MILIONI E MISTERI – DICEMBRE 2013: UN UNGHERESE E UN RUSSO SBARCANO A LINATE CON 10 MILIONI. DICHIARANO CHE SONO PER UN AFFARE IMMOBILIARE – POI, IN UN AUTOGRILL DI IVREA, SCAMBIO DI VALIGETTE CON UN ITALIANO – LA PROCURA DI MILANO INDAGA PER RICICLAGGIO

Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera

 

LINATELINATE

C’erano un ungherese, un vietnamita e un italiano in una notte buia e tempestosa con una montagna di soldi a Linate: sembra l’inizio di una barzelletta, e invece è l’inizio di una serissima storia di riciclaggio internazionale sulla quale ieri la Procura di Milano alza il velo per cercare di capire quale iceberg illecito si celi dietro la punta (emersa adesso) di 10 milioni di euro in 20.000 banconote da 500 euro, atterrati a Linate il 18 dicembre 2013 a bordo di un aereo privato insieme a un ungherese poi salito su un corteo di auto blindate.

 

LINATELINATE

Soldi veri, spariti nel nulla dopo l’ultimo scambio di valigette in un autogrill di Ivrea con un italiano perquisito ieri, ma a monte prelevati in una minuscola banca dell’Ungheria, dove un correntista del Vietnam (autore in quel periodo di una miriade di bonifici ad altri conti di cinesi in Cina) risulta aver versato quantità industriali di euro in contanti di piccolo taglio, anche 44.000 banconote da 20 euro in un giorno solo. A Budapest: dove neppure esiste l’euro, ma la moneta è il fiorino ungherese. 


A Linate, quando quella notte atterra un jet privato, ne scende un ungherese (Tibor Orosz) che come compagno d’avventura ha un russo, Oleg Popov: non nasconde affatto, ma anzi si premura di dichiarare alla Dogana che con sé ha 10 milioni di euro in contanti, spiega che provengono da una certa banca ungherese, e dice che gli servono per concludere un affare immobiliare in Italia. La sensazione è che faccia di tutto perché i 10 milioni siano contati e quasi certificati, come se voglia precostituirsi la prova (da mostrare ai propri mandatari) che i soldi affidatigli erano arrivati davvero tutti a destinazione. 

guardia di finanzaguardia di finanza


Una volta compilati tutti i moduli necessari in Dogana viene fatto passare, forse con la sola ingenuità di non avvisare contemporaneamente la GdF per permetterle ad esempio di seguire in diretta lo strano viaggiatore dell’Est. Soltanto a distanza di tempo, quando le verifiche amministrative segnalano alcune incongruenze (per esempio che l’indicata banca ungherese era un’altra), una comunicazione di notizia di reato perviene in Procura e inizia a essere sviluppata dal pm Stefano Civardi nel pool reati economici dell’aggiunto Francesco Greco. 


Piano piano si risale all’indietro nella storia della somma. Orosz e Popov l’hanno davvero prelevata in Ungheria in contanti, ma nella piccola banca «Szentgal es Videke» di Budapest, dove si verifica che il vietnamita Nguyen Xuan Hai aveva riversato sul conto caterve di euro di piccolo taglio, a botte anche di 44.000 banconote al giorno da 50 o 20 o persino 10 euro. Mentre in precedenza il conto del vietnamita aveva bonificato altri conti di apparenti cinesi in Cina, nel dicembre 2013 questi bonifici si fermano e il 18 i due corrieri dell’Est prelevano in contanti i 10 milioni di euro che volano in Italia sino a Linate. 

GUARDIA DI FINANZAGUARDIA DI FINANZA


All’uscita dall’aeroporto l’ungherese sale su una staffetta di auto, che le successive indagini riescono (in via postuma) a «seguire» sino a un autogrill nei pressi di Ivrea, dove avviene uno scambio di valigette con un italiano. Si chiama Pietro Mauro, ha 60 anni, già alcuni guai con la giustizia, un passato da sorvegliato speciale, e ieri è stato indagato per riciclaggio e perquisito nelle sue varie pertinenze dalla polizia giudiziaria di Milano con il supporto della Squadra mobile di Alessandria e di quella di Ivrea. «Posso solo dire che spiegherà tutto e darà la sua versione, diversa e meno grave di quella ipotizzata dall’accusa», anticipa l’avvocato torinese Pierfranco Bertolino. 

RICICLAGGIO DENARO SPORCORICICLAGGIO DENARO SPORCO


Magari cominciando da un particolare trovato nelle perquisizioni: un apparente dipinto di Guido Reni tagliato in pezzi, che sono stati subito affidati ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico perché valutino se si tratta di un falso o di un originale rubato. 

 

IL PM DI MILANO FRANCESCO GRECO AL CELLULARE IL PM DI MILANO FRANCESCO GRECO AL CELLULARE

Ultimi Dagoreport

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....