trump kennedy

E’ UN GOMPLOTTO? - SU ORDINE DI TRUMP, OGGI SARANNO RESI PUBBLICI OLTRE 3MILA FILE FINORA PROTETTI DAL SEGRETO DI STATO SULL'OMICIDIO KENNEDY - UN'OTTIMA OCCASIONE PER METTERE IN IMBARAZZO L’ESTAMBLISHMENT DEMOCRATICO? - VIDEO

 

Stefano Vaccara per Lavocedinewyork.com - Articolo del 25 ottobre 2017

 

trump nello studio ovale

E' arrivato il momento della verità sull'assassinio del Presidente John F. Kennedy? Gli oltre 3000 documenti segreti che una legge del Congresso del 1992 obbliga a rendere accessibile a tutti a meno che il Presidente USA si opponga per ragioni di sicurezza nazionale, potrebbero fornire delle sorprese, soprattutto su Lee Harvey Oswald.

 

Ma a Trump interessa ben altro che la verità. La scenografia sul rilascio, il 26 ottobre, degli ultimi documenti tenuti ancora secretati dal governo sull’assassinio del Presidente John F. Kennedy, è stata preparata nei minimi particolari dall’attuale inquilino della Casa Bianca.

 

omicidio di john kennedy

Dopo il tweet di sabato in cui Donald Trump annunciava che non si sarebbe opposto al rilascio dei documenti, “a meno che venga informato di qualcosa di nuovo”, mercoledì ha twittato ancora, sottolineando la sua soddisfazione: “Il lungo atteso rilascio dei documenti su #JFKFiles avverrà domani. E’ tutto così interessante”.

 

i kennedy 1962

E da dove è partito l’annuncio di Trump che confermerebbe che tutti i documenti saranno rilasciati domani, esattamente 25 anni dopo la legge del Congresso del 1992 che obbliga l’Archivio nazionale degli Stati Uniti a farlo?  L’attuale Presidente ha twittato proprio mentre l’Air Force One atterrava a Dallas, città in cui fu assassinato JFK il 22 novembre del 1963, dove Trump doveva partecipare ad una cena di raccolta fondi per i candidati repubblicani.

 

jacqueline kennedy funerale jfk

Che stupenda coincidenza! Quando il Congresso nel 1992 passò la legge, soprattutto dopo le pressioni dell’opinione pubblica impressionata dal film vincitore di Oscar “JFK” di Oliver Stone che aveva ribadito una delle teorie del complotto (in quel caso che la CIA e l’FBI insieme all’establishment industriale delle armi e del petrolio avevano assassinato JFK per poi organizzare il “cover up”), nessuno poteva immaginare che Donald Trump sarebbe stato il Presidente degli Stati Uniti un quarto di secolo dopo.

 

LEE OSWALD OMICIDIO KENNEDY

Infatti l’unico a potersi opporre al rilascio, secondo la legge, è proprio il “Commander-in-Chief”, ma non per ragioni diverse da quelle della “sicurezza nazionale”. E in questi ultimi giorni, almeno secondo indiscrezioni trapelate nei media, la CIA avrebbe in tutti modi fatto pressioni su Trump per evitare il rilascio di alcuni documenti.

 

E mentre scriviamo, ovviamente, almeno da quello che trapela dai tweets di Trump, non sappiamo se ad alcuni di questi documenti verrà ancora posto il “top secret” o se invece Trump lascerà che anche quelli più imbarazzanti per la CIA (e per l’FBI?) saranno di capo accessibili a tutti. Cosa ci potrebbe essere in quei documenti che il governo americano, in oltre mezzo secolo, ha dovuto tenere lontano non solo dalla curiosità di storici e ricercatori, ma persino anche dei rappresentanti del Congresso USA?

 

omicidio kennedy

Infatti, nel 1978-79, con una Commissione speciale, il Congresso aveva di nuovo indagato sull’omicidio Kennedy, contestando per esempio la tesi che a Dallas a sparare fosse stato, il 22 novembre del 1963, soltanto una persona: Lee Harvey Oswald, come invece aveva concluso la commissione Warren, quella voluta dal presidente Lyndon Johnson, subito dopo l’omicidio di JFK. 

 

Ma quella Commissione del Congresso, pur  non trovando la “pistola fumante” della prova, proprio per la mancata collaborazione dell’FBI e della CIA, che tennero nascosti ancora dei documenti, nel suo rapporto finale aveva fatto capire che non credeva alla tesi dell “assassinio solitario”, ma più alla possibilità del complotto, anche se non era riuscita a provarlo.

 

CARABINA LEE OSWALD OMICIDIO KENNEDY

Ma se questo complotto ci fosse stato, chi lo avrebbe organizzato? E chi ci avrebbe partecipato? Potranno i documenti al cui rilascio Trump si appresta a “non” opporsi dirci una tremenda verità ancora nascosta su uno dei giorni più tragici della storia americana?

 

Quello che Trump sta facendo in questi giorni non ci sorprende affatto e non dovrebbe sorprendere neanche gli attenti lettori della Voce, dato che qui, più di cinque mesi fa, potevano già leggere: “Ironia della storia, potrebbe toccare proprio al presidente che sta cercando di rompere il pendolo della storia americana togliere i troppi “top secret” su cosa veramente accadde a Dallas 54 anni fa.

 

i kennedy imamgine di famiglia perfetta

Infatti, nei mesi che gli rimangono prima di un probabile impeachment per le sue relazioni pericolose con la Russia di Putin che sfocia nell’ostruzione alla giustizia, ecco che Trump ha l’occasione di un atto di riscatto per una disastrosa presidenza. Non è solo un “wishful thinking” nei confronti di Trump, ma una constatazione alimentata da alcuni indizi.

 

Uno dei più stretti consiglieri di Trump durante la campagna elettorale, per esempio, è quel Roger Stone autore di un libro sull’omicidio Kennedy che, per certi aspetti, spiega parecchio sulla “convergenza di interessi”, in questo caso tra il vicepresidente Johnson, altri interessi texani e del complesso industriale legato agli armamenti, la CIA, l’FBI di Hoover e, “last but not least”, la mafia.

 

TWEET DI TRUMP SUI JFK FILES

Già, proprio quel Roger Stone il cui nome appare implicato anche nell’affaire del Russia-gate (fu lui a suggerire a Trump il nome di Paul Manafort), ma che proprio per i suoi stretti legami con pesi massimi (Stone ha anche lavorato per Nixon…), potrebbe sapere e aver detto a Trump molto.

 

Trump non ha molto tempo: ad ottobre di quest’anno scade la legge “sulla trasparenza” in cui il presidente degli Stati Uniti ha la decisione finale sul rilascio degli ultimi documenti mantenuti top secret dal governo degli Stati Uniti.

 

JACK RUBY SPARA A LEE OSWALD

La storia certe volte trova modi strani per rivelarsi: potrebbe veramente arrivare da Trump quello slancio per rompere il muro dell’omertà sull’omicidio politico-mafioso del Ventesimo secolo, che con John Fitzgerald Kennedy uccise gran parte del sogno americano e della speranza di pace?” Abbiamo ancora dei dubbi che Trump possa fare uscire tutti i documenti che proverebbero i cover-up e quello che alcuni settori del governo americano avevano sempre saputo di Lee Harvey Oswald.

 

Pensiamo che usciranno dei documenti che comunque potranno imbarazzare molti leader del partito democratico (la vittima Kennedy così come il suo  successore, il presidente Johnson, erano democratici), ma che non ci sveleranno tutte le ombre rimaste nascoste dietro l’omicidio.

 

LYNDON JOHNSON

Però bisogna ammettere che qui la decisione di Trump, nel suo essere un presidente “fuori dagli schemi” e a prescindere dalle strumentalizzazione che ne farà, almeno potrà dare una spinta positiva a chi non ha mai creduto alla versione ufficiale voluta e confezionata dall’amministrazione Johnson che un uomo disturbato mentalmente, l’ex marine ex disertore in Unione Sovietica Lee Harvey Oswald, in completa solitudine abbia portato a termine l’omicidio del Presidente John Kennedy. 

 

Per poi a sua volta venire ucciso, mentre in custodia della polizia, da un uomo chiamato Jack Ruby, un manager di club di spogliarelliste controllati dalla mafia di Carlos Marcello. Già, questa volta siamo proprio d’accordo con Trump: sarà tutto molto interessante.

jfk prima dell assassiniojfk e jackie arrivano a Dallas

Ultimi Dagoreport

trump zelensky meloni putin

DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….