' per regeni (ansa)

MISTERI D’EGITTO - IN UNA RICERCA SULLE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI IN EGITTO, CUI GIULIO REGENI STAVA LAVORANDO, LA PISTA PER SCOVARE I SUOI ASSASSINI? - IL RUOLO DEI “TEPPISTI” ARRUOLATI DAL REGIME…

Carlo Bonini per “la Repubblica

giulio regeni     giulio regeni

 

C’è una traccia non manipolabile che documenta più e meglio di qualsiasi testimonianza o ricordo la ricerca cui Giulio Regeni stava lavorando al Cairo. Il suo oggetto, le sue coordinate, la sua cornice scientifica e politica.

 

E dunque le ragioni per cui quella ricerca abbia finito con il risultare intollerabile agli occhi del Regime e abbia finito per costargli la vita. È un saggio in lingua inglese, Egypt’s Long Revolution (la lunga rivoluzione dell’Egitto), pubblicato nell’autunno del 2014 dall’editore Taylor and Francis group e firmato da Maha Abdelrahman, la supervisor di Giulio alla Cambridge University.

 

Quel libro era il punto di partenza della ricerca di dottorato di Giulio e, nelle intenzioni, anche il possibile approdo, dal momento che il suo lavoro al Cairo avrebbe potuto contribuire al suo aggiornamento. A posteriori, è una lettura per certi versi raggelante.

 

MAHA ABDELRAHMAN  2MAHA ABDELRAHMAN 2

Perché in quelle pagine, nella scelta del linguaggio, è la denuncia di un Regime e delle sue pratiche di costante violazione dei diritti umani, della centralità delle Forze armate e dei Servizi segreti nella vita politica del Paese, del Termidoro e Restaurazione seguite alla Rivoluzione di piazza Tahrir con l’offensiva portata al cuore dei movimenti che quella Rivoluzione avevano reso possibile.

 

Di più: perché in quelle pagine sono ragionevolmente indicati, con inconsapevole preveggenza, mandanti ed esecutori dell’omicidio di Giulio. Si legge nell’incipit: «Questo libro analizza le nuove forme di mobilitazione politica nate in Egitto in risposta alle crescenti proteste contro le politiche autoritarie e le deteriorate condizioni di vita figlie di politiche neo-liberiste e di un capitalismo clientelare».

 

FUNERALE REGENIFUNERALE REGENI

L’arco temporale della ricerca copre i dieci anni precedenti la Rivoluzione del 2011 e i tre che ne sono seguiti. Per individuarne le costanti sociali e politiche, ma, soprattutto, «i protagonisti ignorati», quelli con cui Giulio avrebbe appunto interagito nei suoi sei mesi di “ricerca partecipata”.

 

E questo in una cornice di analisi «gramsciana», cui Giulio si richiamava. Scrive la Abdelrahman: «Nella narrazione mainstream fatta propria dai media occidentali, dall’elite politica egiziana, dalle istituzioni globali e persino da alcuni attivisti egiziani, i 18 giorni di piazza Tahrir sono stati raccontati come una pacifica protesta condotta dalla classe media, tecnologicamente alfabetizzata, e dalla gioventù urbana.

MAHA ABDELRAHMANMAHA ABDELRAHMAN

 

E questo per accreditare la logica conseguenza che il dopo Mubarak sarebbe stata una transizione costruita su un’economia di mercato e “democratiche” elezioni. In questa narrativa, è assente il ruolo svolto da larghe fette della popolazione egiziana: lavoratori, agricoltori, proletariato urbano».

 

Non è difficile immaginare quale effetto potesse avere un approccio di ricerca di questo tipo agli occhi paranoici del Regime. Non è soprattutto difficile immaginare come suonassero due passaggi cruciali del saggio. Il primo.

 

«L’uso della tortura in Egitto — si legge a pagina 18 — non è una novità (…) La tortura è stata regolarmente utilizzata come metodo di interrogatorio. Spesso lo scopo era ottenere confessioni, prima ancora che informazioni. Le prigioni egiziane erano e sono tutt’oggi piene di detenuti che, sotto l’insostenibile peso della tortura, hanno confessato crimini che probabilmente non hanno mai commesso (…)

 

FUNERALE REGENIFUNERALE REGENI

È una pratica che non si è mai interrotta (…) Dovendo definire i metodi dei Servizi segreti egiziani, l’ex agente della Cia Robert Baer, ha detto: “Se vuoi che dei detenuti siano sottoposti a un interrogatorio come si deve, li consegni alla Giordania. Se vuoi che vengano torturati, li spedisci in Siria. Se li vuoi far sparire per non vederli mai più, li dai all’Egitto”».

 

Il secondo: «Per sostenere il fabbisogno di un sistema del terrore in piena espansione, il Ministero dell’Interno egiziano ha cominciato a dare in outsourcing il lavoro sporco. In una cornice di crescente impunità, ha dato vita a una nuova “forza di polizia”: i baltagya, i teppisti.

 

Sono criminali comuni, normalmente con precedenti penali e conosciuti alla polizia, pagati per mettere in riga e dare lezioni a cittadini comuni, in cambio di impunità nelle loro attività criminali, in genere il traffico di droga. Il lavoro dei baltagya si è andato allargando, finendo per includere l’intimidazione degli elettori, il pestaggio dei sospettati e degli attivisti politici, violenze sessuali, provocazioni in manifestazioni di piazza.

REGENIREGENI

 

Del resto, la loro capacità di infiltrazione in pressoché ogni gruppo li rende invisibili anche alle normali forze di polizia». Già, i baltagya. Tra le ipotesi investigative affacciate dal Ministero dell’Interno egiziano — «l’incidente stradale», «il delitto a sfondo omosessuale», «la vendetta per droga », «l’atto di terrorismo» — questa, ad oggi, è proprio quella che manca.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA