sciopero francia parigi

MACRON, HO PERSO L’AEREO – LO SCIOPERO CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI CONTINUA A BLOCCARE LA FRANCIA: CAOS TOTALE AGLI AEROPORTI, TRENI ANNULLATI AL 48% DEI VIAGGIATORI E PARALISI TOTALE. ALLA FACCIA DELLA TREGUA DI NATALE CHIESTA DAL GOVERNO. E RISPUNTA ANCHE QUALCHE GILET GIALLO – LO SCIOPERO NON SI FERMA NEMMENO A CAPODANNO MA “MONSIEUR ARROGANCE" NON VUOLE CEDERE - VIDEO

 

 

 

Luana De Micco per “il Fatto quotidiano”

 

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I francesi che hanno acquistato un biglietto del treno per partire durante le feste non possono fare altro che incrociare le dita e sperare di non trovare sul cellulare il fatidico sms: "Allerta SNCF : il tuo treno è stato annullato a causa dello sciopero nazionale". Messaggio che la società delle ferrovie francesi ha inviato al 48% di chi aveva previsto di viaggiare in treno il 23 e 24 dicembre. Degli 800 mila viaggiatori attesi nelle stazioni di tutta la Francia in due giorni, poco più di 400 mila avevano infatti il posto garantito in un treno.

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EMMANUEL MACRON

Per gli altri c' est la galère, come si dice. Ovvero, il caos. Non c' è stata la "tregua di Natale" che il governo aveva chiesto ai sindacati e in cui i francesi, che al 50% sostengono la protesta, avevano comunque sperato. È dal 5 dicembre che la Francia è paralizzata. È già stato battuto il record del 1995, con i 22 giorni di sciopero "storico" contro la riforma del servizio pubblico.

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All' epoca il presidente Chirac e il suo premier, Alain Juppé, avevano finito col ritirare la riforma, proprio a qualche giorno dal Natale. Ma questa volta, a 25 giorni dall' inizio dalla mobilitazione, né il governo né i sindacati sembrano disposti a cedere. Sotto accusa, la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron che prevede l' introduzione di un sistema universale a punti, la fine dei regimi "speciali" (ben 42 in Francia) e, a partire dal 2022, l' obbligo di lavorare fino a 64 anni per ottenere una pensione a tasso pieno, contro i 62 attuali.

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All' arrivo delle feste, dei disagi si sono registrati anche negli aeroporti. 19 dicembre, scalo parigino di Orly: il 20% dei voli è cancellato a causa dello sciopero dei controllori di volo che difendono il loro regime "speciale". Il volo Easyjet per Fiumicino delle 12.35 è indicato in orario sui monitor, ma alle 13 non si conosce ancora l' ora dell' imbarco. L' aereo finisce col partire con tre ore circa di ritardo. 24 dicembre, stazione di Montparnasse, Parigi.

 

Solo un TGV su tre è mantenuto. Chi rimane a piedi si mette in fila agli sportelli nel tentativo di prenotare un altro treno. Per i meno fortunati le alternative sono scarse: "La SNCF non mi ha proposto soluzioni, devo cavarmela da sola", riassume Camille, che avrebbe dovuto raggiungere la famiglia a Niort (centro della Francia) parlando con Le Figaro. Ma anche l' ingegno certe volte non basta.

 

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Da giorni i siti di car-pooling sono saturi. A Parigi non c' è più neanche un' auto a noleggio disponibile. Con la sospensione dello sciopero negli aeroporti (il 23 i controllori hanno infatti ottenuto garanzie dal governo), non si trovano neanche più posti sui voli nazionali. Tanti alla fine hanno dovuto rinunciare a trascorrere il Natale in famiglia. "La mobilitazione continua anche in questi giorni di festa, è un messaggio forte per il governo", ha detto Philippe Martinez, segretario generale del sindacato CGT , primo oppositore della riforma, durante il nuovo corteo che ieri ha attraversato Parigi. Alcune tensioni si sono registrate lungo il percorso, a Châtelet. "Non ci si ferma quando si sono già persi 20-25 giorni di stipendio", ha ribadito Laurent Brun della CGT-Ferrovieri. Il sindacato, grazie alle collette solidali, ha trovato sotto l' albero più di 250 mila euro di doni.

 

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Di questo Natale francese poco gioioso resteranno le code sulle strade e le lunghe attese in stazione. Per chi è rimasto a Parigi, i rari metrò affollati, i negozi vuoti, le sale dei musei chiuse, Louvre compreso. E una scena, che ha fatto il giro del mondo: le ballerine in tutù che danzano a sorpresa ai piedi dell' Opéra Garnier. Più di 50 spettacoli sono stati annullati da inizio mese. Ma il caos non è finito: si ricomincia tale e quale per Capodanno. I negoziati tra governo e sindacati sono infatti fermi in questo momento e riprenderanno solo il 7 gennaio. Il 9 è attesa una nuova giornata di sciopero nazionale. Ci si aspetta che Macron faccia degli annunci nel tradizionale discorso dall' Eliseo del 31 dicembre. Ma per il politologo Nicolas Tenzer è una "illusione" pensare che il governo ritiri la riforma.

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