
“MARTINA CARBONARO L’AVETE AMMAZZATA VOI, TERRONI IGNORANTI. DEVONO STERILIZZARVI” – SUI SOCIAL I SOLITI DEFICIENTI INSULTANO I GENITORI DI MARTINA CARBONARO, LA 14ENNE DI AFRAGOLA UCCISA DALL'EX RAGAZZO, ALESSIO TUCCI: "SIETE DELLE BESTIE, I CANI SONO MEGLIO DI VOI" – IL PADRE DI MARTINA QUERELA L'ACCOUNT TIKTOK DA CUI SONO PARTITI GLI INSULTI - LA CONFESSIONE DI TUCCI: "DOPO AVER AMMAZZATO MARTINA COLPENDOLA CON UNA PIETRA, HO GETTATO LA MIA MAGLIETTA IN UN CASSONETTO E HO CHIESTO A MIA MADRE DI LAVARE I PANTALONI. NON SI È ACCORTA DI NULLA” - L'IPOTESI SECONDO CUI LA RAGAZZA ERA ANCORA VIVA QUANDO ALESSIO HA PROVATO A COPRIRE IL SUO CORPO SOTTO UN CUMULO DI RIFIUTI...
GLI INSULTI AI GENITORI DI MARTINA CARBONARO SU TIKTOK: «L’AVETE AMMAZZATA VOI TERRONI IGNORANTI… DEVONO STERILIZZARVI». IL PADRE VA DAI CARABINIERI
Estratto dell'articolo di Giovanni Ruggiero per www.open.online
MARCELLO CARBONARO PAPA DI MARTINA
I genitori di Martina Carbonaro hanno deciso di denunciare chi, in queste ore, li sta insultando sui social. Accompagnati dall’avvocato Sergio Pisani, Marcello Carbonaro si è presentato dai carabinieri per querelare per diffamazione in particolare il titolare di un profilo TikTok. È stato proprio da quell’account che sarebbe partita una raffica di insulti e di odio per i famigliari della 14enne uccisa a colpi di pietra dall’ex fidanzato Alessio Tucci ad Afragola.
Da quel profilo TikTok, un uomo accusa di genitori di Martina Carbonaro di essere i veri responsabili della morte della ragazzina. «La verità è che l’hanno ammazzata i genitori, ignoranti», dice l’uomo in un video, secondo cui in Italia gli ignoranti non dovrebbero fare figli e che ci vorrebbe «la paterne per procreare». E poi che gli ignoranti «beccati a fare i figli, dovrebbero essere sterilizzati».
L’uomo non si è risparmiato neanche una serie di giudizi razzisti, tipo: «Voi – rivolgendosi ai genitori della vittima – siete dei terroni… siete delle bestie.. in Italia gli ignoranti non dovrebbero fare i figli… i cani sono meglio di voi». [...]
LA CONFESSIONE DI ALESSIO "NON VOLEVA ABBRACCIARMI E L'HO COLPITA ALLE SPALLE"
Estratto dell'articolo di Irene Famà per "La Stampa"
Trentacinque sono i gradini che dallo stadio Moccia di Afragola portano al casolare dove Martina Carbonaro è stata ammazzata dall'ex ragazzo. Trentacinque gradini che i due avevano percorso diverse volte per cercare riservatezza. E quei ricordi, Alessio Tucci li ha utilizzati per condurre l'adolescente in una trappola: «Volevo convincerla a tornare con me. Ho cercato di abbracciarla, ma lei mi ha respinto, mi ha rifiutato. Così l'ho uccisa». Il diciottenne ha ricostruito più o meno in questo modo l'omicidio, davanti al giudice del tribunale di Napoli durante l'udienza di convalida del fermo. Ora piange.
Prima, spavaldo sino a che ci è riuscito, sino a che non gli sono state mostrate prove schiaccianti, ha mentito. «L'ho colpita quando era di spalle», spiega adesso. «Dopo sono tornato a casa, ho gettato la maglietta in un cassonetto dell'immondizia e ho chiesto a mia madre di lavare i pantaloni. Non erano sporchi, non si è accorta di nulla». Il femminicidio lunedì scorso. Alessio, con una pietra, ammazza la ex di quattordici anni. Poi va a cena. Ed esce con gli amici. I genitori dell'adolescente lanciano l'allarme: Martina non è tornata a casa.
E lui si finge affranto, collabora con le ricerche. «Avevo paura, ero terrorizzato e ho detto tantissime bugie». Prima feroce, spietato, ora gioca la carta dell'ingenuità. Con tutto quello che hanno raccolto i carabinieri della compagnia di Casoria e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, gli è impossibile continuare ad ingannare. Eppure pare provarci ancora. [...]
E ancora. «Quando mi sono accorto che Martina non respirava più, ho nascosto il corpo in un armadio e l'ho coperto con dei rifiuti». Eppure da un primo esame medico legale sembra che la ragazza, in quel momento, fosse ancora viva. Aspetti su cui farà chiarezza l'autopsia.
Il giudice, che ha convalidato il fermo per omicidio e occultamento di cadavere, ha confermato anche l'aggravante della crudeltà. «L'ha colpita selvaggiamente, con una forza micidiale», si legge negli atti dell'inchiesta. «Ha continuato a colpirla, anche quando lei è caduta a terra». Alessio ha ucciso, mentito, depistato. E le sue parole - «So che ora non serve più a nulla, ma chiedo scusa a tutti» - stridono con i fatti.
Il suo avvocato, il penalista Mario Mangazzo del foro di Napoli, per il diciottenne ha chiesto il trasferimento in un altro carcere per evitare aggressioni da parte di altri detenuti. E mentre prosegue la vicenda giudiziaria, ad Afragola continuano i giorni di dolore e di riflessione. [...]
I genitori di Martina ricordano il loro «sole che da grande voleva diventare una chef stellata» e chiedono rispetto per la loro sofferenza. «Sono state dette tante cattiverie su di noi - dice la madre, Enza Cossentino -. Sul web hanno scritto che ho reagito con indifferenza alla morte di mia figlia, come se non mi importasse nulla. Ma se non mi fossi mostrata forte, qui saremmo crollati tutti». E l'avvocato della famiglia Carbonaro, il legale Sergio Pisani, chiede che allo «stadio Maradona venga organizzata "partita del cuore" in ricordo di Martina» e un incontro con il Papa. [...]
alessio tucci
DOMENICO TUCCI PADRE DI ALESSIO
alessio tucci
enza carbonaro - madre di martina carbonaro