massimo dalema d'alema edgar ignacio fierro florez colombia

"LA VERITA’" DI BAFFINO: CI MANCAVA SOLO IL GENERALE ARRUOLATO IN COLOMBIA DAGLI AMICI DI D’ALEMA – AMADORI: "NELLA TRATTATIVA SVOLTA PER LA VENDITA DI ARMAMENTI DA PARTE DEL GRUPPO DI LAVORO COLLEGATO A BAFFINO SONO STATE APERTE DELLE PORTE ATTRAVERSO IL PAGAMENTO DI DENARO? SULLA VICENDA ALEGGIA LO SPETTRO DELLA CORRUZIONE INTERNAZIONALE" - L'EX COMANDANTE DEI GRUPPI PARAMILITARI COLOMBIANI, EDGAR FIERRO. AVEVA DETTO A D’ALEMA: “IN COLOMBIA STIAMO GESTENDO CON UN GENERALE DELLA REPUBBLICA CHE HA IL POTERE DI DECIDERE DI COSA HA BISOGNO L'AERONAUTICA COLOMBIANA”

Giacomo Amadori per la Verità

 

MASSIMO DALEMA

Nella trattativa svolta in Colombia per la vendita di armamenti da parte del gruppo di lavoro collegato a Massimo D'Alema sono state aperte delle porte attraverso il pagamento di denaro? Sulla vicenda aleggia lo spettro della corruzione internazionale, oltre ad altre possibili ipotesi di reato, come il riciclaggio, l'autoriciclaggio ed eventuali reati fiscali.

 

In un documento, avente come oggetto «stato attività Repubblica di Colombia Fincantieri-Leonardo report 2021» risalente 7 gennaio 2022, redatto su carta intestata del ministero degli Esteri colombiano e della Unión de Cooperación para América Latina (loghi verosimilmente manipolati), i due broker italiani, Emanuele Caruso e Francesco Amato, che si presentano come «consiglieri del ministero degli Affari Esteri» colombiano, spediscono un resoconto a D'Alema: «Si è provveduto all'individuazione dei membri della Commissione parlamentare per gli acquisti in materia militare.

 

La Commissione è composta da 8 membri - senatori provenienti da diverse aree politiche. In Cartagena de India è stato effettuato un incontro con i membri individuati a cui, il gruppo di lavoro di supporto all'operazione costituito, ha evidenziato la qualità dei prodotti e la valenza politica dell'operazione che potrebbe maturare una delocalizzazione delle attività italiane di produzione con annessi benefici in termini di ricaduta occupazionale, in Colombia».

il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 18

 

 

Sul sito del Senato della Colombia non c'è traccia di una commissione monocamerale composta da otto senatori. I due si preoccupano della presenza di un broker che agisce ufficialmente in Colombia per conto di Leonardo: «Effettuate una serie di riunioni con le autorità di Colombia, abbiamo suggerito di procedere con maggiore rapidità con Fincantieri, considerando che Leonardo è già presente in Sudamerica e ha nominato una società colombiana come proprio rappresentante in loco, ma non ha svolto attività di rilievo». Un ostacolo che cercano di aggirare: «Per quanto riguarda Leonardo, consapevoli della criticità derivata dalla presenza di un mandatario in territorio colombiano, si sta lavorando per un incontro conoscitivo teso alla formalizzazione dell'offerta consegnata al ministero della Difesa di Colombia».

 

l atto che dimostra la conoscenza di gardo con dalema

La società è la Aviatek dell'imprenditore Luis Zapata, che aveva spuntato nell'aprile del 2021 un contratto di promozione per la vendita di 5 M-346 del 4% (D'Alema e i suoi si erano accordati per il 2), ma con un tetto massimo di dieci milioni di euro, mentre l'ex premier contava di non avere questo limite e parlava di 80 milioni di euro di provvigioni sui 4 miliardi previsti per la vendita. Stando al documento dei broker i due avrebbero assistito alle «concertazioni» che hanno portato alla nomina del «responsabile dell'ufficio approvvigionamenti militari dell'esercito», «una persona con cui collaboriamo stabilmente»

 

Una frase che riporta alla conference call tra D'Alema e l'ex comandante dei gruppi paramilitari colombiani delle Auc, Edgar Fierro. Che aveva detto all'ex leader del Pds: «Qui in Colombia stiamo gestendo con un generale della Repubblica che ha il potere di decidere di cosa ha bisogno l'Aeronautica colombiana». E sembrava che potesse agire indipendentemente dal Senato.

il servizio de le iene su massimo dalema e la compravendita di armi con la colombia 5

Fierro aveva aggiunto: «Il generale è dentro alla nostra squadra. Può aiutarci ad accelerare il processo di acquisto dei prodotti offerti da Leonardo». Probabilmente si riferiva alla nomina citata nel documento dai due broker. E di fronte ai timori di D'Alema per le imminenti elezioni legislative e un possibile cambio di maggioranza e di governo, Fierro lo aveva tranquillizzato: «Il ministro della Difesa se ne andrà tra due o tre mesi, ma ci sono ancora due funzionari che fanno parte della nostra squadra, che possono gestire tutto ciò di cui abbiamo bisogno e tutto ciò per cui ci siamo impegnati con Leonardo».

 

MASSIMO DALEMA

Il broker Amato si è lamentato con noi di aver versato di tasca propria per la sua attività di promozione, per voli aerei e soggiorni tra la Spagna e Colombia circa 80.000 euro, ma ha negato mazzette. Quando gli abbiamo chiesto di rivelarci il nome del generale s' è chiuso a riccio, spiegandoci che non vuole perdere il contatto: «Il generale è ancora attivo. L'incarico gli è stato affidato recentemente. Non ha commesso illegalità. Ha fatto solo dei piaceri. Se un appuntamento normalmente si ottiene in sei mesi, se interviene il generale me lo danno dopo due settimane. Ma ribadisco, questa non è corruzione, ma un favore. Per questo il suo nome è l'unica cosa che mi piacerebbe rimanesse riservata. Ha cercato solo di agevolare le aziende italiane».

 

Sarebbe stato lui a consentire alla squadretta di portare i manager di Fincantieri a un incontro con l'ammiraglio Rafael Callamand a Cartagena dentro ai cantieri di Cotemar il 14 dicembre scorso. Avrebbe facilitato un incontro avvenuto il 27 gennaio al ministero della Difesa di Bogotà per il manager di Leonardo Carlo Bassani e l'avvocato Umberto Bonavita. Ieri Striscia la Notizia ha pubblicato due messaggi inediti di D'Alema con Amato dello scorso novembre. Il broker scrive: «Abbiamo email pronte di Uruguay e Paraguay per Leonardo e Fincantieri.

jet m346 di leonardo

Che facciamo le mandiamo a Umberto e apriamo la strada pure li ???». D'Alema risponde: «A Umberto. Certamente».

 

Poi aggiunge un messaggio già pubblicato dalla Verità: «Tutti gli inviti e le manifestazioni di interesse dovrebbero andare allo studio americano, cioè a Umberto, quando abbiamo le carte in mano negoziamo con le aziende (Leonardo e Fincantieri).

EDGAR IGNACIO FIERRO FLOREZ

È assolutamente necessario evitare che gli inviti vadano direttamente alle aziende». Uruguay e Paraguay avevano deciso di ammodernare i propri armamenti esattamente come la Colombia e avevano annunciato importanti investimenti. Amato aveva iniziato a sondare il terreno. Ma la pratica era alle battute iniziali. Ecco che cosa ci ha detto il broker: «Ho parlato due volte con D'Alema di questa cosa. Stavo aspettando una comunicazione di Bonavita che non mi ha mai detto niente. Io ho riferito a D'Alema che c'era l'opportunità di aprire delle trattative in Uruguay e Paraguay. Gli ho detto: «Dì a Bonavita che se Fincantieri e Leonardo vogliono aprire anche questo mercato devono presentare le lettere di presentazione. Così dico a Umberto dove mandarle. Risposta: "Gliene parlerò", ma non mi hanno fatto più sapere niente». Al contrario della trattativa colombiana le altre si sarebbero, però, fermate alle battute iniziali.

MASSIMO DALEMAmassimo dalema tratta con edgar fierro 5D ALEMAREPORT AMATO CARUSOmassimo dalema tratta con edgar fierro

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...