NON SOLO ROM – NEL PANORAMA DEVASTATO DELLE OCCUPAZIONI MILANESI AVANZA ANCHE “L’IMMOBILIARE NERA” DEGLI SQUATTER – E IL TEMA DELLA CASA DIVENTA LA NUOVA FRONTIERA DELL’ANTAGONISMO

Gianni Santucci per il “Corriere della Sera

 

LOGOG anarchiaLOGOG anarchia

I poliziotti hanno sfondato il vetro della finestra. Dall’interno, un ragazzo lancia «lampade, pezzi di intonaco, latte (d’alluminio, ndr ) e altri oggetti contundenti». Mentre gli agenti stanno sfondando la porta, dal ballatoio del primo piano un altro scaglia «un termosifone elettrico contro gli operatori». Una volta dentro, lo squatter «oppone una forte resistenza», poi viene ammanettato.

 

Bisogna immaginare il panorama in cui si svolgono queste scene raccontate nei verbali di polizia. Villetta abbandonata (proprietà comunale), quartiere Corvetto, periferia sud di Milano. Sulla parete scrostata campeggia il murale di un grande corvo. Perché quel posto occupato ha un nome: «Corvaccio». Centro anarchico. Calato in uno dei quartieri milanesi in cui la battaglia per le case popolari s’è avvicinata al punto di frattura. Il «Corvaccio» è inserito in una rete che qualcuno chiama «immobiliare nera». Ala dura, oltranzista.

 

Occupazioni abusive da difendere, alimentare, fomentare. Perché è su quella corda che sta esplodendo il conflitto sociale nelle periferie italiane. E, in questo conflitto, i neri stanno cercando di prendersi la scena. Tra Milano e provincia, non sono più di 180-200. Non lo ammettono, ma a temere le loro azioni sono anche alcuni centri sociali e antagonisti «classici».

CASE OCCUPATECASE OCCUPATE

 

Erano le 9 di martedì mattina, davanti al «Corvaccio» di Milano. Per quella scena c’è un prima: la settimana scorsa, stesso quartiere, assalto a una sede del Pd dove sono riuniti una ventina di anziani inquilini delle case popolari. Estintori sparati nella stanza. Urla. Donne che fuggono dalle finestre. Indagini dei carabinieri, perquisizioni, due denunce.

Nella storia dello sgombero del «Corvaccio», però, c’è anche un dopo: un presidio di protesta, che a sera si disperde in cortei improvvisati in centro, vetrine di banche spaccate, scontri con la polizia. Fino alla notte, ieri notte: una bomba carta esplode in una filiale dell’azienda milanese delle case popolari.

 

Il filo è unico. Protesta violenta. La guida questo gruppo che sta diventando una sorta di black bloc tra le periferie di Milano, quelle con 10 mila case vuote (perché non ci sono soldi per ristrutturarle) e oltre 1.200 nuove occupazioni in meno di due anni. Panorami scrostati di un malessere sociale ogni giorno più plumbeo.

 

CASE OCCUPATECASE OCCUPATE

Il «tema dell’abitare» è da un anno la frontiera dell’antagonismo italiano. Dal sindacalismo di base, ai centri sociali come il «Cantiere» che a San Siro (vicino allo stadio «Meazza») difendono le occupazioni, organizzano «colazioni sociali» e i «Tour di segnalazione delle case sfitte»: cortei nei quali giovani mascherati marchiano con grosse V le porte degli alloggi vuoti. In questo movimento, che è un’«immobiliare rossa», c’è però qualcuno preoccupato. Perché i «neri» stanno coagulando intorno a sé la rabbia sociale.

 

C’è una mappa di luoghi e legami. Torino, quartiere Barriera di Milano, presenza anarchica che avanza. E poi uno storico blocco milanese cresciuto in via dei Transiti, traversa di viale Monza, a Milano, e in movimento «sulla casa» verso Corvetto e Giambellino. E ancora, un nome: Telos, circolo anarchico di Saronno, sgomberato a settembre. Martedì il primo sostegno al «Corvaccio» è stato lanciato in Rete proprio dal Telos. Incitava: «Resistenza». E diceva: «3 compagni ( momo, inez, pasca ) in arresto».

 

Sono i 3 che lanciavano oggetti contro la polizia. Martino Gualzetti, precedenti di polizia per occupazioni, già arrestato nel 2009 per uno scontro con gli studenti ciellini all’Università Statale di Milano: una condanna in primo grado (2 anni) perché quella fu, dalle motivazioni del giudice, «un’azione preventivata, con tratti ritorsivo-dimostrativi contro gli avversari politici». E poi Pierloreto Fallanca, denunce per occupazioni anche lui, un arresto nel 2013 per resistenza e violenza a pubblico ufficiale (scontri dopo l’occupazione di una libreria, sempre alla Statale).

CASE OCCUPATECASE OCCUPATE

 

Gli ultimi verbali di polizia raccontano la loro opposizione violenta durante lo sgombero del «Corvaccio», martedì mattina, ma il pm li ha scarcerati prima ancora dell’udienza in direttissima, sostenendo che «non risulta immediatamente percepibile l’effettiva gravità della condotta di “lancio” di oggetti» e considerando anche «la giovane età» e il fatto che siano incensurati.

 

Quell’ambiente di giovani è comunque in contatto con i vecchi. Proprio il centro anarchico «Telos» può vantare un incontro (di cui diffonde la trascrizione) con Alfredo Maria Bonanno, 77 anni, teorico dell’anarchismo insurrezionale. Titolo della «conferenza» del 23 giugno 2012: «Prospettive insurrezionali oggi».

 

Anziano e ancora attivo, nel 2009 Bonanno venne arrestato nella culla dell’anarchismo contemporaneo (la Grecia). Condannato e scarcerato per motivi d’età. Teorizza l’«organizzazione informale», che vuol dire piccoli gruppi, obiettivi temporanei, attacchi come fiammate. I giovani «neri» a Milano sembrano aver individuato il panorama ideale per questa strategia d’azione: i caseggiati cadenti delle periferia. Con le prospettive nere (queste nere davvero) del disagio sociale che dilaga.

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?