in michigan contro il lockdown -5

LE MILIZIE CON IL COLPO IN CANNA - ALLERTA PER LE SQUADRE ARMATE DI SOSTENITORI DI TRUMP - SI TEME CHE POSSANO CONDURRE ATTACCHI CONTRO GLI AFRO-AMERICANI, GLI ISPANICI, GLI EBREI E I MUSULMANI - SONO GRUPPI DI FANATICI CHE GIUDICANO IL GOVERNO FEDERALE IL NEMICO NUMERO UNO, E IL PARTITO DEMOCRATICO COLPEVOLE DI VOLER DISTRUGGERE LA RAZZA BIANCA…

gretchen whitmer

Anna Guaita per “il Messaggero”

 

Era una bellissima giornata di aprile del 1995 quando il palazzo federale Alfred Murrah di Oklahoma City esplose, per una bomba dei due terroristi Timothy McVeigh e Terry Nichols. L'attentato causò un massacro, con 168 persone uccise fra cui 19 bambini che in quel palazzo frequentavano l'asilo. L'attacco al cuore dello Stato federale era venuto da due ex militari appartenenti al movimento delle cosiddette milizie, i gruppi armati dell'estrema destra. McVeigh e Nichols erano stati addestrati dalle milizie del Michigan, le stesse che lo scorso aprile hanno invaso, fucili a tracollo, il Campidoglio di Lansing, la capitale dello Stato, per obbligare i legislatori a non imporre il lockdown.

 

il raid dell fbi contro i complottisti che volevano sequestrare gretchen whitmer 1

IL PIANO

Quelle masnade armate rispondevano spontaneamente a un appello diretto di Donald Trump, che in un tweet aveva istigato «Liberate il Michigan!», preoccupato più per l'economia che per la salute della popolazione. Davanti all'atto intimidatorio dei suoi sostenitori, il presidente non espresse condanna, ma quasi li scusò: «È brava gente, è solo arrabbiata». Certe di avere la copertura della Casa Bianca, quelle stesse milizie, le Wolverine (Le Donnole), lo scorso ottobre hanno preparato un piano per scatenare una guerra civile a ridosso delle elezioni, con il progetto di rapire la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer, e giustiziarla per «alto tradimento».

manifestanti armati in michigan

 

L'Fbi ha fermato il piano scellerato quando già il gruppo si era armato, aveva condotto esercitazioni e aveva comprato gli esplosivi con cui distruggere un ponte dell'autostrada. E tuttavia ancora una volta Donald Trump non ha espresso condanna, e anzi davanti a un giornalista che gli chiedeva di distanziarsi dai gruppi violenti, ha solo detto che chiedeva ai miliziani di «fermarsi e stare pronti». Quella frase fu letta come una chiamata alle armi, tanto che divenne il motto del gruppo che Trump stesso aveva citato, i Proud Boys.

 

donald trump in michigan per un comizio 1

Nell'arcipelago delle milizie, che esistono in tutti e 50 gli Stati, i Proud Boys sono quindi istantaneamente diventati famosi, ma la lista è lunga, e va dai Boogaloo, ai Three Percenters, agli Oath Keepers, ai Wolverine del Michigan, tutti gruppi che in forma e iniziative diverse auspicano la guerra contro il governo federale.

 

Nonostante Donald Trump abbia incentrato la sua campagna sui rischi per la sicurezza rappresentati dall'estremismo di sinistra, in un rapporto dello scorso 6 ottobre il Dipartimento di Sicurezza Nazionale ha rivelato invece di considerare l'estremismo di destra «la minaccia più persistente e letale contro la sicurezza del Paese».

 

in michigan contro il lockdown 5

E vari esperti di terrorismo hanno privatamente espresso il timore che la legittimazione che questi gruppi eversivi hanno ricevuto dalla persona stessa del presidente possa avere un effetto a lungo termine. Gli appelli alla riconciliazione del presidente eletto Joe Biden e della vice Kamala Harris sono lettera morta per questi individui che giudicano il governo federale il nemico numero uno, e il partito democratico colpevole di voler distruggere la razza bianca.

 

in michigan contro il lockdown 4

L'attentato di Oklahoma City fu una aperta provocazione contro un presidente democratico, Bill Clinton, che tanta parte della destra si rifiutò di chiamare Mr. President, convinta (senza prove) che avesse vinto la Casa Bianca con le frodi. Il fatto che Trump continui nella sua denuncia che pure l'elezione di Biden sia stata il risultato di frodi e brogli (anche qui, senza prove), rischia di diventare la miccia di altre reazioni violente. Michael Jensen, direttore del Consorzio Nazionale per lo studio del terrorismo, conferma che l'estremismo si sente «chiamato alle armi dal presidente», e che per questo «rimarrà una minaccia contro il Paese».

 

in michigan contro il lockdown 3

IL NUMERO DI ATTACCHI

Seth Jones, esperto di valutazione dei rischi al Center for Strategic and International Studies, teme che la minaccia si manifesterà con attacchi contro gli afro-americani, gli ispanici, gli ebrei e i musulmani. Ma un piccolo motivo di conforto viene dal fatto che il numero degli attacchi letali da parte della destra è diminuito nell'ultimo anno, grazie al monitoraggio ossessivo dell'Fbi, che in questo ha apertamente disobbedito ai desideri di Donald Trump.

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