circoncisioni

NEL PRECIPIZIO PER UN PREPUZIO - UN ALTRO BIMBO MORTO PER UNA CIRCONCISIONE FATTA IN CASA. GENITORI, DUE GHANESI RESIDENTI A SCANDIANO (REGGIO EMILIA) INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO - LA COMUNITÀ ISLAMICA ESPRIME ''FERMA CONDANNA'' MA I TAGLI FAI DA TE SONO ALMENO IL 25% DEL TOTALE. SPESSO PER RAGIONI RITUALI, A VOLTE ECONOMICHE, ALTRE PRATICHE: MOLTE ASL IMPONGONO UN'ETÀ MINIMA PER LA CIRCONCISIONE, MENTRE LE FAMIGLIE ISLAMICHE SONO ABITUATE A FARLO NEI PRIMI MESI DI VITA

 

CIRCONCISIONE IN CASA: COMUNITÀ ISLAMICA, FERMA CONDANNA

BIMBO CIRCONCISO

 (ANSA) - "Apprendiamo con sgomento la terribile notizia di un neonato di 5 mesi morto dissanguato a seguito di una circoncisione eseguita in clandestinità. Una morte che poteva certamente essere evitata e che ci addolora profondamente. Condanniamo fermamente questi gesti irresponsabili e ci auguriamo che non si ripetano più". Così la Comunità islamica di Bologna interviene sul caso del bambino di Scandiano (Reggio Emilia) morto all'ospedale Sant'Orsola.

 

Il presidente della comunità, Yassine Lafram, fa anche un appello "a tutte le famiglie che vogliano far circoncidere i propri figli per motivi religiosi o tradizionali: rivolgetevi alle strutture sanitarie territoriali competenti, pubbliche o private che siano. Rivolgetevi ai vostri pediatri o ai vostri medici di riferimento. O, altrimenti, rivolgetevi a noi della Comunità Islamica di Bologna e sapremo orientarvi verso soluzioni sicure che possano garantire buona salute per i vostri, nostri, figli".

 

 

BIMBO MORTO DOPO CIRCONCISIONE, GENITORI INDAGATI

Stefania Passarella per l'ANSA

 

LA CIRCONCISIONE DI GESU

Un intervento di circoncisione 'fai da te', fra le mura di casa, risultato fatale. La tragedia, l'ennesima dopo il caso del bambino morto per lo stesso motivo vicino Roma a dicembre scorso, stavolta ha come vittima un bimbo di appena cinque mesi, deceduto nella notte tra venerdì e sabato in ospedale a Bologna.

 

A praticargli l'intervento, in un paesino del Reggiano, sarebbero stati gli stessi genitori, di origine ghanese, ora indagati per omicidio colposo. Le indagini dei carabinieri di Reggio Emilia sono coordinate dalla Procura reggiana che sul caso ha aperto un fascicolo. Il dramma si è consumato nella notte tra venerdì e sabato scorso tra Scandiano, paese del Reggiano dove la famiglia del bimbo è residente da tempo, e Bologna, dove il piccolo è poi morto.

 

circoncisione

Secondo quanto ricostruito, al bimbo è stata praticata tra le mura di casa, nel centro storico del paese, una circoncisione, da padre e madre, lui quarantenne, lei trentenne, che hanno altri tre figli, più grandi del fratellino morto ma tutti minori. Le condizioni del bambino sarebbero subito diventate critiche e i familiari l'hanno portato all'ospedale di Scandiano, dove sarebbe arrivato già in condizioni disperate, in arresto cardiocircolatorio e con una forte emorragia.

 

Una situazione giudicata gravissima dal personale sanitario che ha richiesto l'intervento dell'elisoccorso per trasferire d'urgenza il paziente al Sant'Orsola di Bologna dove però non c'è stato nulla da fare: è morto nella notte. Allertati dall'ospedale di Scandiano, i carabinieri di Reggio Emilia continuano le indagini nel massimo riserbo. Sarà l'inchiesta ora ad accertare le responsabilità di quanto accaduto.

 

La Procura reggiana ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico dei genitori. I due saranno ascoltati nei prossimi giorni e la salma del bimbo è a disposizione per l'autopsia che la pm, Isabella Chiesi, deve ancora fissare. Fortemente colpito dalla tragedia il comune di Scandiano, 26mila abitanti, dove delle comunità di origine straniera quella ghanese è tra le meno numerose. Il sindaco Alessio Mammi (Pd) parla di un "fatto gravissimo" e auspica giustizia per i responsabili, sottolineando che sul territorio ci sono "servizi molto capillari che consentono di fare simili interventi in sicurezza".

circoncisione 1

 

I bimbi che subiscono la pratica clandestinamente, e spesso non realizzata da medici, corrono infatti il rischio di contrarre infezioni ed emorragie che possono diventare letali. Prima della tragedia di Scandiano l'ultimo caso si era verificato a dicembre scorso, vittima un bimbo di due anni a Monterotondo, alle porte di Roma.

 

"È necessario creare le condizioni per una vera integrazione, imponendo dappertutto il rispetto delle leggi italiane", sottolinea Licia Ronzulli (FI), presidente della Commissione bicamerale per infanzia e adolescenza. Chiede invece con urgenza una "legge nazionale" affinché si "autorizzino le strutture pubbliche e private ad effettuare le circoncisioni presso gli ospedali con costi accessibili", Foad Aodi, fondatore dell'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi). Per motivi culturali, religiosi o igienici tra i 4000 ed i 5000 bambini stranieri ogni anno in Italia vengono circoncisi.

 

Le operazioni clandestine, sottolinea Aodi, a dicembre erano "più del 35% a livello nazionale", poi sono "scese in questi tre mesi al 25% dopo la tragica morte del bambino a Monterotondo". La Grande moschea di Roma ha lanciato un appello ai musulmani in Italia affinché si avvalgano unicamente di strutture sanitarie pubbliche o private per svolgere la circoncisione rituale.

 

TRIBUNALE TEDESCO CONTRO LA CIRCONCISIONE jpeg

 

IN ITALIA 5000 CIRCONCISIONI L'ANNO, 25% CLANDESTINE

 (ANSA) - Per motivi culturali, religiosi o igienici tra i 4000 ed i 5000 bambini stranieri ogni anno in Italia vengono circoncisi. Circa il 35% - percentuale scesa in questi primi tre mesi del 2019 al 25% - subisce la pratica clandestinamente, e spesso non realizzata da medici, con il rischio di infezioni ed emorragie che possono diventare letali. Prima del bimbo di cinque mesi morto oggi a Scandiano (Reggio Emilia), l'ultimo decesso dovuto a questo 'rito' è avvenuto a Monterotondo alle porte di Roma, lo scorso dicembre.

 

La vittima era un bimbo di due anni figlio di nigeriani, circonciso insieme al fratello gemello che è riuscito a sopravvivere in rianimazione. Nel 2016 morì un bimbo a Torino, altre vittime a Treviso e Bari. Foad Aodi, presidente dell'Associazione Medici di origine straniera in Italia si batte contro le circoncisioni fuori controllo e chiede aiuto al Ministero della Salute. I dati dei bimbi circoncisi raddoppiano, arrivando a 9.000/10.000 bambini l'anno, se si considerano anche quelli che, pur vivendo in Italia, vengono 'operati' nei paesi d'origine. In alcune regioni come il Lazio ed il Veneto le famiglie di migranti (per lo più tunisini, egiziani, nigeriani, iracheni, siriani e di tutti i paesi africani e albanesi di origine mussulmana) possono accedere al Servizio sanitario con una spesa che varia dai 250 ai 400 euro.

 

GERMANIA SENTENZA CONTRO LA CIRCONCISIONE jpeg

In Toscana invece c'è un regime di convenzione. Costi ancora troppo alti per chi vive in situazioni di indigenza. Ma c'è anche un altro aspetto che favorisce la clandestinità: nel Lazio, ad esempio, alcune strutture pubbliche sottopongono alla circoncisione soltanto i bambini che hanno compiuto i 4 anni, per altre, come il poliambulatorio di Civitavecchia, devono avere almeno 12 anni soprattutto per questioni legate all'anestesia.

 

"Ma il 99% dei genitori chiede di poterlo fare quando il bambino ha pochi mesi", spiega Foad Aodi che ha lanciato un appello al Ministero della Salute perchè autorizzi "la circoncisione nelle strutture sanitarie pubbliche e private a livello nazionale con prezzi accessibili" ed anche "per abbassare l'età" di accesso alla pratica. Privatamente i costi raggiungono anche i 2500 euro, con picchi fino 4000 euro. Ad alimentare il mercato clandestino sono anche i molti irregolari che ovviamente non possono rivolgersi a strutture autorizzate. Nei paesi d'origine la circoncisione, che non viene praticata dai medici, costa pochissimo, spesso basta un'offerta.

CIRCONCISIONE jpeg

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…