alexei navalny

PUTINATE - NAVALNY ATTERRA A MOSCA E LA POLIZIA LO ARRESTA AL CONTROLLO PASSAPORTI – COSÌ L’OPPOSITORE RUSSO (PER MANCANZA DI OPPOSIZIONI) VIENE TRASFORMATO IN MARTIRE DOPO L’AVVELENAMENTO “MISTERIOSO” DI AGOSTO E LE CURE RICEVUTE A BERLINO – L’AEREO DOVEVA ATTERRARE A “VNUKOVO”, DOVE LO ATTENDEVANO GIORNALISTI E QUALCHE CENTINAIO DI SUPPORTER, POI È STATO DIROTTATO VERSO UN ALTRO SCALO. DI MAIO CHIEDE IL RILASCIO, CONTE STA IN SILENZIO PER NON DISTURBARE L’AMICO VLADIMIR…

 

 

 

 

Giuseppe Agliastro per “La Stampa”

 

alexei navalny fermato al controllo passaporti all aeroporto sheremetyevo

Le minacce si sono concretizzate. Alexey Navalny è stato fermato dalla polizia non appena ha rimesso piede in Russia dopo l' avvelenamento che lo ha trascinato tra la vita e la morte e per il quale il principale indiziato è proprio il Cremlino.

 

la moglie di navalny yulia all aeroporto sheremetyevo

L' avversario numero uno di Putin ieri sera era atteso all' aeroporto moscovita di Vnukovo alle 19.30, ma le autorità hanno dribblato giornalisti e sostenitori dell' oppositore facendo atterrare all' ultimo momento il suo aereo in un altro scalo della capitale russa: quello di Sheremetyevo.

 

alexei navalny in aereo verso mosca

È lì che il dissidente è stato preso in custodia dagli agenti, mentre a Vnukovo la polizia arrestava decine di manifestanti. Circa 300 persone si erano radunate davanti all' ingresso dell' aeroporto urlando «La Russia sarà libera» e sfidando la temperatura polare, 22 gradi sottozero. Gli agenti hanno blindato lo scalo con transenne e camionette e non hanno risparmiato neanche il fratello di Navalny, Oleg, e almeno tre dei più stretti collaboratori dell' oppositore, fermati mentre erano in un bar dell' aeroporto.

gli aeroporti vnukovo e sheremetyevo di mosca

 

Alle 20.40, Navalny è sceso assieme a sua moglie Yulia dall' aereo decollato nel pomeriggio da Berlino, è salito sul bus navetta che porta i passeggeri al terminal e poi ha improvvisato una sorta di breve conferenza stampa per i tanti reporter che erano sul suo stesso volo. «Tutti mi chiedono: hai paura? No, non ho paura», ha detto il blogger anti-Putin ai giornalisti. «Passo la dogana con animo tranquillo, poi andrò a casa perché so che ho ragione».

 

navalny arriva a berlino per essere curato

Gli occhi del mondo erano puntati sul ritorno di Navalny a Mosca dopo cinque mesi di cure e riabilitazione in Germania. All' aeroporto di Berlino c' erano le principali testate internazionali per la partenza del leader dell' opposizione russa, pronto a tornare in patria nonostante l' altissimo rischio di finire dietro le sbarre, consapevole che rimanere all' estero significa perdere peso politico e cadere nella trappola del Cremlino. Solo la tv russa ha ignorato la notizia, ma Navalny è un maestro nell' uso di internet.

 

alexei navalny fermato al controllo passaporti

«Ragazzo, portaci la vodka: stiamo tornando a casa», ha scherzato Yulia prima di decollare da Berlino in un video postato dal marito. In poche ora il filmato contava già oltre 2 milioni di visualizzazioni.

 

Tantissimi hanno seguito l' arrivo di Navalny in diretta web e ben mezzo milione di persone erano collegate a Flightradar24 durante l' atterraggio del volo. Lo spettacolo però non si è concluso con il lieto fine. Al controllo passaporti, gli agenti si sono avvicinati a Navalny e gli hanno chiesto di seguirli.

 

vladimir putin

 

Lui ha avuto il tempo di dare un bacio alla moglie ed è sparito assieme ai poliziotti. Poco dopo il servizio penitenziario ha confermato l' arresto precisando che «la misura restrittiva sarà definita dal tribunale», probabilmente a fine mese.

Ma di cosa è accusato Navalny? I nuovi guai del trascinatore delle proteste anti-Putin sono in realtà figli di una vecchia condanna che risale a oltre sei anni fa. Nel 2014, Alexey e suo fratello Oleg furono condannati a tre anni e mezzo per una presunta truffa in un processo ritenuto politicizzato.

alexei navalny bacia la moglia yulia prima dell arresto

 

All' oppositore fu concessa la sospensione condizionale della pena, ma suo fratello Oleg finì in galera. Ora pure Navalny rischia di scontare quella pena: a fine dicembre il servizio penitenziario ha infatti chiesto la revoca della condizionale accusandolo di non essersi presentato davanti al giudice di sorveglianza a Mosca come previsto dal «periodo di prova». Navalny però ha trascorso gli ultimi mesi in Germania, dove è stato curato dopo l' avvelenamento. Come se non bastasse, nelle scorse settimane Navalny è stato anche accusato di aver speso per fini personali 3,9 milioni di euro raccolti dalle sue organizzazioni non-profit, compresa la Fondazione Anticorruzione le cui inchieste hanno tante volte messo in imbarazzo il cerchio magico di Putin.

mosca arresti dei supporter di navalny a mosca

 

Difficile pensare che dietro queste imputazioni non ci siano motivi politici. Da anni su Navalny piovono inchieste su inchieste, ma intanto il Cremlino ha deciso di non indagare sull' avvelenamento del dissidente, che ad agosto è collassato su un aereo in volo da Tomsk a Mosca a quanto pare per una micidiale neurotossina sviluppata in Urss ai tempi della Guerra Fredda: il Novichok.

 

polizia all aeroporto di mosca

I prossimi giorni saranno cruciali per il destino di Navalny. Il Cremlino sembra aver optato per la bieca repressione, ma rischia così di fare un martire del suo coraggioso avversario e di deteriorare ulteriormente i già difficili rapporti con l' Occidente. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha definito «inaccettabile» l' arresto di Navalny e sia il consigliere per la Sicurezza Nazionale di Joe Biden sia Di Maio hanno chiesto che sia rilasciato immediatamente. «Fatto grave ha aggiunto Di Maio».

alexei navalny e la moglie yulia alexei navalny arriva a moscaivan zhadnov, direttore della fondazione di navalnyproteste pro navalnyospedale di ormsk 1l'aereo ambulanza che doveva andare dalla germania a prendere navalny GERARCHIA DELL AVVELENAMENTO DI NAVALNYospedale di ormsk 4ALEXEY NAVALNYALEXEY NAVALNYpyotr verzilov e alexei navalny 1Alexey Alexandrov Ivan Osipov Vladimir Panyaevalexei navalny 3alexei navalny e la moglie yulia arrivano a mosca NAVALNYNAVALNY 1supporter di navalny all aeroporto di vnukovo mosca

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)