big pilota ubriaco

DOTTORE, PERCHE’ TIRA SU COL NASO, E’ RAFFREDDATO? - MEDICI, PILOTI, INFERMIERI, AUTISTI DI BUS E TRENI: SONO SEMPRE DI PIU’ LE PERSONE DA CUI DIPENDE LA VITA DEGLI ALTRI CHE LAVORANO SOTTO L’EFFETTO DI ALCOL O DROGHE - CONTROLLI SEMPRE PIU’ STRINGENTI, MA STANARLI E’ DIFFICILE

Cristina Bassi per “Il Giornale

PILOTA UBRIACOPILOTA UBRIACO

 

Un' operazione a cuore aperto, i comandi di un volo di linea, il futuro di centinaia di lavoratori: affidarli a una persona drogata o ubriaca equivale a un suicidio collettivo. Eppure ci sono categorie professionali più a rischio di altre per l' abuso di alcol e l' uso di sostanze stupefacenti. Sono medici, piloti, manager. Ma anche infermieri, controllori di volo, gruisti, conducenti di camion, autobus e treni. Cos' hanno in comune?

 

Fanno lavori molto stressanti e hanno in mano la vita di altre persone. Non se ne parla. Si tratta di argomenti tabù, anche all' interno delle stesse categorie. E non ci sono, almeno in Italia, statistiche ufficiali sul fenomeno. Il velo sta appena cominciando ad alzarsi da ospedali e sale operatorie, rivelando che le professioni mediche sono tra quelle più colpite. Studi internazionali, negli Stati Uniti ma anche in Paesi europei come Spagna, Germania e Inghilterra, parlano del 12 per cento circa di operatori sanitari che hanno problemi - abuso oppure vere e proprie dipendenze - con alcol, droghe, farmaci, gioco d' azzardo.

 

TIZIANA BORSATTITIZIANA BORSATTI

Nel nostro Paese una ricerca di Dianova International (del 2012) stima un dottore su dieci. Numeri, comunque, preoccupanti. Nasce da qui il Progetto Helper di (...) (...) Torino, un centro per la disintossicazione e la cura di medici affetti da dipendenze. L' idea è partita da don Paolo Fini, che da anni si occupa di recupero dei tossicodipendenti nel Centro torinese di solidarietà, e dal professor Augusto Consoli, capo del Dipartimento dipendenze della Asl Torino 2, in collaborazione con l' Ordine provinciale dei medici.

COCAINOMANECOCAINOMANE

 

PAZIENTI DIFFICILI

Ma perché serve una clinica «speciale» per dottori? «Medici e infermieri - spiega la dottoressa Tiziana Borsatti, consigliera dell' Ordine e referente del progetto - sono pazienti difficili da gestire. Prima di tutto perché sono convinti di potersi autocurare. Poi perché hanno bisogno di un luogo dove isolarsi e dove ci sia privacy assoluta e l' anonimato sia garantito. Non possono permettersi che si sappia del loro problema o che qualcuno li riconosca al Sert. Diventerebbe uno stigma».

 

La dottoressa, anestesista rianimatrice, ha incontrato colleghi che abusavano di sostanze. «Mi chiedevano aiuto - dice -, ma soprattutto di mantenere il segreto. È un fenomeno negato per anni. Helper oggi è un servizio indispensabile». I più colpiti sono chirurghi, anestesisti, psichiatri, medici di pronto soccorso, ginecologi.

 

Con i cali di organico hanno turni sempre più duri. Non possono sbagliare nulla, sono sotto pressione continua, a contatto quotidiano con la sofferenza e la morte ma anche con le sostanze «proibite». Un dottore si prepara da solo la dose e crede di poterne gestire gli effetti. I veleni più utilizzati sono alcol, cocaina e psicofarmaci. Le conseguenze sono errori e conflittualità nelle équipe.

COCAINOMANE 2COCAINOMANE 2

 

I medici devono poi fare i conti con il rischio burn-out, la sindrome da «esaurimento emotivo» che colpisce chi lavora con il pubblico. Tra i dottori (il dato è nordamericano) c' è un tasso di suicidi doppio rispetto al resto della popolazione. Tra le donne medico, che spesso sopportano anche il peso della famiglia, il tasso è addirittura quadruplo se confrontato con la popolazione femminile.

 

COCAINOMANE 3COCAINOMANE 3

Aggiunge Borsatti: «Per il nostro centro, la cui apertura è prevista per il 2017, c' è già una lista d' attesa di persone interessate. Mi hanno contattato medici da altre regioni, sono gli stessi che oggi sarebbero costretti a farsi assistere all' estero». La struttura fornirà all' inizio un servizio ambulatoriale, poi anche di ricovero. Sono pronti la sede (l' indirizzo è segreto) e lo staff formato da medico internista, psichiatra, psicologo, infermieri. Mancano i fondi per partire.

 

«La Regione Piemonte - conclude la consigliera dell' Ordine - è l' unica realtà a livello nazionale ad aver approvato un progetto come questo. Ed è pronta a creare le condizioni e le sinergie con le altre istituzioni per accompagnarlo e sostenerlo».

 

I TEST

Gabriele Gallone, medico del lavoro, ha l' incarico di svolgere i controlli tra i colleghi. «I professionisti della sanità - ammette - sono più esposti al bere problematico e all' assunzione di droghe. Il lavoro che fanno è uno dei fattori scatenanti dell' abuso di sostanze. Per questo occorre uno sforzo maggiore per aiutarli». La normativa che regola le verifiche sui dottori è diversa per ogni regione.

 

ubriacona soccorsa dai mediciubriacona soccorsa dai medici

«In alcune - continua Gallone -, come Veneto, Toscana, Lombardia, Piemonte i controlli sono frequenti. In Piemonte facciamo test anti alcol a campione direttamente nei reparti, a sorpresa. Ci presentiamo con l' etilometro e il tasso alcolemico deve risultare pari a zero. È quasi sempre così: gli accertamenti hanno un effetto deterrente. Alcuni medici segnalati subiscono anche esami del capello e del sangue». Se qualcuno risulta positivo, viene preso in cura dal Sert e ha diritto a sei mesi di astensione retribuita dal lavoro per curarsi.

 

«Per le droghe - sottolinea l' esperto - è molto diverso. Non sono previsti controlli di questo tipo». Le legge elenca le categorie per cui i test anti droga sono obbligatori. Ci sono tra gli altri piloti, addetti a fabbriche di esplosivi, manovratori di muletti, conducenti di mezzi pubblici.

DAVID LUIZ UBRIACO CON PARDO DAVID LUIZ UBRIACO CON PARDO

 

«Non ci sono i sanitari - conclude il medico -. Si tratta di una lacuna da sanare.

Anche se a mio avviso negli ospedali gli stupefacenti sono meno diffusi dell' alcol. In 12 anni di servizio non ho incontrato alcun caso di uso conclamato».

Per i piloti, in Italia i test anti alcol e anti droga sono severi. Semmai c' è disparità tra le nostre regole e quelle degli altri Stati, pure europei. Anche se dopo il disastro Germanwings del marzo 2015 l' Agenzia europea per la sicurezza aerea lavora a un giro di vite.

 

POCHE REGOLE

«La responsabilità dei controlli è della compagnia, che li affida a un medico competente spiega Antonello Furia, responsabile Funzione medica aeronautica dell' Enac . Vengono prelevati campioni di urine e rilevato il tasso alcolemico, con un preavviso molto breve, entro le 24 ore».

GABRIELE GALLONEGABRIELE GALLONE

 

Al pilota positivo l' Enac blocca l' idoneità al volo in attesa di accertamenti.

Questo però avviene solo per le compagnie italiane, ogni Paese ha le proprie regole. Ma un pilota impiegato dove i test non si fanno può mettere a rischio passeggeri, scali e cieli italiani. «L' Agenzia europea continua Furia pensa di introdurre verifiche obbligatorie alla prima visita di idoneità e dopo ogni incidente grave o minore».

 

Il lavoro di pilota comporta enormi carichi di stress e fatica. «Tuttavia sottolinea Ivan Viglietti, responsabile di categoria della Uil da noi la normativa è molto più severa che altrove, gli accertamenti sono rigidi e funzionano. Piuttosto mi preoccuperei della quantità e della qualità del riposo che oggi viene lasciato ai piloti».

 

ISABELLA COVOLI FAGGIOLIISABELLA COVOLI FAGGIOLI

Non ci sono statistiche sui manager che fanno uso di droghe. Solo ricerche sulle sostanze più usate contro lo stress da chi guida un' azienda. In testa cocaina, alcol, antidepressivi, benzodiazepine come Tavor e Valium per la loro proprietà calmante, anfetamine e Ritalin, che aumentano le capacità cognitive.

 

Tutte a elevato rischio di dipendenza e condannate dalle associazioni di categoria: «In particolare dichiara Isabella Covili Faggioli, presidente nazionale dell' Associazione per la direzione del personale chi si occupa di risorse umane è un punto di riferimento per gli altri manager. Da qui la condanna di tutte le dipendenze per chi deve gestire persone e tutelare il loro benessere sul posto di lavoro».

 

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: L’OBIETTIVO DEL TYCOON È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI” DELL’INTERO DONBASS, RITIRANDOSI DA KHERSON E ZAPORIZHZHIA. UNA CESSIONE IMPOSSIBILE DA ACCETTARE PER “MAD VLAD”, A MENO CHE IN BALLO NON CI SIA ALTRO, OLTRE ALL’UCRAINA (UNA COOPERAZIONE NELL’ARTICO, LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ ALTRO) – PER ZELENSKY, SFUMATO L’INGRESSO NELLA NATO, RESTA LA MAGRISSIMA CONSOLAZIONE DELL’UE: PER L’ADESIONE SERVE ANCHE L’OK DELL’UNGHERESE ORBAN E DELLO SLOVACCO FICO, CAVALLI DI TROIA DI PUTIN IN UE (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - IL TYCOON: "ZELENSKY NON È PARTE DEL VERTICE. SUBITO DOPO SENTIRÒ EUROPEI E UCRAINI. VOGLIO UN INCONTRO TRA PUTIN E ZELENSKY. CI SARÒ ANCHE IO , SE CE NE SARÀ BISOGNO"

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...