soldati russi nella nebbia a pokrovsk

LA NEBBIA, L’ALLEATO A SORPRESA DI PUTIN – IL MALTEMPO HA IMPEDITO IL DECOLLO DEI DRONI UCRAINI, FAVORENDO L’AVANZATA DEI SOLDATI RUSSI A POKROVSK, NELLA REGIONE DI DONETSK. ALMENO 300 SOLDATI A PIEDI, IN MOTO E SU VECCHI FUORISTRADA SONO ENTRATI NELLA CITTÀ AVVOLTA NELLA NEBBIA, CONTESA DA OLTRE UN ANNO –  KIEV SMENTISCE LE NOTIZIE DI UNA RESA E FA SAPERE CHE L’ESERCITO RUSSO STA SCHIERANDO FORZE AGGIUNTIVE NEL TENTATIVO DI CONQUISTARE LO SNODO CRUCIALE PER IL DONBASS… – VIDEO

 

KIEV, L'ESERCITO SMENTISCE LE NOTIZIE DI UNA RESA A POKROVSK

soldati russi nella nebbia a Pokrovsk

(ANSA) - L'esercito ucraino smentisce le notizie di una resa dei marines in direzione di Pokrovsk. Lo ha affermato in un commento a Ukrinform il colonnello Oleksandr Zavtonov, portavoce del 30simo Corpo dei Marines della Marina ucraina. "Le informazioni diffuse dai media nemici russi sulla presunta 'resa' dei militari della 38sima Brigata di Marina nella zona del villaggio di Myrnohrad (direzione Pokrovsk) fanno parte di un'operazione di disinformazione".   

 

"Annunciamo ufficialmente che i militari della 38sima brigata non si sono arresi", ha sottolineato il portavoce. Al contrario, ha aggiunto, i soldati ucraini continuano a mantenere le loro posizioni e a infliggere perdite significative all'esercito russo.

 

UCRAINA: MEDIA KIEV, ESERCITO RUSSO RIDISPIEGA TRUPPE VERSO POKROVSK

soldati russi nella nebbia a Pokrovsk

(LaPresse) - La Russia starebbe schierando forze aggiuntive nei pressi di Pokrovsk, nella regione di Donetsk. Lo scrive Ukrinform citando il gruppo di resistenza ucraina Atesh secondo cui ogni giorno personale ed equipaggiamento militare russo si stanno spostando verso Pokrovsk, presumibilmente dalle direzioni Kherson e Zaporizhzhia. "Sembra che l'esercito russo abbia esaurito sia le sue forze principali sia le riserve operative per continuare l'offensiva", ha affermato il gruppo Atesh.

 

LA NEBBIA ACCECA I DRONI CENTINAIA DI SOLDATI RUSSI ENTRANO A POKROVSK

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

vladimir putin in mimetica alle esercitazioni militari zapad

Da secoli la nebbia è capace di cambiare la sorte delle battaglie. E i generali di Mosca si sono spesso dimostrati maestri nello sfruttare le condizioni meteorologiche. Lo hanno fatto con successo per fermare Napoleone e Hitler, ma non sempre gli è andata bene.

 

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L'autunno nel Donetsk ha portato pioggia e vento, che lunedì hanno avvolto Pokrovsk in una nuvola di nebbia. I russi ne hanno approfittato per spedire di corsa altri soldati dentro la città contesa da diciassette mesi. Sono avanzati a piedi, in moto o sopra vecchi fuoristrada Uaz.

 

Quanti? Gli ucraini dicono trecento; il sospetto è che siano molti di più. In questa guerra il maltempo ha assunto un'importanza strategica: impedisce il decollo dei droni, spazzando via dal cielo lo sciame di quadricotteri che tutto vede e tutto distrugge.

 

soldati russi nella nebbia a Pokrovsk

Per i difensori è un vero problema. L'esercito di Kiev ha investito sulla produzione di milioni di droni-killer proprio per compensare la superiorità di uomini e mezzi nemici: sono le macchine volanti a presidiare la linea del fronte, sempre più sguarnita di fanti.

 

La nebbia lunedì ha reso cieche e imbelli le posizioni ucraine nascoste negli scheletri dei palazzi. L'ondata degli invasori però non le ha aggredite: i russi si sono infiltrati tra i caposaldi per attestarsi nei quartieri della periferia nord di Pokrovsk, in modo da isolare i nuclei di resistenza. Lo hanno fatto pure dall'altro lato dello schieramento ucraino, protetto dalla città gemella di Myrnohrad.

 

Da giorni aggirano questo bastione con piccole squadre, che si appostano nelle macerie dei villaggi e cercano di spezzare i collegamenti tra Myrnohrad e Pokrovsk. La manovra di Mosca è una lenta tenaglia. Ha chiuso in una sacca le due città, lasciando solo dieci chilometri di varco: un passaggio ad alto rischio, bersagliato senza sosta da droni e artiglieria.

 

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VOLODYMYR ZELENSKY E MARK RUTTE - VERTICE NATO AJA

Nel weekend pure il comando di Kiev ha usato il maltempo per sostituire con reparti freschi parte dei combattenti asserragliati a Myrnohrad. Con la nebbia, poi, ha fatto uscire allo scoperto i carri armati che hanno preso a cannonate le avanguardie russe nascoste nelle case popolari sovietiche di Rivne e Rodynske: un intervento fondamentale per impedire imboscate sulle strade di accesso alla sacca.

 

Ci sono scontri feroci ed è impossibile capire chi controlli cosa. Carl von Clausewitz ha coniato la definizione "nebbia di guerra" proprio per descrivere le informazioni confuse sul campo di battaglia. Il presidente Zelensky riconosce le difficoltà: «Il maltempo aiuta gli attacchi». Il generale Sysrky, comandante delle forze ucraine, dichiara che «la situazione è sotto controllo.

 

soldati russi nella nebbia a Pokrovsk

Ci sono un piano B e un piano C per ogni possibile scenario. Attualmente i russi hanno accumulato lì 50 mila uomini, ma sanno che ne abbiamo uccisi già 30 mila da ottobre». Si stima che i difensori siano circa tremila: rischiano di venire tutti chiusi in trappola. Domani il tempo dovrebbe migliorare e i droni dei due eserciti torneranno a fare strage. [...]

VLADIMIR PUTIN CON LA MIMETICA guerra a Pokrovsksoldati russi nella nebbia a PokrovskLA BATTAGLIA DI POKROVSK - SITUAZIONE SUL CAMPO 4 NOVEMBRE 2025

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