NATALE IN FAMIGLIA, MA NON NEL BOSCO – NATHAN TREVALLION POTRÀ TRASCORRERE IL GIORNO DI FESTA NELLA CASA FAMIGLIA CHE OSPITA LA MOGLIE CATHERINE E I SUOI TRE BAMBINI: NON CI SARÀ BISOGNO DI ALCUNA AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE, MA DECIDERÀ LA STRUTTURA (DOVE GIÀ ADESSO IL PAPÀ VA TRE VOLTE ALLA SETTIMANA PER INCONTRARE I PICCOLI) – INTANTO LA PALLA È TORNATA NELLA MANI DEL TRIBUNALE DEI MINORI, INVITATO AD ASCOLTARE I TRE BAMBINI ALLA PRESENZA DI UN TRADUTTORE, MA SENZA I GENITORI. MA L’INCONTRO CON I PICCOLI POTREBBE NON AVVENIRE VISTO CHE…
Estratto dell'articolo di Saverio Occhiuto per www.lastampa.it
la famiglia nel bosco - Catherine Birmingham Nathan Trevallion e i figli
Natale in famiglia, ma non nella casa nel bosco come Nathan ha sperato sino alla fine. Neanche nella "Casetta di Nonna Gemma", il b&b in pietra, anche questo immerso tra la vegetazione di Palmoli, messo a disposizione dal generoso ristoratore di Ortona Armando Carusi.
Se vorrà trascorrere la più importante festività dell'anno con i suoi tre bambini e la moglie Catherine, Nathan dovrà andare da loro, nella struttura protetta di Vasto dove la famiglia vive dal 20 novembre scorso.
il presepe e la famiglia nel bosco - vignetta by osho
"Non è necessaria l'autorizzazione del Tribunale - chiarisce l'avvocato Marco Femminella -, perché i giudici hanno affidato agli operatori della casa famiglia, in piena autonomia, la regolamentazione degli accessi". […] Il papà si reca già almeno tre volte durante la settimana a far visita ai bambini.
Lo ha fatto anche nei giorni scorsi, con il solo obbligo di lasciare il cellulare fuori dalla struttura. Anche a Natale sarà così, a meno di nuovi colpi di scena nelle prossime ore. […]
Dopo la bocciatura del reclamo presentato dai legali della famiglia alla Corte d'Appello dell'Aquila, tutti gli scenari restano aperti, con la palla tornata nelle mani del Tribunale dei Minori invitato ad ascoltare i tre bambini alla presenza di un traduttore, ma senza i genitori.
la famiglia nel bosco catherine birmingham nathan trevallion
Ad apprendere direttamente dalla loro voce come hanno vissuto queste quattro settimane in un ambiente del tutto nuovo, sconosciuto, estraneo fino a ieri alla loro quotidianità, per stabilire cosa è più giusto per loro. Anche quello formulato dai giudici di secondo grado è però solo un invito, un suggerimento per venire a capo della storia della casa nel bosco. Ma non è detto che questo avvenga.
Nathan e Catherine Trevallion - la famiglia nel bosco
Il Tribunale dei Minori sa infatti già tutto del passato e del presente dei tre bambini, attraverso la tutrice, la curatrice speciale nominate già alcuni mesi fa, quando è stato deciso di sospendere provvisoriamente la potestà genitoriale alla coppia.
Così come psicologi, insegnanti e altri operatori sociali che si alternano nella struttura di Vasto sono lì proprio per questo: valutare, capire, eventualmente correggere comportamenti e stili di vita "sbagliati", sia dei bambini che dei genitori. Si sta solo continuando a "osservare", prima di fare la scelta più difficile. Probabilmente con il nuovo anno.
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Nathan e Catherine Trevallion - la famiglia nel bosco