
"MENTRE LA MIA AMICA URLAVA PER CHIEDERE AIUTO, C’ERA CHI LE DICEVA DI SMETTERE DI DISTURBARE LA MUSICA" - IL RACCONTO DELLA 25ENNE MOLESTATA AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO DI ROMA DA TRE STUDENTI TUNISINI - LA RAGAZZA ERA SCHIACCIATA CONTRO LE TRANSENNE A RIDOSSO DEL PALCO. A CAVALLO DELL'ESIBIZIONE DI GAZZELLE E LUCIO CORSI, I TRE L'HANNO ACCERCHIATA E LE HANNO MESSO LE MANI OVUNQUE - LA 25ENNE: "MI HA SALVATA LA MIA AMICA, TIRANDOMI VIA DA LÌ" - I GIOVANI SONO STATI ARRESTATI CON L'ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO...
Estratto dell'articolo di Marco Carta e Teresa Fallavollita per "La Repubblica"
Aveva sognato quel concerto per settimane. Il viaggio da Caserta, il treno del mattino, un b&b prenotato per vivere fino in fondo la festa del Primo maggio a San Giovanni. Ma la serata che doveva essere musica e libertà, si è trasformata in terrore.
«È stato terrificante. Mi ha salvata la mia amica, tirandomi via da lì. E mentre lei urlava per chiedere aiuto, c’era chi le diceva di smettere, che disturbava la musica. Non volevo credere alle mie orecchie. Ti rendi conto di quello che sta succedendo e non fai niente?».
Giovanna, 25 anni, difficilmente potrà dimenticare cosa le è accaduto giovedì. Intorno alle 21, a cavallo tra l’esibizione di Gazzelle e quella di Lucio Corsi, tra le transenne e la calca sotto il palco, tre studenti universitari di origine tunisina la accerchiano. La molestano. Mani ovunque. Nessuna via di fuga. «Tre contro una. Ero pietrificata. Non riuscivo nemmeno a chiedere aiuto. Mi ha riportata a un passato che cerco da anni di dimenticare: da bambina ho vissuto qualcosa di ancora peggiore ».
Con lei c’è un’amica, anche lei di Caserta, che la cerca tra la folla, la vede con lo sguardo vuoto, capisce tutto. Le prende la mano. La tira via. E urla. «In quel momento sono scoppiata in lacrime. Alcune ragazze si sono avvicinate. “Ci dispiace, siamo con te”, mi dicevano. Ci hanno aiutato a individuare i tre, che nel frattempo avevano già puntato un’altra ragazza».
ghali in playback al concertone del primo maggio 2025 3
Un ragazzo italiano, abbracciato alla fidanzata, rimprovera l’amica di Giovanna. Le sue urla non gli permettono di sentire il concerto. Ma gli agenti del commissariato Esquilino, mescolati tra il pubblico, intervengono subito. I tre giovani vengono fermati lì vicino. Due di loro hanno 25 anni e studiano al Dams. Un terzo, che ne ha 22, frequenta la facoltà di ingegneria all’università di Roma 3.
Giovani, all’apparenza insospettabili, senza alcun precedente, arrivati in Italia da poco per studiare. Giovedì mattina sono partiti dallo studentato di Spinaceto, periferia sud di Roma, poco dopo l’ora di pranzo per raggiungere San Giovanni. Una tappa al bar per riempirsi di birra. Poi l’ingresso in piazza, completamente ubriachi, a pochi metri dal palco, fra migliaia di giovani.
«Volevamo solo ascoltare la musica, c’erano un sacco di cantanti che ci piacciono», hanno dichiarato ai giudici, cercando di difendersi ieri mattina nel corso della direttissima nel tribunale di piazzale Clodio. Non sono stati creduti.
La procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere nei loro confronti. Ma i giudici hanno convalidato l’arresto disponendo soltanto l’obbligo di firma. In attesa del processo, dove dovranno rispondere dell’accusa di violenza sessuale di gruppo, i tre universitari potranno continuare liberamente la loro vita. [...]