il luogo dell incidente in cui e' morto massimo bochicchio

MASSIMO BOCHICCHIO AVEVA MOLTI NEMICI: MA CHI ERA DISPOSTO A UCCIDERLO? – SI VA SEMPRE PIÙ CONSOLIDANDO L’IPOTESI DI UN SABOTAGGIO DELLA MOTO DEL BROKER, MORTO CARBONIZZATO DOPO UN INCIDENTE SULLA SALARIA, A ROMA – LA LISTA DELLE PERSONE CHE HA TRUFFATO È LUNGA, E PROBABILMENTE NESSUNA SARÀ RIMBORSATA: LE PROCURE SONO RIUSCITE A SEQUESTRARE A BOCHICCHIO SOLO 10 MILIONI DI EURO TRA VILLE, QUADRI, GIOIELLI E ROLEX, MA LUI AVREBBE NASCOSTO ALMENO 2 MILIARDI DI EURO. DOVE? LA CACCIA AL TESORO È PARTITA, E PUNTA VERSO L’ASIA, TRA HONG KONG E L’INDONESIA - LE INTERCETTAZIONI SULLA TRUFFA AD ANTONIO CONTE: "PERCHÉ POI NON LO DICONO, MA L'INVESTIMENTO È DI..."

Alessandro Da Rold per “La Verità”

 

bochicchio

«Follow the money» spiegava Giovanni Falcone. È quello che clienti, creditori, avvocati e magistrati, hanno cercato di utilizzare in questi anni per trovare il tesoro di Massimo Bochicchio, il trader che sarebbe morto a Roma dopo un incidente sulla sua moto.

 

Mentre continuano gli accertamenti sul cadavere carbonizzato trovato in via Salaria - in queste ore si sta escludendo l'ipotesi del malore mentre si sta consolidando l'ipotesi del sabotaggio della moto -, sui soldi c'è un pista in mano agli inquirenti che porta in Asia, dove è stato per mesi latitante, tra l'Indonesia e Hong Kong.

massimo bochicchio 4

 

Le tracce degli ultimi movimenti di denaro prima dell'arresto portano proprio in quelle zone, grazie alle indagini su Fidinam, la fiduciaria svizzera che gestiva le società offshore alle isole Vergini e a Panama. I soldi nascosti, nonostante Bochicchio abbia sempre smentito l'esistenza di conti all'estero, potrebbero essere molti - c'è chi tra gli inquirenti ipotizza quasi 2 miliardi di euro -, anche se i legali dei truffati temono che la maggior parte sia stata dissipata in spericolate operazioni di trading.

 

Lo riportano sempre gli inquirenti nel decreto di sequestro, dove ricordano che Bochicchio, a partire dal 2011, ha raccolto attraverso Kidman e Tiber, «cospicui capitali, veicolandoli in investimenti realizzati in Paesi a ridotta tassazione, come Singapore, Hong Kong e Dubai».

ELENCO DEGLI OROLOGI SEQUESTRATI A MASSIMO BOCHICCHIO

 

E in questi luoghi, si legge ancora, «si poteva appoggiare a persone potenti, legate al governo» in modo da consentire ai clienti che avevano a disposizione «fondi neri» di investirli e rientrarne in possesso dopo averne assicurata l'obiettiva intracciabilità». Bochicchio conosceva bene il sistema. Non è detto che non l'abbia usato anche per nascondere il suo di tesoro.

 

La lista di chi aspetta i propri soldi, investiti dal Bernie Madoff dei Parioli, è lunga. Ci sono più di 30 persone. Le cifre sono da capogiro, con almeno 250 milioni di euro di richieste di risarcimento. Sarà impossibile soddisfarle, anche perché al momento le Procure sono riuscite a sequestrare al broker di Capua appena 10 milioni di euro di patrimonio, tra case, ville, quadri di Picasso e Andy Warhol, un po' di gioielli e Rolex.

massimo bochicchio 3

 

Le stesse richieste di sequestro si aggirano in totale intorno ai 70 milioni di euro, ma sono virtuali: il controvalore dei crediti per cui il gruppo dell'allenatore del Tottenham Antonio Conte e altri fecero le denunce.

 

L'eredità Bochicchio potrebbe diventare terreno di scontro, perché se la moglie deciderà di accettarla si dovrà accollare tutti i debiti. In caso contrario ci sarà una sfilza di procedure per capire se ci sono eredi residui oppure se tutti i beni passeranno allo Stato. La maggior parte dei clienti, poi, si è affidata all'avvocato Corrado Rosano, che sta portando avanti le azioni legali in Inghilterra contro le banche Credit Suisse e Hsbc, che hanno affiancato in questi anni il broker nei suoi investimenti.

MASSIMO BOCHICCHIO CON LA MOGLIE

 

Molti si stanno unendo, essendo rimasta l'unica strada concretamente percorribile per i truffati. Gli inquirenti che si sono imbattuti in questi anni in Bochicchio hanno capito che qualche cosa non tornava nelle differenze tra investimenti e denaro ritrovato.

 

Del resto, una persona che il 25 agosto del 2020 diceva al telefono, intercettato dalla Guardia di finanza di Milano, di gestire investimenti per «1 miliardo e 800 milioni di euro», forse custodiva più di un segreto. In quell'agosto del 2020 esplodeva sui giornali la truffa a Conte, che avrebbe perso almeno 30 milioni di euro affidandosi a Bochicchio.

 

massimo bochicchio

«[]Perché poi non lo dicono ma non sono 30 di Antonio Conte», dice il broker al telefono, «in realtà l'investimento è di 106 milioni, però chiaramente l'unica cosa che risulta è solo la posizione di Antonio []».

 

In altre telefonate è Daniele Conte, fratello di Antonio, a raccontare ai magistrati quanti soldi aveva maneggiato Bochicchio negli anni in cui aveva lavorato con lui nella Tiber Capital. «Per quanto a mia conoscenza, Bochicchio ha ricevuto 300 milioni di euro sul fondo Tiber [] e almeno altri 200 milioni sulla società Kidman []». Dove sono finiti tutti questi soldi? Di sicuro, prima dell'arresto a Giacarta nel luglio del 2021, c'era stato un vorticoso giro di denaro sui conti correnti della moglie Arianna Iacomelli.

 

Gli inquirenti avevano segnalato consultando le banche dati che sul conto era presenti bonifici in uscita per l'acquisto di gioielli, pari a 160.000 euro, ma anche entrate per quasi 700.000 euro. Secondo le fiamme gialle si trattava di «operatività non adeguatamente giustificata».

 

antonio conte al tottenham 2

La signora Iacomelli, «casalinga, il 18 maggio del 2020 aveva ricevuto 520.000 euro dal marito con un bonifico estero []». Durante il sequestro nel febbraio del 2021 fu anche trovato un trust famigliare, come un casale a Capalbio, una Cortina, e poi la sfilza di orologi Rolex, la maglia di Lionel Messi autografata, quadri di Mario Schifano e Giacomo Balla. Ci sono persino le racchette da tennis di John McEnroe e Steffi Graf, entrambe autografate. Il resto del materiale sono monete d'oro, gioielli, spille e sterline. Ma il resto del malloppo dove si trova? Un mistero che il broker si è portato forse nella tomba.

IL LUOGO DELL INCIDENTE IN CUI E' MORTO MASSIMO BOCHICCHIO

MASSIMO BOCHICCHIOmassimo bochicchio 1bochicchiobochicchio

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?