proteste francia pensioni macron grecia israele

IL MONDO BRUCIA. E AD APPICCARE IL FUOCO È STATA LA CLASSE MEDIA – DALLA FRANCIA A ISRAELE, DALLA GRECIA ALLA TUNISIA FINO ALLA GRAN BRETAGNA: UN'ONDATA DI PROTESTE ACCENDE LE PIAZZE IN TUTTO IL GLOBO. NEGLI ULTIMI 5 ANNI LE MANIFESTAZIONI ANTI-GOVERNATIVE SONO STATE OLTRE 400 IN 135 STATI. ED È SOPRATTUTTO NEI PAESI A REDDITO MEDIO-ALTO CHE È ESPLOSA LA RABBIA, PER IL FALLIMENTO DELLE RIFORME FINANZIARIE O PER I TAGLI AI “DIRITTI ACQUISITI” CHE COLPISCONO LA FASCIA PIÙ LARGA DELLA POPOLAZIONE…

Estratto dell’articolo di Marco Ventura per “Il Messaggero”

 

PROTESTE A PARIGI CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI

Un mondo intero che protesta. Ma non è il mondo che protesta, sono tanti gruppi che manifestano nei singoli paesi per i motivi più disparati o anche disperati, dal fallimento della rappresentanza politica alla corruzione, dalle ingiustizie economiche ai provvedimenti che colpiscono i cosiddetti diritti acquisiti, specie in Europa; dalla difesa dei diritti civili dei nativi o delle minoranze fino alla reazione alle misure "green" per le quali si è manifestato finora e che ora mordono economicamente certe categorie o popolazioni, gli agricoltori olandesi come i pastori Sámi in Norvegia. […]

 

LA MAPPA DELLE PROTESTE IN EUROPA

Il think tank di Washington "Carnegie Endowment for International Peace" traccia le rivolte in tutto il globo e ne conta 400, dal 2017, anti-governative, in più di 132 Paesi. Quasi una su quattro è durata più di tre mesi e in 135 casi a muovere le masse sono state le motivazioni economiche.

 

A guardare la mappa interattiva spicca l'Europa, per la sua vocazione democratica, e balzano in evidenza le situazioni dell'Asia centrale e poi quelle dell'America Latina. Una ricerca recente ha messo in evidenza che le proteste colpiscono per lo più nazioni con reddito medio o alto e coinvolgono principalmente la classe media.

 

PROTESTE E BARRICATE A PARIGI CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI

[…] Partiamo dall'Europa con la più tipica delle rivolte, quella contro la riforma delle pensioni in Francia per l'aumento da 62 a 64 anni dell'età pensionabile e la cancellazione del regime speciale per certe categorie di lavoratori. A ferro e fuoco le vie parigine.

 

In Portogallo, la miscela esplosiva è l'incremento dei prezzi unito alla stagnazione degli stipendi. La protesta è partita lo scorso gennaio, punta di diamante i maestri di scuola. Da novembre, in Spagna il bersaglio dei manifestanti a Madrid è il presunto smantellamento del servizio sanitario pubblico da parte del governo regionale. Altro tema da social welfare non più sostenibile.

 

PROTESTE IN GRECIA DOPO LA STRAGE FERROVIARIA DI TEBI

Nel Regno Unito, la presentazione della legge di bilancio ha trascinato una coda di scioperi cui hanno aderito a centinaia di migliaia, dagli insegnanti e docenti universitari ai giovani medici e agli autisti della metropolitana, […].

 

Gli effetti devastanti della Brexit si uniscono agli scontri ideologici di sempre. In Grecia, alle vecchie dimostrazioni indette dai sindacati contro la riforma del lavoro e delle pensioni si sono aggiunte quelle, di massa, che invocano giustizia e sicurezza dopo l'incidente ferroviario di Tebi, il 28 febbraio, che ha provocato 57 morti.

 

PROTESTE IN GRECIA DOPO LA STRAGE FERROVIARIA DI TEBI 2

In Olanda, sono gli agricoltori a manifestare contro l'annunciato piano del governo per ridurre le emissioni di ossidi di azoto e ammoniaca, entrambi bioprodotti dei processi agricoli. In Ungheria tornano protagonisti gli insegnanti, dopo che alcuni sono stati licenziati per aver chiesto stipendi più alti. In Norvegia insorgono i pastori Sámi contro il "colonialismo verde": la diffusione delle pale eoliche che intercettano il vento disturba gli allevatori di renne per i quali è proprio il vento a guidare le mandrie nelle rotte migratorie. […]

 

PROTESTE DEI DIPENDENTI SANITARI A LONDRA

Allo spazio delle democrazie "europee" va ascritto Israele, attraversato da ondate mai viste di protesta, anche da parte di militari e agenti del Mossad, contro la riforma della Giustizia con la quale Netanyahu vorrebbe ridurre i poteri della Corte Suprema rispetto a quelli del Parlamento. […]

 

Spostandoci in America Latina, ci imbattiamo nelle centomila persone che hanno protestato a Città del Messico contro la riforma elettorale del presidente, Andrés Manuel Lopez Obrador, che vuol tagliare il personale dell'Istituto nazionale elettorale. Un modo, secondo i critici, per controllare lo spoglio dei voti nelle elezioni.

 

proteste in georgia

E, ancora, nelle migliaia di rivoltosi che nella regione di Puno hanno attaccato le stazioni di polizia, mentre a Lima hanno provocato la distruzione di un palazzo storico. Oltre sessanta le vittime, inclusi i sei soldati annegati mentre cercavano di sfuggire a un linciaggio. Il nodo è lo scontro fra l'attuale presidente, Dina Boluarte, e il predecessore Pedro Castillo, inseguito dai giudici e agli arresti per tentato golpe.

 

[…] In Georgia, invece, siamo già nell'orbita delle turbolenze legate alla guerra in Ucraina, con la folla pro-Unione Europea che tenta di bloccare le proposte di legge contro gli "agenti stranieri" che ricalcano quelle di Putin, anti-Occidente.

PROTESTE E BARRICATE A PARIGI CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONImanifestazione contro la legge sugli agenti stranieri a tblisi in georgia 8manifestazione contro la legge sugli agenti stranieri a tblisi in georgia 9parigi, proteste contro la riforma delle pensioni 15proteste a parigi contro la riforma delle pensioni di macron 4proteste a parigi contro la riforma delle pensioni di macron 2grecia le proteste ad atenePROTESTE DEI DIPENDENTI SANITARI A LONDRA PROTESTE A PARIGI CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)