LA VERA EMERGENZA DI CUI SI PARLA TROPPO POCO: I MORTI SUL LAVORO - OGNI 6 ORE UNA PERSONA PERDE LA VITA SVOLGENDO IL PROPRIO MESTIERE: NEL 2025 I DECESSI SONO STATI 1184 (DA INIZIO ANNO I FEMMINICIDI, CHE MONOPOLIZZANO L'OPINIONE PUBBLICA, SONO STATI 60) - L'ULTIMO OPERAIO A MORIRE SOTTO LE MACERIE DELLA TORRE DEI CONTI E' IL 66ENNE OCTAV STROICI, CHE PER MANGIARE ERA ANCORA COSTRETTO A SPEZZARSI LA SCHIENA IN CANTIERE - LE STATISTICHE SULLE MORTI BIANCHE: I PIÙ A RISCHIO SONO GLI STRANIERI E IL SETTORE PIÙ PERICOLOSO E' QUELLO DELL'EDILIZIA...
Estratto dell'articolo di Paolo Baroni per "la Stampa"
Spesso le cronache non riportano nemmeno i loro nomi, ma la drammatica conta dei morti sul lavoro vede i lavoratori stranieri in cima a questa terribile classifica. Tutti ricordano la storia di Satnam Singh, il bracciante agricolo di origine indiana morto a Latina il 19 giugno dell'anno passato dopo che era stato abbandonato in fin di vita senza un braccio dal suo datore di lavoro che l'aveva assunto in nero. [...]
Solo negli ultimi giorni, scorrendo la voce «morti sul lavoro stranieri», si incrociano molte tragedie. Un operaio 41enne del Nord Africa è morto la scorsa settimana a Cantalice in provincia di Rieti, in un cantiere per lavori pubblici dove lavorava in nero e dove poi si è scoperto che ben poche misure sulla sicurezza erano state rispettate: ha accusato un malore ed è morto sul posto.
Il 30 ottobre a Sezze, ancora una volta in provincia di Latina, e ancora una volta un bracciante indiano, in questo caso di 55 anni, è morto lavorando nei campi. Si è sentito male ed è stato soccorso, ma i sanitari giunti sul posto hanno potuto soltanto accertarne la morte. A Porto Mantovano una donna moldava di 51 anni, Marina Caldarus, due figlie a carico, è invece deceduta il 30 ottobre mentre nel primo pomeriggio in macchina tornava al lavoro di commessa in una pescheria in un centro commerciale della zona.
Il giorno prima, invece, dopo oltre due anni e mezzo di coma, era morto un operaio marocchino che lavorava per lo stabilimento varesino della Colacem. Il suo nome era Mounir Dhayba, era sposato ed aveva tre figli, nel maggio del 2023 era stato colpito alla testa da un masso che gli aveva spaccato il casco protettivo durante l'estrazione con esplosivo del minerale destinato alle linee di produzione.
Octav Stroici, l'operaio rumeno morto lunedì notte a Roma dopo essere rimasto intrappolato per ore sotto le macerie della Torre dei Conti, è solo l'ultima vittima di una scia di sangue infinita. Il suo caso però riassume perfettamente tutti gli aspetti più acuti del fenomeno delle morti bianche.
A perdere la vita nei cantieri, nei campi e nelle fabbriche sono infatti in prevalenza maschi ed il rischio di morte dei lavoratori stranieri, in particolare, risulta più che doppio rispetto a quello degli italiani: 43 morti per milione di occupati contro 18, 108 vittime su 493 decessi complessivi nelle sole occasioni di lavoro nei primi 8 mesi dell'anno.
Il comparto delle costruzioni oramai da molti mesi si conferma il settore col maggior numero di vittime: 78 casi nei primi otto mesi dell'anno, contro i 69 delle manifatture, i 65 di trasporti e magazzinaggio ed i 48 del settore del commercio. Octav aveva 66 anni, ed in molti in queste ore si chiedono perché un uomo di quella età debba ancora essere impegnato in edilizia anche perché stando alle statistiche l'incidenza di mortalità risulta direttamente proporzionale all'età [...]
Lunedì scorso in tutto il Paese di sono registrati altri 5 morti bianche, sei calcolando anche l'operaio rumeno. Un tragico record, ancora superato dagli ultimi dati diffusi l'altro ieri dall'Inail: nei primi nove mesi dell'anno si sono avuti 570 morti in occasione di lavoro (7 in più rispetto al 2024), 207 infortuni mortali in itinere (dato invariato rispetto al 2024), e 7 decessi di studenti contro i 6 di dodici mesi prima.
L'unico dato si fa per dire «positivo», che la nuova gestione dell'Inail sottolinea ad ogni rapporto, riguarda l'incidenza dei decessi rispetto agli occupati rilevati dall'Istat: si è infatti passati da 2,44 decessi denunciati ogni 100 mila occupati Istat di settembre 2019 a 2,35 del 2025 con un calo del 3,7%, mentre rispetto a settembre 2024 si registra un aumento dello 0,4% (da 2,34 a 2,35).
Secondo l'Osservatorio nazionale di Bologna che Carlo Soricelli ha aperto nel 2008 dopo la strage della Thyssen di Torino, il fenomeno dei morti sul lavoro, conteggiando anche gli incidenti che interessano irregolari e occupati in nero che sfuggono alle statistiche ufficiali, presenta una contabilità ancora più drammatica.
Dall'inizio del 2025, ogni 6 ore e qualche minuto muore un lavoratore, segnala l'ultimo rapporto dell'Osservatorio. Sino a tutto il 14 ottobre i morti del 2025, sono stati complessivamente 1.184 (dato ancora parziale), di cui 818 sui luoghi di lavoro, di questi quasi uno su tre (32%) erano lavoratori stranieri regolari. [...[
crollo torre dei conti roma 2.





