, che vede condannato a 16 anni in via definitiva l’allora fidanzato Alberto Stasi, ha cercato per ore — a 18 anni da quel delitto del 13 agosto 2007 — l’arma usata per uccidere in casa sua la ragazza di 26 anni.

 

 

(...)

Le perquisizioni disposte dai magistrati hanno consentito ai militari, guidati dal colonnello Antonio Coppola e dal tenente colonnello Fabio Rufino, di cercare documenti cartacei, informatici e dispositivi elettronici.

chiara poggi gemelle cappa

 

Nel caso di Sempio, le ricerche si sono estese anche a tutti quegli elementi «attinenti al periodo in cui si sono verificati i fatti e/o comunque utili a ricostruire i rapporti tra la vittima, l’indagato e la sua cerchia di amici, le abitudini di vita dell’indagato all’epoca dei fatti, la frequentazione di casa Poggi, e ogni altro elemento utile a collocare l’indagato sulla scena del crimine in eventuale concorso con terzi». Al 37enne hanno sequestrato chiavette Usb, hard disk, cd, computer, vecchi telefoni, oltre a eseguire la copia forense del suo cellulare (come anche ai genitori e agli amici).

chiara poggi gemelle cappa

 

(...)

 

Nella lunga giornata che ha riportato Garlasco e dintorni al centro dei riflettori, c’è stato soprattutto il lavoro sul canale di Tromello. Protezione civile e vigili del fuoco per ore hanno pompato via quelle poche decine di centimetri d’acqua per rendere più semplice dragare i 300 metri di ruscello che passano vicino alla stazione.

 

Dalla fanghiglia sono stati recuperati diversi oggetti metallici — tra cui un martello — su cui nelle prossime settimane saranno svolti accertamenti per stabilirne l’eventuale compatibilità con l’arma del delitto. Un punto importante perché proprio il martello è l’unico oggetto segnalato come «mancante» nella casa dalla stessa famiglia di Chiara Poggi nei sopralluoghi dopo il delitto.

 

 

alberto stasi copia

A guidare gli inquirenti su questa pista, a caccia di quell’attrezzo che sarebbe stato usato per uccidere, è stata la testimonianza raccolta da Le Iene, che in gran parte ricalca le parole (poi ritrattate) verbalizzate nelle settimane successive al delitto da un tecnico del gas, Marco Muschitta.

 

Il nuovo teste ha svelato di aver sentito da una persona, alla presenza di un altro conoscente, entrambi però deceduti, il racconto di quanto il primo dei due avrebbe visto la mattina dell’omicidio.

 

E cioè Stefania Cappa, una delle «gemelle K», arrivare in paese con una borsa molto pesante; chiedere a un vicino le chiavi di quella casa di famiglia; e infine un forte tonfo, come di un oggetto molto pesante gettato nell’acqua del canale.

la perizia sulle impronte nella villetta di garlasco

Paola e Stefania Cappa

delitto garlasco 2chiara poggi 1alberto stasirita e giuseppe poggi

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