terry gilliam

“OGGI SI VIVE TROPPO A LUNGO”: GLI STRAORDINARI 80 ANNI DEL LEGGENDARIO TERRY GILLIAM – VAFFA AL #METOO ('RIDICOLO. QUANDO JULIA ROBERTS ERA LA PIÙ GRANDE STAR DEL PIANETA VENIVA PAGATA MOLTO DI PIÙ DI QUALUNQUE COLLEGA MASCHIO, MA NESSUNO HA AVUTO NULLA DI RIDIRE”) E A ''BORIA'' JOHNSON (''È UN IDIOTA TOTALE, FA DI TUTTO PER SOMIGLIARE A TRUMP. SE SI VA AVANTI CON IL DISASTRO DELLA BREXIT CHIEDERÒ LA CITTADINANZA ITALIANA”) - UN THRILLER DA UN’IDEA DI KUBRICK..

Fulvia Caprara per "La Stampa"

 

terry gilliam

Basta un attimo, e la leggera patina di disagio per la situazione che, in questo momento, accomuna gli abitanti del globo, sparisce per far posto a una sonora risata: «E' come se stessimo rivivendo il Decamerone, solo che siamo nel 2020. Non so, man mano che i giorni passano, mi sembra di capire il mondo sempre meno.

 

terry gilliam e harvey weinstein

Mi pare che la gente si concentri su piccole questioni, invece di affrontare i grandi disastri, o forse lo fa proprio perchè sa che sulle cose importanti non può influire».

 

Domani, a Montone, si apre il festival di cui Terry Gilliam è presidente onorario, ma quest' anno l'autore venerato di cult come Brazil e La leggenda del Re Pescatore, non potrà essere presente: «Mi auguro che il festival sia un gran successo, sto registrando proprio adesso un video di saluto».

 

Pandemia, incertezza sul futuro, un film in bilico le cui riprese dovrebbero iniziare a settembre, sono tra i pensieri che occupano la mente dell'autore. E poi, a novembre, c'è un appuntamento importante, con quegli 80 anni che, per lui, maestro di cinema profetico e visionario, sono quasi un vezzo da sottolineare tra una confessione e l'altra.

 

Come è stato il suo lockdown?

john cleese michael palin terry jones carol cleveland e terry gilliam

«Non ho fatto assolutamente niente, non sapevo che cosa fare e ho scoperto di non essere affatto creativo. Sto diventando vecchio e spesso le giornate passano senza che riesca a concludere nulla. E' un periodo molto difficile per tutti, non ci sono soldi e quindi non si possono avviare progetti, la gente è terrorizzata dall'idea di investire, i film non si riescono a mettere in piedi, tutti aspettano che si decida qualcosa, ma nessuno si prende la responsabilità di farlo.

 

Almeno voi italiani state uscendo dal periodo peggiore della pandemia, noi, invece, siamo nel pieno. Boris Johnson è un idiota totale, fa di tutto per somigliare il più possibile a Donald Trump, e insieme sono quelli che, in questa situazione, si sono comportati peggio, nel modo più stupido e ridicolo possibile».

terry gilliam 4

 

Anche Brexit rende tutto più complicato. Che ne pensa?

«Mi deprime molto. Sono contento di essere quasi italiano, visto che di Montone sono anche cittadino onorario. Credo che, se si va avanti con quel disastro di Brexit, proverò a chiedere la cittadinanza italiana. Non riesco a capire come si possa pensare di stare meglio uscendo dall'Europa, senza gli altri Paesi europei non siamo niente».

 

Ha un film in preparazione, di che cosa si tratta?

terry gilliam 3

«Sì, dovrei girare a settembre un film basato su un'idea di Stanley Kubrick, ma il virus ci ha bloccati. Il titolo è Lunatic at Large. E' molto difficile dire di cosa parla, è ambientato in un ospedale psichiatrico dove sono avvenuti degli omicidi, ci sono molti possibili killer, ma è particolarmente complicato scoprire chi sia davvero il colpevole. Ho già scelto gli attori, per adesso non posso dire nulla, bisogna aspettare che la situazione sia più chiara».

terry gilliam 2

 

Ci saranno interpreti con cui ha già lavorato?

«Non uso mai gli stessi attori, preferisco cambiare, cerco ogni volta carne fresca». Per Parnassus L'uomo che voleva ingannare il diavolo ha dovuto trovare il sostituto di Heath Ledger, purtroppo scomparso.

 

Che ricordo ha di quel film?

«Dopo la morte di Heath, Johnny Depp mi ha detto che mi avrebbe dato una mano per finire il film, e poi lo hanno fatto anche Colin Farrell e Jude Law e così, alla fine, Parnassus è stato un omaggio a Heath.

terry gilliam c

 

Sa che l'Italia è il Paese dove il film è andato meglio? Ha incassato il doppio rispetto all'America.

Secondo me è perchè gli italiani hanno una grande immaginazione, che li aiuta a sopravvivere, dando il giusto valore alla vita».

 

Tra i suoi film c'è un titolo che predilige?

«Non rivedo mai i miei film, mi interessa che li vedano gli altri. Al massimo li riguardo molti anni dopo, perchè mi piace sorprendermi, e infatti mi è capitato, proprio rivedendo cose che avevo fatto io».

 

Di recente ha espresso critiche sul «MeToo».

Cosa non la convince del movimento? «E' ridicolo stabilire "a priori" che le donne siano migliori degli uomini. Nella vita conta la pratica, quello che effettivamente si fa e non penso che alle donne faccia piacere essere apprezzate non per il loro reale valore, ma per una questione di genere. Il problema è che Hollywood è un posto dove le nevrosi si amplificano.

benvenuto cellini,regia di terry gilliamryasuko kageyama opera di roma2015 16 5239

 

Quando Julia Roberts era la più grande star del pianeta veniva pagata molto di più di qualunque collega maschio, ma nessuno ha avuto nulla di ridire. La questione delle molestie, poi, è tutt' altra cosa. Ha a che fare con il fatto che nel mondo, e a Hollywood in particolare, ci sono troppi uomini con un enorme potere di cui approfittano. E il potere corrompe sempre le persone».

 

Che cosa ha rappresentato per lei la stagione dei Monty Python?

monthy python brian di nazareth eric idle, michael palin, john cleese, graham chapman e terry gilliam

«Eravamo sei persone diverse l'una dall'altra, ma andavamo d'accordo sulle cose di fondo, e avevamo fiducia reciproca. Lavoravamo di continuo, e questo era faticoso, ma dovevamo preoccuparci solo di quello, non di soldi. Avevamo tempo per pensare e sviluppare le nostre idee, è stato un periodo importantissimo, credo il migliore della mia vita».

 

Nel 2013 avete organizzato uno spettacolo revival, seguitissimo. Siete ancora in contatto?

«Sì, è stato molto divertente fare quello show, soprattutto è stato facile, perchè avevamo davanti una platea di gente che ci adorava e questo rende tutto semplice. Certo, ci sentiamo e ci teniamo in contatto».

 

valentina cortese terry gilliam robin williams

Ha rimpianti?

«Rimpiango tutto il tempo passato a cercare soldi per fare film, ne ho fatti pochi perchè ho sempre fatto fatica a trovare i finanziamenti. Adesso sto diventando vecchio, e mi piacerebbe poterne fare degli altri. Sa che tra poco compio 80 anni? E sa cosa penso? Che oggi si vive troppo a lungo, c'è un sacco di gente che arriva a superare i 100, anzi, questa sta diventando la nuova normalità, e per i giovani non è una cosa buona, troppi anziani impediscono ai nuovi talenti di venir fuori».

l'uomo che uccide don chisciotteterry gilliam 1The Zero Theorem di Terry Gilliam monty python

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....