CHE CE FREGA DEL DALAI LAMA, NOI C’ABBIAMO IL “DIVIN CODINO”: ROBERTO BAGGIO PORTA BUDDHA SUL NAVIGLIO - IL SINDACO PISAPIA INAUGURA IL PIÙ GRANDE LUOGO DI PREGHIERA BUDDHISTA EUROPEO

Olivia Manola e Giacomo Valtolina per “il Corriere della Sera

 

BAGGIO PISAPIABAGGIO PISAPIA

L’altare di legno laccato nero, forgiato da mastri artigiani giapponesi, si apre tra decorazioni dorate sulla pergamena go-honzon dove i caratteri sanscriti e cinesi sono sorvegliati da due scacchi di metallo, i «guardiani». Poi la lettura. Lenta, musicale, infinita. «Concetti profondi e severi», raccontano i fedeli. Una litania di massa scandita da colpi di campana (anche 15), e poi silenzi e applausi scroscianti subito dopo il «grazie» finale, pronunciato tutti, in coro. 
 

Così inaugurava ieri, alla periferia Sud-Ovest milanese di Corsico, sulle rive del Naviglio, il centro Ikeda, più grande luogo di preghiera buddhista europeo. Con un auditorium da mille posti gremiti davanti alla vecchia cascina ristrutturata degli Sforza e dei Visconti, dove sorgono libreria e uffici di questa comunità che gli studiosi chiamano «religione laica», nulla a che vedere con l’immagine occidentale del monaco buddhista, quella del Dalai Lama.

BAGGIO PISAPIA BAGGIO PISAPIA

 

È la «casa di Buddha» della società Soka Gakkai — movimento nato nel 1930 dal buddhismo più nobile della duecentesca scuola Nichiren — la cui diffusione in Italia viene studiata nel mondo. Su 120 mila seguaci europei, infatti, ben 75 mila sono italiani, più delle altre 50 correnti riunite nell’Ubi, l’Unione buddhista, che ne conta 65 mila. E con un aumento vertiginoso, visto che nel ‘93 erano «solo» 13 mila. 
 

CENTRO BUDDHISTA CORSICOCENTRO BUDDHISTA CORSICO

«Se il movimento cresce così tanto, un motivo ci sarà» sorride la giovane parrucchiera Jessica Zotti, venuta apposta da Lecco per pregare e applaudire Roberto Baggio, da 27 anni simbolo del movimento. Aggiunge un altro vip, l’attore Sergio Muniz: «È come un test scientifico, tutti possono verificare gli effetti della pratica, basta provare». Tra gli altri «storici» Soka Gakkai ieri riuniti anche la dj Paola Maugeri («da 18 anni è la mia scatola degli attrezzi per la felicità») e la modella Candela Pelizza Tricarico. 
 

CENTRO BUDDHISTA CORSICO CENTRO BUDDHISTA CORSICO

Professionisti, avvocati, architetti, manager, ristoratori. Da Firenze e da Roma, le storiche comunità italiane, ma anche da Bologna. «Pochi minuti o ore intere, la pratica del Nam myoho renge kyo non può mai mancare» dice Andrea Campagna, informatico di 42 anni. 
Nell’auditorium, musicisti dalle orchestre più prestigiose d’Italia (Scala, Verdi e Rai) suonano Astor Piazzola, mentre sull’altare salgono autorità di altre religioni — ebraica, musulmana, cristiana — chiamati a scrivere su un foglio la loro ricetta «per la pace». Il sindaco Giuliano Pisapia fa sorridere la platea: «Ospitatemi!». I tempi buddhisti, dice, gli fanno dimenticare ogni patema. 
 

I numeri procapite della Soka Gakkai in Italia sono secondi solo al Giappone (14 milioni di fedeli). Spiega il vicedirettore del Cesnur (Centro studi sulle nuove religioni), Pierluigi Zoccatelli: «È un movimento di laici che diventa religione senza mediazione di un clero», favorendo così «la domanda di sacro». Anche perché la maggioranza cattolica d’Italia fa «da ombrello protettore» per la diffusione delle minoranze: «Otre 800 nella Penisola». Niente Dalai Lama, però: «La Soka Gakkai è una realtà moderna, fondata da pedagoghi per la “creazione di valore”». 

 

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