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“MIA MOGLIE STA CON LA SUA AMICA” E PER VENDETTA LE UCCIDE ENTRAMBE A COLTELLATE - E’ SUCCESSO A ORTONA, IN PROVINCIA DI CHIETI: FRANCESCO MARFISI, 60 ANNI, NON SI RASSEGNAVA ALLA FINE DEL SUO MATRIMONIO E SOSPETTAVA CHE LA MOGLIE, LETIZIA PRIMITERRA, AVESSE UNA RELAZIONE D'AMORE CON LA SUA MIGLIORE AMICA, LAURA PEZZELLA

omicidio di ortona omicidio di ortona

1 - "MIA MOGLIE STA CON LA SUA AMICA" LE UCCIDE ENTRAMBE A COLTELLATE

Maria Corbi per “la Stampa”

 

Letizia Primiterra aveva paura del marito e aveva chiesto aiuto a un centro anti violenza. Non aveva minimizzato, non aveva pensato che «tanto succede sempre alle altre», conosceva il destino delle tante donne uccise da un amore criminale. Sapeva di essere in pericolo. E aveva deciso di andarsene da casa proprio per questo.

 

Ma il marito separato, Francesco Marfisi, 60 anni, impiegato in un' azienda di gas la tormentava, non si rassegnava alla fine del matrimonio e al fatto che lei potesse rifarsi una vita. E ieri il compimento di un' intenzione che nel suo cervello montava da tempo. Ha raggiunto Letizia nella casa di via Zara, in un quartiere popolare di Ortona e la ha assalita con 30 coltellate. Poi ha raggiunto Laura Pezzella, 33 anni, nella sua casa di contrada Tamarete, uccidendo anche lei.

letizia primiterra e francesco marfisi letizia primiterra e francesco marfisi

 

E non sarebbe finita li perchè Marfisi è tornato a via Zara e se non fossero arrivati i carabinieri avrebbe ucciso anche una terza donna, colei che l'aveva accolta in casa insieme alla figlia. Era geloso, ossessionato dall' idea che la sua ex moglie potesse avere una relazione con la sua amica del cuore Laura. Sulla scena del delitto di via Zara era presente anche la figlia della coppia, 25 anni, al quinto mese di gravidanza, la quale avrebbe cercato di fermare il padre. Sotto choc e ferita anche lei è stata ricoverata per accertamenti.

laura pezzella laura pezzella

 

«C'erano dei segnali gravi. Ora ci sentiamo di esprimere un grande sgomento e dobbiamo capire dove non è stata compresa», dice l' avvocato Francesca Di Muzio, presidente di «Donn.è», Centro antiviolenza di Ortona. «Non l'abbiamo presa in carico direttamente noi, quindi conosco la vicenda per quanto mi è stato riferito - spiega Di Muzio - ma esiste una rete fra le associazioni ed evidentemente in questo caso qualcosa non ha funzionato, specialmente a livello di valutazione del rischio. Dobbiamo ripensare il modo di lavorare, di fare formazione dei nostri operatori. Gli strumenti per prevenire ci sono, ma dobbiamo evidentemente pensare a un' attenzione maggiore. I casi di violenza non sono semplici. E comunque non esiste il raptus; quello di oggi è l'epilogo tragico di uno schema che si ripete in molti casi di femminicidio».

 

letizia primiterra  letizia primiterra

«Per questa sera abbiamo convocato un direttivo straordinario del nostro centro in città. Poi servirà un tavolo con tutti gli attori istituzionali. Dobbiamo ripartire alla tragedia di oggi - prosegue Di Muzio - per continuare a lavorare sulla prevenzione della violenza di genere e non sottovalutare le richieste di aiuto».

 

2 - QUELLE COLTELLATE PER MASSACRARE OGNI IDEA DI FUTURO DOPO LA ROTTURA

Estratto dell'articolo di Selvaggia Lucarelli per il Fatto Quotidiano

 

francesco marfisifrancesco marfisi

"A volte vorrei un pizzico di cattiveria. E non per fare male agli altri, ma per impedire che gli altri non lo facciano a me". Scriveva questa frase su Facebook, Letizia Primiterra, pochi giorni prima di essere ammazzata dal marito. Quel marito da cui si stava separando e che ieri pomeriggio ha preso due coltelli e ha teso un doppio agguato mortale: uno a Letizia, l' altro a una sua cara amica, Laura Pezzella. È accaduto a Ortona, in una cornice di risentimento già sentita già troppe volte: Letizia, 47 anni compiuti martedì, aveva deciso di allontanarsi dal marito, Francesco Marfisi, sessantenne di Lanciano. La ospitava una delle amiche che le stavano vicino in questa fase così delicata della sua vita.

 

letizia primiterra e laura pezzella letizia primiterra e laura pezzella

Aveva festeggiato il suo primo compleanno senza di lui, stava cercando di ritrovare un po' di serenità. Ed è questo, probabilmente, che per il marito era insopportabile: il fatto che Letizia avesse il sostegno affettuoso delle sue amiche, che festeggiasse un compleanno anziché chiudersi in un lutto inconsolabile, che avesse una casa in cui appoggiarsi anche senza di lui.

 

Non è un caso che Marfisi abbia deciso di punire non solo la moglie, ma anche chi riteneva complice di quell' affronto insopportabile: la felicità anche senza di lui. […] Uccidere Letizia non gli bastava. Era "la vita di Letizia dopo di lui" che voleva cancellare.

letizia primiterraletizia primiterra

 

L'idea che sua moglie potesse festeggiare un compleanno con chi le voleva bene, uscire a bere un caffè con le amiche, fare una passeggiata in centro con quelle che erano la sua rete di protezione, con quelle che magari le avevano dato forza, coraggio e, soprattutto, la consapevolezza che da quel matrimonio poteva uscire. È questo che il marito ha ucciso. Non solo Letizia. Non solo la sua migliore amica. Ha ucciso un'idea di rinascita, che Letizia ha coltivato con coraggio, rincuorata dalle carezze femminili di chi forse le diceva "Ci siamo noi, non ti preoccupare".

 

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