ashley olsen cheik diaw

CHEIK OUT! - ALCOL, SESSO E COCA, LE NOTTI FOLLI DELL’ASSASSINO DI ASHLEY, CHEIK DIAW, BUTTADENTRO/PUSHER NELLE DISCOTECHE D’OLTRARNO - ARRIVATO 4 MESI DAL SENEGAL, SI E’ SUBITO COSTRUITO UNA PESSIMA FAMA PER I SUOI SCATTI D’IRA: “E’ UN PALLONE GONFIATO”

CHEIK DIAWCHEIK DIAW

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

L’epilogo aggiunge solo tristezza e cancella ogni mistero. «Ashley ha offerto cocaina anche a me, poi mi ha invitato a casa sua, ma io non volevo perché stavo già male. Lei ha insistito, e allora verso le 6.30 circa siamo andati a casa sua. Abbiamo consumato altra droga.

 

Abbiamo avuto un rapporto sessuale. Poi lei ha iniziato a dirmi “vattene via” che arriva il mio fidanzato; mi ha trattato come un cane, spintonandomi e facendomi sbattere un fianco». Tutto qui, il delitto di Firenze. 
 

ashley olsen  7ashley olsen 7

La storia già valutata come «bellissima» secondo i canoni della cronaca nera, il prossimo tormentone a venire, non era altro che questo. Un incontro casuale in discoteca tra un uomo e una donna nel consueto calderone d’Oltrarno, lui ubriaco fradicio e reduce da una notte di eccessi in un altro locale che sale a casa di lei, altra droga insieme, scende a comprare le sigarette ed è conciato in un modo che deve anche chiedere ai passanti qual è il portone. Infine lo ritrova, sale. Fanno l’amore.

 

Poi si sente rifiutato, almeno così sostiene, comunque la uccide, confessa di averlo fatto, anche se «Non pensavo che morisse, non volevo», queste le sue ultime parole nel verbale firmato e sottoscritto la scorsa notte alle ore 4.05. 
 

Le vite di Cheik Diaw e Ashley Olsen si incrociano poco prima dell’alba al Montecarla, un night che si dice bohemien, come fa tutto il resto dell’Oltrarno, ma negli ultimi sei anni ha collezionato due sospensioni della licenza per spaccio di droga, cinque arresti al suo interno per lo stesso motivo, una chiusura per molestie e rissa più varie ed eventuali. 
 

Cheikh Diaw Tidiane Cheikh Diaw Tidiane

Lui ha 27 anni, è un bel ragazzo, alto, grosso e ben curato. È arrivato dal Senegal appena quattro mesi fa ma si comporta come se fosse qui da sempre. Suo fratello maggiore Abraham gli ha fatto da nave scuola: ha il permesso di soggiorno da quattro anni, è ben inserito nel mondo notturno.

 

Si definisce manager delle pubbliche relazioni, ma il suo lavoro si traduce nel fare il buttadentro per alcune discoteche d’Oltrarno. Inizia con la distribuzione dei volantini davanti alle università e nei locali frequentati dai ragazzi americani, considerati i clienti più ambiti per via della loro propensione alle sbornie omeriche con relative consumazioni e prosegue con la funzione di Cicerone attraverso la vita notturna di Firenze. 
 

ashley olsen  4ashley olsen 4

Abraham ha già fatto la gavetta in questo settore spesso gestito o affidato a suoi connazionali. Segue i locali più importanti, ha il suo giro. Cheik Diaw invece comincia dai bassifondi, da quei locali che neppure fanno finta di coltivare l’illusione dell’Oltrarno come una specie di rive gauche fiorentina, sono soltanto posti dove italiani e stranieri vanno «perché ci si sfonda a piacimento di tutto», come ha dichiarato un amico di Ashley che almeno ha avuto il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. 
 

In soli quattro mesi il ragazzo che su Facebook posta sue fotografie eleganti e pensieri gentili, pray for Paris e We shall overcome, si costruisce una brutta fama. Gli viene rimproverato l’atteggiamento da guascone, una certa aggressività nel reclutamento notturno, scatti di ira nei confronti della nutrita concorrenza e talvolta non solo della concorrenza, una tendenza all’eccesso su basi quotidiane.

 

CHEIK DIAWCHEIK DIAW

«Pallone gonfiato», «arrogante». Una delle amiche che accompagna Ashley al Montecarla la avvisa, dicendole che si tratta di «una brutta persona», che è un po’ il riassunto dei giudizi raccolti intorno a piazza Santo Spirito sul conto di Cheik Diaw. 
 

A sentire lui non si conoscevano, altre testimonianze dicono che non era la prima volta, si erano già frequentati, comparse fisse di un mondo notturno dove si alternano turisti in cerca di trasgressione e residenti che ne hanno fatto un mestiere. Ma ormai che importanza ha.

 

«Allora anche io l’ho spinta e l’ho colpita con un pugno al lato sinistro della nuca; lei è caduta a terra e quindi si è rialzata e ha cominciato a spintonarmi; io ho reagito di nuovo, le ho dato una spinta, lei è caduta all’indietro sbattendo la testa sul pavimento.

ashley olsen  2ashley olsen 2

 

Poiché non si rialzava l’ho presa per il collo e l’ho tirata su. Nego di averla stretta al collo per strangolarla e di aver utilizzato qualsiasi oggetto atto allo scopo. Ribadisco che ero ubriaco e che avevo fatto uso di cocaina per cui non ho ricordi molto precisi...». 
 

Cheikh Diaw Tidiane  Cheikh Diaw Tidiane

Ci sono alcune bugie, in questo racconto, tutte destinate a saltare come tappi. Diaw Cheik si è presentato in questura senza che nessuno glielo chiedesse, facendosi così riconoscere e identificare dagli altri testimoni di quella notte. Ha attivato la sua scheda sul telefonino di Ashley.

 

Quando ieri lo sono andati a prendere nella casa che condivide con il fratello, un appartamento modesto in una modesta palazzina di via del Castagno, abitata in gran parte da esponenti della comunità senegalese, sembrava una pecorella smarrita. La sua guasconaggine era di facciata, era un’illusione. Come l’eleganza e il lusso che esibiva. 
 

ashley olsen  1ashley olsen 1

Come questa idea di vecchia Firenze ancora con le botteghe e le latterie di una volta per convenienza appiccicata all’Oltrarno, che invece è una specie di zona franca dove anche alle quattro del pomeriggio ti fermano sul marciapiede di piazza Santo Spirito per offrirti droga, un mischione dove puoi trovare Ashley, affascinata dalla bellezza e dalla libertà, e purtroppo, sempre più spesso, anche qualche brutta persona. 

il montecarla di firenze  4il montecarla di firenze 4il montecarla di firenze  6il montecarla di firenze 6il montecarla di firenze  7il montecarla di firenze 7il montecarla di firenze  8il montecarla di firenze 8

 

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….