tendopoli baobab

“QUELLA DONNA FACEVA SESSO CON TUTTI” - A MENO DI UNA SETTIMANA DALLO STUPRO DI UNA DONNA SLOVACCA NELLA TENDOPOLI DEL BAOBAB, A ROMA, I MIGRANTI SI DIFENDONO - MA I RESIDENTI SONO IN ALLARME: “UNA RAGAZZA CHE ABITA NEL MIO STESSO PALAZZO È STATA INSEGUITA DA UNO STRANIERO FIN DENTRO AL PORTONE, MA LEI FORTUNATAMENTE SI È CHIUSA DENTRO IN TEMPO” - LA VIDEO INCHIESTA 

 

Alessandra Benignetti Francesco Curridori per www.ilgiornale.it

 

Sporcizia, degrado e insicurezza. È questo il quadro desolante in cui ci si imbatte non appena si esce dalla stazione Tiburtina. Qui, meno di una settimana fa, una donna slovacca di 38 anni è stata sequestrata e violentata da uno dei migranti che vive nella tendopoli gestita dal Baobab Experience, la stessa associazione che ha aiutato i migranti della nave Diciotti a raggiungere Ventimiglia.

TENDOPOLI BAOBAB

 

Stazione Tiburtina, tra degrado e nascita di un Infopoint per migranti

“Delle avvisaglie c’erano già state. Una ragazza che abita nel mio stesso palazzo è stata inseguita da uno straniero fin dentro al portone, ma lei fortunatamente si è chiusa dentro in tempo”, racconta Nella Vecchia, presidente dell’associazione Rinascita Tiburtina. “Siamo disperati – aggiunge - la gente non denuncia nemmeno più, tanto è inutile”. I problemi, per i residenti, infatti, arrivano anche dai clochard che gravitano attorno al cavalcavia antistante la stazione. “Fanno di tutto, si ubriacano, si ammazzano tra di loro”, ci dice la residente mentre a pochi metri da noi ci sono due senza tetto che dormono ubriachi sotto gli occhi di tutti.

TENDOPOLI BAOBAB

 

È proprio a pochi passi da quest’area che sorgerà il nuovo infopoint che offrirà assistenza ai migranti transitanti. Un progetto voluto dalle istituzioni locali, che hanno ottenuto dal Campidoglio 300mila per ristrutturare un vecchio edificio e trasformarlo in un ufficio informazioni per i richiedenti asilo. “Non sarà un nuovo centro di accoglienza - promette la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello – ma servirà a gestire le fragilità attualmente presenti alla Stazione Tiburtina”. Per i cittadini, però, l’infopoint rischia di catalizzare nella zona ulteriori criticità. “È un’operazione che non farà altro che spostare il degrado di cinquanta metri”, attacca il consigliere circoscrizionale del gruppo misto, Holljwer Paolo. “A questo va aggiunto il fatto che tra il II Municipio e la Caritas sta per essere firmato un protocollo d’intesa per spostare qui anche la distribuzione dei pasti per i senza fissa dimora che avviene sotto la sopraelevata”, rivela il consigliere di centrodestra.

NELLA VECCHIA

 

La versione dei migranti del Baobab sullo stupro

A pochi passi dalla stazione c’è il piazzale Maslax, lo slargo dove sorge la tendopoli per i migranti gestita dal Baobab. È proprio all’interno di questo accampamento che la scorsa settimana una donna ha denunciato di essere stata violentata. Per chi abita nella zona questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Non è il primo delinquente, stupratore e rapinatore accolto e accudito dal Baobab”, denuncia Lorenzo Mancuso del Comitato Cittadini Stazione Tiburtina, che denuncia da anni “lo stato di insicurezza del quadrante, causato anche da chi negli anni ha concentrato qui, senza identificarle, centinaia di persone”.

 

Proviamo a parlare con i responsabili della struttura ma una volta arrivati all’ingresso dell’accampamento veniamo fermati da uno degli ospiti che, dopo averci visto scattare una foto, minaccia con un martello di spaccarci il cellulare. Così siamo costretti a fare marcia indietro. Uscendo incontriamo una volontaria che dopo averci chiesto se avevamo l’autorizzazione per fare foto si scusa per il comportamento del migrante: “Dovete capirli, sono molto sensibili…”. Sensibilità a parte, ci domandiamo a chi avremmo dovuto chiedere l’autorizzazione, visto che ci troviamo in un luogo pubblico?

 

TENDOPOLI BAOBAB

Ci fermiamo davanti al cancello dell’accampamento, dove incontriamo alcuni migranti che ci raccontano la loro versione sulla violenza sessuale. “La ragazza c’è andata non per forza con il tunisino, capito?”, ci raccontano due ragazzi marocchini. “A lei piaceva – aggiunge - e prima ancora aveva avuto una relazione con un palestinese”. Per loro, insomma, non ci sarebbe stata alcuna violenza. E a dare questa versione è anche un ragazzo della Guinea Conakry. “Non è stata violentata, lei faceva sesso con la gente in giro”, dice il giovane africano. “Riguardo quello che è successo l’altro giorno – continua – posso dirti che è vero, ma anche che non è vero perché lei era abituata a fare sesso con la gente”. “Una donna pulita non arriva a queste condizioni, capito?”, aggiunge un tunisino, lasciando intendere che la donna se la sia cercata.

 

Le minacce ricevute dentro la tendopoli

“La situazione ormai è intollerabile, ci sono state risse tra gruppi di nazionalità diverse e perciò è chiaro che l’associazione non è più in grado di garantire la sicurezza”, denuncia Holljwer Paolo, che attacca i volontari che gestiscono il centro di accoglienza informale sul caso dello stanziamento di 500mila euro da parte della Regione Lazio a favore di progetti presentati proprio da Baobab Experience. “Chi lavora a questi progetti, e a quale titolo?”, domanda.

TENDOPOLI BAOBAB

 

Dopo la vicenda dello stupro c’è chi ipotizza che si avvicini un nuovo sgombero della tendopoli abusiva. Ma sull’ipotesi di spostare di nuovo le canadesi nel territorio del II Municipio, anche la mini-sindaca pasionaria dell’accoglienza ora mette le mani avanti. “La presenza di questi campi informali è intollerabile – afferma senza mezzi termini la Del Bello - sono luoghi di difficile gestione ed è indispensabile diventino sempre meno, fino a non esserci del tutto”.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...