L’ANTAGONISTA NO-TAV CHE HA BACIATO IL POLIZIOTTO: “VANNO APPESI A TESTA IN GIÙ COME A PIAZZALE LORETO” - MUGHINI CONTRO L’INSOSTENIBILE ESIBIZIONISMO RADICAL-IDIOTA: “IL BACIO? VOLEVO SOLO PROVOCARE, COME UNA SEX WORKER (PUTTANA, NDR)”

1. NINA DE CHIFFRE (MILITANTE NO TAV) A LA ZANZARA SU RADIO 24: "POLIZIOTTI? APPENDERLI A TESTA IN GIÙ COME A PIAZZALE LORETO".
Da www.radio24.it

"Ho detto esattamente quella frase sui poliziotti. Appenderli per dritto morirebbero. Appenderli a testa in giù è un riferimento storico. Come a Piazzale Loreto". Così Nina de Chiffre, l'attivista No Tav immortalata da una foto mentre bacia la visiera di un poliziotto, a La Zanzara su Radio 24. L'attivista aveva dichiarato, riferita alle forze dell'ordine: "Nessun messaggio di pace, questi porci li appenderei a testa in giù". "La mia avversione alle forze dell'ordine - dice - si basa su fatti concreti e reali, come quello che è successo alla mia compagna Marta. Certo, deve essere ancora provato. Ma i poliziotti della Diaz non sono stati condannati e molti sono stati anche promossi, altri condannati solo a 6 anni".


2. IL BACIO-SPUTO ALL'AGENTE DELL'ESIBIZIONISTA NO-TAV
Giampiero Mughini per "Libero"

Quanta bellezza e quanta menzogna ci può essere in una foto, e tanto più in una foto che tutti i giornali italiani avevano pubblicato e in un certo modo esaltato. Una foto scattata dal fotografo Marco Bertorello al pomeriggio del 16 novembre innanzi alla futura stazione internazionale della linea alta velocità Torino-Lione.

Nel momento in cui s'era fatto più fitto l'afflusso dei manifestanti (assolutamente pacifici) che quella linea ferroviaria non la vogliono affatto, e perché reputano che leda l'armonia paesaggistica della Val di Susa e perché la giudicano uno spreco di denaro pubblico. Un corteo da cui a un certo punto si discosta una giovane antagonista milanese (la ventenne Nina De Chiffre, nome d'arte sul web Jasper Baol) che si avvicina a un poliziotto in tenuta antisommossa (un siciliano venticinquenne), gli solleva un tantino la visiera del casco e su quella visiera appoggia le sue labbra come per un bacio.

Un gesto comunque tenero e garbato che contrastava radicalmente le immagini orride di altri tempestosi cortei notav conclusi da distruzioni e danni per centinaia e centinaia di migliaia di euro. Che bella quella immagine, abbiamo commentato tutti. Finalmente un gesto che non è di odio e di avversione totale. Per una volta che dei manifestanti per quanto risoluti non vedono in un poliziotto un "estraneo" da maledire, un nemico totale.

«PORCO SCHIFOSO»
Ebbene, ci sbagliavamo alla grande. Bella la foto lo era, bugiarda anche e soprattutto. Altro che tenerezza tra due ventenni che stanno su due sponde politicamente opposte. Altro che una sopravvenuta pausa nella cultura miserevole dell'odio totale verso chi indossa una divisa.

Interrogata da un giornalista, è stata la stessa Nina De Chriffre a chiarirlo con fragore. Lei voleva solo ridicolizzare il poliziotto, quel «porco schifoso» di cui vorrebbe che venisse appeso a testa giù, lui e gli altri suoi colleghi. Ha cercato solo di imbarazzarlo, di metterlo nel panico a furia di scaraventargli contro la sua femminilità.

La nostra Nina, una che in fatto di spasmi esibizionistici ha l'aria di occupare la prima fila (come icona del suo sito web ha scelto una foto di se stessa in topless), dice che s'è comportata alla maniera di una "sex worker", di una prostituta che per strada attira i clienti provocandoli. E difatti il suo cerimoniale era stato più complesso di quanto la foto non raccontasse.

Dopo aver poggiato le labbra sulla visiera s'era messa due dita in bocca e aveva cercato di farle passare sotto la visiera sino a sfiorare le labbra del poliziotto siciliano. A quel punto era intervenuto un ufficiale di polizia ad allontanarla. Fine della performance. Mi immagino che mentre sto scrivendo siano numerose le redazioni di talk-show televisivi che stanno telefonando a Nina, a offrirle di che far valere il suo antagonismo no-tav e il suo esibizionismo sul piccolo schermo.

LE DONNE DI PRAGA
E dire che un precedente in fatto di ragazze che esibiscono la loro femminilità a turbare e umiliare soldati nemici - un paragone moralmente e simbolicamente diversissimo da quanto accaduto in val di Susa - lo raccontava Milan Kundera nel suo famoso e acclamatissimo romanzo del 1984, "L'insostenibile leggerezza dell'essere".

Kundera racconta quel tempo dell'estate 1968 in cui i carri armati russi erano entrati in Cecoslovacchia a imprigionare e umiliare il capo politico democraticamente eletto di quel Paese, Jiri Dubcek. I carri armati russi stazionavano per le strade di Praga, seppure irrisi e sprezzati da una popolazione che aveva per loro solo odio. Abbigliate di indicibili minigonne, alcune fra le più belle ragazze praghesi s'erano piazzate innanzi ai carri armati a farsi fotografare mentre baciavano i loro partner.

NEMICI VERI
E loro sì che portavano lo scompiglio nella mente e nel cuore di quei soldati, che venivano dalle più lontane province russe e che non sapevano neppure che ci fossero venuti a fare a Praga. Loro sì che facevano benissimo a scagliare in faccia ai soldati occupanti la loro femminilità e la loro bellezza conturbante.

Quelli che avevano fatto irruzione a Praga erano stranieri e nemici e invasori e delinquenti politici che si avvalevano della loro forza. Altro che il timido poliziotto sicilianino con il casco, messo lì a proteggere l'ordine e le leggi di una democrazia. Cara Nina, la prossima volta scegli meglio la tua performance

 

PROTESTA NO TAV BACIOPROTESTA NO TAV BACIOPROTESTA NO TAVPROTESTA NO TAVMonumento di Piazzale LoretoGiampiero Mughini e Anselma Dall Olio baci ragazza notav nina le chiffre baci ragazza notav nina le chiffre

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