LA NUOVA MODA LANCIATA DA PARIGI: IL FURTO SU FOTO IN CASA VIP - UNA BANDA DELL'EST ENTRA, SCATTA E POI RUBANO IN BASE ALLE RICHIESTE - GIÁ SVALIGIATI MONICA BELLUCCI E IL REGISTA LELOUCH

Leonardo Piccini per "Libero"

Una serie di furti in appartamenti sta colpendo da alcune settimane il cuore di Parigi e la sua periferia residenziale: dai quartieri chic, alle banlieu che ospitano le abitazioni di professionisti e uomini d'affari, ormai non esiste più una zona in cui periodicamente non colpisca una banda di scassinatori e di ladri specializzati nei furti su commissione.

Una gang che le soffiate giunte ai flic (i poliziotti francesi), indicano come dell'Europa dell'Est: ieri nell'ufficio del prefetto di Parigi, Bernard Boucault, sono volate parole grosse con i responsabili della sicurezza, incapaci a suo dire di venire a capo della faccenda; alla fine il prefetto ha deciso di fidarsi solo del suo istinto e di affidare il caso a un nucleo speciale della Polizia Giudiziaria francese, composta da elementi scelti della «Brigata per la Repressione del Banditismo».

LUNGO LA SENNA
Il guanto di sfida lanciato dai nuovi Arsenio Lupin è stato raccolto dagli inquirenti francesi, decisi a tutto pur di stroncare un fenomeno che nei primi dieci mesi dell'anno ha visto i furti in abitazione lievitare del 44%: si è così passati dai 6.387 furti in appartamento del 2012, agli oltre 9.000 del 2013, almeno stando ai dati diffusi dal quotidiano francese Le Figaro.

Praticamente si tratta di una trentina di colpi messi a segno ogni giorno, da professionisti che stanno razziando le vie del XVI° arrondissement, quello che si trova sulla riva destra della Senna, un quartiere a spiccata vocazione residenziale, considerato come uno dei più belli e dei più cari della città, così come le case del VII° arrondissement, sulla «rive gauche», i cui abitanti appartengono per lo più all'alta borghesia.

Tra le abitazioni svaligiate, si segnalano quella di Monica Bellucci e del premio Oscar Claude Lelouch: il regista e produttore cinematografico francese, rientrato a casa sabato scorso nel XVIII° arrondissement, a Montmartre, ha avuto la sgradevole sorpresa di ritrovarsi l'appartamento derubato di tutto il materiale high-tech, di cui Lelouch è un appassionato cultore: computer palmari, agende elettroniche, un iPad e tre telecamere oltre a una consolle e a materiale per la registrazione audio.

A Monica Bellucci sono stati invece sottratti danaro in contanti e gioielli. Stessa sorte è toccata a Sébastien Bazin, l'uomo d'oro della finanza francese con poltrone nei consigli di amministrazione di Carrefour, Buffalo Grill, Accor, Anf, nonché presidente di Colony Capital Sas, una società specializzata nei fondi di investimento immobiliare, negli alberghi e nei casinò: nel suo lussuoso appartamento situato nel XVI° arrondissement, i ladri hanno prelevato dalla sua cassaforte, 10mila euro in contanti e gioielli per oltre 100 mila euro.

Al presidente del consiglio di amministrazione della Peugeot, è andata anche peggio: la sua villa a Vésinet, uno dei comuni più ricchi della periferia di Parigi, con le sue splendide abitazioni immerse nel verde vicino a specchi d'acqua e boschi, è stata svaligiata per ben due volte, una a inizio ottobre, l'altra a metà novembre.

Secondo gli inquirenti, i colpi sarebbero stati messi a segno da una squadra ben organizzata che ha sottratto contanti e gioielli per un ammontare di 70 mila euro. Non è andata meglio a Jean-Pierre Pernaut, il popolarissimo presentatore di TF1, noto in Francia semplicemente con le sue iniziali, JPP: lui e la giovane compagna Nathalie Marquay, sono riusciti a mettere in fuga una banda penetrata nell'abitazione a tre piani di Louveciennes, nell'Ile de France, non prima però che questi si fossero arraffati un bottino di 80 mila euro in orologi e gioielli, tra cui diamanti e gemme.

EX JUGOSLAVIA
Secondo gli investigatori, la stragrande maggioranza dei furti compiuti nelle abitazioni dei vip a Parigi, sarebbero opera di bande criminali provenienti dall'Est: si parla in particolare, di elementi provenienti dalla ex Jugoslavia, probabilmente ex militari, ma anche di albanesi, moldavi o giorgiani.

Un commissario dell'Anticrimine di Parigi, afferma: «Questi malviventi agiscono a gruppi di tre o quattro persone, girano per i quartieri, tengono d'occhio le abitazioni per diversi giorni e colpiscono senza fretta. Entrano nell'abitazione, fotografano e catalogano gli oggetti uno ad uno, e poi ritornano dopo qualche giorno per prendersi solo ciò che è richiesto dai ricettatori».

I nuovi Arsenio Lupin vanno soprattutto alla caccia di diamanti e di oro, considerati dalle bande e dai ricettatori come «beni rifugio»: la refurtiva viene pagata al mercato nero 18 euro al grammo. In passato, gli oggetti rubati a Parigi venivano riacquistati da una filiera con base in Israele e in Belgio: andava molto di moda l'argenteria, così i vasi di Gallé, oltre alle tapezzerie di Aubusson. Oggi, nelle abitazioni dei vip che siano la coreografa Kamel Ouali, o i calciatori del Paris saint Germain, le bande dell'Est vanno alla caccia di oro e pietre preziose.

 

monica bellucci MONICA BELLUCCIMONICA BELLUCCIMONICA BELLUCCIparigi parigi parigi

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...