MINORENNI MINORATI - ERANO GIA' STATI DENUNCIATI PER VANDALISMO I TRE ADOLESCENTI DI TORINO (DI 14,15 E 16 ANNI) CHE HANNO TORTURATO UN 15ENNE AFFETTO DA DISAGIO COGNITIVO, COSTRINGENDOLO A GETTARSI NEL PO - È POSSIBILE CHE SIA STATO REALIZZATO UN VIDEO DELLE SEVIZIE - LA MADRE DEL RAGAZZINO BULLIZZATO HA RACCONTATO AI CARABINIERI CHE IL FIGLIO E' STATO BRUCIATO CON UNA SIGARETTA. DOPO AVERLO COSTRETTO A FARE UN BAGNO NELL'ACQUA GELIDA, I TRE (TRA CUI UNA RAGAZZA) LO HANNO ABBANDONATO ALLA STAZIONE PORTA NUOVA...
Andrea Doi per l'ANSA
Lo avrebbero chiuso in un appartamento a Torino, umiliato, picchiato e costretto a tuffarsi in un fiume. Una notte di paura, quella di Halloween, per un quindicenne, vittima - secondo l'accusa - di un vero e proprio sequestro da parte di tre coetanei. Sono stati tutti identificati: due ragazzi e una ragazza di 14, 15 anni i due, e di 16 anni lei. Giovanissimi, ma già con alcune denunce alle spalle per episodi di vandalismo e danneggiamenti avvenuti in alcuni comuni della cintura torinese.
I tre conoscevano il quindicenne attraverso ambienti scolastici. Un episodio, quello di Torino, che almeno in apparenza ricorda quanto accaduto circa un mese fa a Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo. Tre minorenni avevano picchiato un coetaneo e diffuso il video dell'aggressione su WhatsApp.
RAGAZZI INTORNO ALLA VITTIMA DELL AGGRESSIONE A TORINO
I giovani sono stati denunciati per concorso in lesioni personali. E anche nel capoluogo piemontese non viene esclusa la presenza di video. Sulla vicenda indaga la procura per i minorenni, guidata dalla procuratrice Emma Avezzù, che ha aperto un fascicolo per sequestro di persona e violenza privata.
Le contestazioni però potrebbero cambiare dopo l'audizione del quindicenne, che soffre di un lieve disagio cognitivo e sarà ascoltato con l'ausilio di uno psicologo. Il ragazzo era con la madre quando la donna sabato pomeriggio è andata dai carabinieri per denunciare. Il taglio di alcuni ciuffi di capelli e di un sopracciglio subiti dal figlio e da lei riferiti avrebbero avuto così un primo riscontro oggettivo.
La donna inoltre ha raccontato ai militari di ore di soprusi contro il ragazzo, che sarebbe stato bruciato alla caviglia con una sigaretta e obbligato a entrare nell'acqua del fiume Dora. I tre lo avrebbero infine abbandonato alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, restituendogli il cellulare di cui l'avevano privato.
Qui la madre è riuscita a rintracciarlo. L'alloggio dove sarebbero avvenute le sevizie è a Torino e apparterrebbe ai genitori di uno dei tre. La madre, nel corso della denuncia, avrebbe citato anche un episodio precedente, avvenuto alcuni giorni prima di Halloween, in cui il ragazzo sarebbe stato vittima di soprusi di altra natura, sempre da parte dello stesso gruppo. Ma su questo non ci sarebbero al momento riscontri.
Il racconto della donna a proposito della notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre è finito anche in un post, su una pagina di un gruppo Facebook, ricco di particolari, alcuni dei quali non presenti nelle dichiarazioni fatte inizialmente agli investigatori. "Io sapevo che era a dormire dal nonno e che non è mai arrivato noi l'abbiamo scoperto il mattino" spiega tra l'altro la madre.
Le indagini sono coordinate dalle pm Vitina Pinto e Virginia Pecoriello, che oltre al ragazzino nelle prossime ore ascolteranno anche i tre sospettati. Nel frattempo i carabinieri hanno sequestrato i telefoni dei tre adolescenti, per cercare video o immagini della notte di Halloween. Gli investigatori ritengono che i ragazzi stessi avrebbero potuto filmare le loro azioni. In queste ore intanto hanno ricevuto, sui loro profili Instagram. minacce e insulti: "Infami dovete pagare".


