
“OH, BENVENUTO SARKOZY” - IL PRIMO GIORNO IN CELLA DI SARKO’ TRA GLI SFOTTÒ DEI DETENUTI - LA VISITA DELLA MOGLIE, I TAPPI PER LE ORECCHIE E I MAGLIONI PER IL FREDDO: NEI 9 METRI QUADRATI DELLA CELLA UN TELEFONO CON DIECI NUMERI AUTORIZZATI – IL LEGALE DELL’EX PRESIDENTE FRANCESE CHE NELLA SOVRAFFOLLATA PRIGIONE DELLA SANTE' E' IN ISOLAMENTO: “NON È IL CLUB MÉDITERRANÉE, C’È UN GRAN RUMORE PER TUTTO IL TEMPO...”
Stefano Montefiori per corriere.it - Estratti
«Non è il Club Méditerranée», dice in serata l’avvocato Jean-Michel Darrois all’uscita della prigione della Santé, dopo avere fatto visita al suo assistito. «Oggi ha fatto sport, ha cominciato a scrivere il suo libro. Si trova in una cella di nove metri quadrati, c’è un gran rumore tutto il tempo».
L’avvocato aggiunge che Sarkozy ha potuto vedere una prima volta la moglie Carla Bruni, nel pomeriggio, in uno dei tre colloqui di un’ora alla settimana ai quali ha diritto.
«Una prima giornata in prigione è terribile, ma lui l’ha superata», conclude l’avvocato.
Una giornata cominciata alle 9 e 37 del mattino, quando la Renault Espace scura di Nicolas Sarkozy è entrata nella struttura carceraria di Montparnasse, l’unica ancora esistente tra le mura di Parigi. Sovraffollata, la prigione accoglie 1.237 persone quando avrebbe una capacità massima di 657 posti.
L’ex presidente non è ospitato nel settore dei «vulnerabili», che in passato ha ospitato altre celebrità come Bernard Tapie, ma in isolamento, non per maggiore severità nella punizione ma per garantirgli di non venire a contatto con altri prigionieri che potrebbero attentare alla sua sicurezza.
Al suo arrivo, è stato accolto dalle grida — non precisamente benevole — degli altri carcerati, «Oh, benvenuto Sarkozy!», «C’è Sarkozy!». Ha ricevuto il regolamento interno della prigione, e gli è stato ricordato perché si trova in carcere, ovvero per associazione a delinquere nel caso dei finanziamenti libici alla sua campagna elettorale del 2007.
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È stato accompagnato nella cella, che ha una toilette con doccia, un angolo cottura, un letto, una piccola scrivania, un piccolo televisore e — proibito il telefonino — una linea telefonica fissa con 10 numeri pre-autorizzati dall’amministrazione penitenziaria, che può ascoltare le conversazioni.
Su consiglio degli avvocati, l’ex presidente si è portato alcuni maglioni contro il freddo e i tappi per le orecchie. La parte più difficile è la notte, perché le guardie soprattutto nella prima fase della detenzione accendono la luce ogni ora per controllare che il prigioniero non abbia tentazioni suicide, e perché la prassi prevede che per tutta la prima notte gli altri detenuti scandiscano il nome del nuovo arrivato. E, già da ministro dell’Interno «legge e ordine», Sarkozy non è mai stato tenero con i pregiudicati.
nicolas sarkozy cella
NICOLAS SARKOZY IN CARCERE
nicolas sarkozy cella
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