marco conforti

COME È MORTO MARCO CONFORTI?  – PARLA L’EX MOGLIE DELL’IMPRENDITORE TROVATO CADAVERE NEL BAGAGLIAIO DELLA SUA AUTO A TORINO: “ERA UN GENIO NEGLI AFFARI, HA SEMPRE AVUTO QUEL PROBLEMINO CON LA COCA, MA LO GESTIVA ABBASTANZA BENE, NON ERA UN TOSSICO” – SULLA MORTE IPOTIZZA: “POTREBBE ESSERE ANDATO CON QUALCUNA, AVER INGOIATO UN COCKTAIL DI QUALCOSA, AVERE ESAGERATO. MA CHI ERA CON LUI NON HA CHIAMATO L'AMBULANZA…” – L'ULTIMA NOTTE DI CONFORTI: AL NIGHT E POI È “SCOMPARSO”. L'AUTO RIPRESA DA 12 TELECAMERE

1 – IL GIALLO DELL’IMPRENDITORE NEL BAGAGLIAIO, L’EX MOGLIE: “MARCO NON ERA TOSSICO

Estratto dell'articolo di Lodovico Poletto per “La Stampa”

 

MARCO CONFORTI

«Eravamo ancora molto uniti. Siamo stati marito e moglie, poi la nostra storia è finita. Ma siamo rimasti sempre vicini: sa, io lavoravo con lui. Ero la sua amica più amica, la sua confidente. Oltre che la madre dei suoi due figli. Che ha sempre adorato e protetto. E Marco, nonostante tutto, è sempre stato il mio compagno di vita, a 360 gradi».

 

Quarantotto ore dopo il ritrovamento del cadavere di Marco Conforti, parla l'ex moglie, Serena. Che sapeva tutto di lui: della sua vita, delle sue frequentazioni, delle sue fragilità e dei suoi fantasmi.

 

[…]

 

L AUTO DOVE E STATO RITROVATO IL CADAVERE DI MARCO CONFORTI

Lei sapeva delle sue fragilità?

«Per quanto riguarda l'uso di sostanze, sì. Ha avuto sempre quel problemino, anche se all'inizio lo gestiva abbastanza bene».

 

Quindi era chiaro anche a lei che usava stupefacenti?

«Sì, ma non ne faceva un uso eccessivo. Nel senso che si faceva le sue serate. Era finalizzata a quello l'uso: al divertimento. Se non fosse stato così, se fosse stato un tossicodipendente non avrebbe mai potuto fare tutto quel che ha fatto. Anzi: non avrebbe nemmeno potuto lavorare».

 

Infatti per quanto riguarda il lavoro lui era sempre in pista, dicono. È vero?

«Marco era un genio. Aveva un gran fiuto per gli affari e una grinta pazzesca. Dava il massimo in tutto».

MARCO CONFORTI CON L'EX MOGLIE E I DUE FIGLI

 

Anche fortunato, raccontano.

«Sì, lui cadeva sempre in piedi. Stavolta no, stavolta è andato tutto male».

 

Aveva nuove compagne?

«Dopo la separazione, ha avuto alcune storie. Poi si è fidanzato con una ragazza, una tal Paola. Lei è stata l'ultima fidanzata vera. Vicky, invece, non so chi sia. Lui me ne aveva parlato. Mi diceva che la adoperava per far ingelosire la sua ex. E quando lei è diventata troppo pretenziosa l'ha lasciata».

 

Paola, quindi, era il suo grande amore?

«Già, il suo grande amore. Ma prima c'ero io, eh. Loro sono stati insieme per 5 anni. Hanno convissuto. Poi è finito tutto. Sa, Marco prima di tutto era innamorato della sua vita, della famiglia e del lavoro».

 

MARCO CONFORTI

E i suoi amici chi erano?

«Tutta gente del lavoro. A parte qualcuno conosciuto nell'ultimo anno. I sui amici erano i suoi dipendenti».

 

Tipo il carrozziere?

«Quel tipo io non l'ho mai conosciuto. Me ne aveva parlato, però. Di lui e pure di sua moglie. Gliel'ho detto, mi raccontava tutto».

 

Diceva che all'inizio lui faceva un uso moderato di droghe. Adesso che cosa era capitato?

«Secondo me una sciocchezza si è trasformata in una tragedia».

 

Che idea si è fatta di martedì notte?

cadavere trovato nel bagagliaio di un'auto a torino

«Potrebbe essere andato con qualcuna, e aver ingoiato un cocktail di qualcosa. Sa come vanno queste cose: fai una serata, prendi qualcosa, bevi, esageri. E stavolta ha esagerato molto male. Sa cos'è la cosa che colpisce?»

 

Dica.

«Che chi era con lui non ha chiamato l'ambulanza. Forse potevano salvarlo. Ma questi sono elementi che sapremo soltanto dopo l'autopsia».

 

I figli sapevano di queste sue fragilità?

«No, assolutamente no».

 

[…]

 

cadavere trovato nel bagagliaio di un'auto a torino

Ma perché poi si è allarmata?

«Perché il telefono era spento ma riceveva i messaggi Whatsapp, che però non venivano visualizzati. Ho pensato: magari è da qualche parte che sta male. È per quello che mi sono agitata».

 

Poi domenica che è accaduto?

«Che ci siamo resi conto che il cellulare era collegato al pc».

 

Avete scoperto altro?

«Che l'ultimo collegamento del telefono era avvenuto mercoledì alle 12, in via Rovigo».

 

E che avete fatto?

investigatori di fronte al Suv con un cadavere nel bagagliaio a torino

«Siamo andati dai carabinieri a denunciare. Poi sono andata pure io in via Rovigo. Erano le 10 di sera. Ero convinta che neanche avremmo trovato l'auto. Invece, purtroppo, era lì».

 

Tutto per colpa della cocaina.

«Guardi: lui non era un tossico. Se lo fosse stato non avrebbe mai potuto essere un grande imprenditore come invece era. Non avrebbe mai potuto essere un ottimo padre e un grande amico. Non era tossico, mi creda. A volte abusava delle sostanze. Ma era una persona splendida».

 

 

 

2 – CADAVERE NEL BAGAGLIAIO, MARCO CONFORTI È STATO AL NIGHT POI È SCOMPARSO.

Estratto dell'articolo di Carlotta Rocci per https://torino.repubblica.it/

 

RITROVAMENTO DEL CADAVERE DI MARCO CONFORTI A TORINO

Ci sono dei buchi da riempire nella ricostruzione delle ultime ore di vita di Marco Conforti, l'imprenditore di 55 anni trovato morto nel bagagliaio della sua Range Rover Velar grigia abbandonata in via Rovigo, angolo strada del Fortino. La denuncia di scomparsa presentata da Serena, l'ex moglie, è del 26 maggio ma di Conforti si perdono le tracce già nella notte tra martedì e mercoledì.

 

Martedì mattina era a Varazze, con un amico, poi di nuovo a casa, dalla figlia Carola, a Castagneto Po. La sera, a cena in un ristorante di piazza Gran Madre, poi al Samara, lo storico night club di Torino. Da qui lo hanno visto uscire intorno a mezzanotte: "Ci siamo salutati e ognuno è andato per la sua strada", ha raccontato l'amico che era con lui […]

MARCO CONFORTI

 

Gli investigatori della squadra mobile hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza vicino al locale per capire se Marco possa aver incontrato qualcuno prima di arrivare all'auto, la stessa che è poi stata trovato nel quartiere Aurora con il cadavere a bordo.

 

Lo stesso minuzioso lavoro dovrà essere fatto sulle telecamere che controllano le attività commerciali tra via Rovigo, strada del Fortino e lungo Dora: ce ne sono dodici. Il punto cruciale sono i tempi. Sono pochi, infatti, gli impianti in grado di salvare le riprese degli ultimi cinque giorni, la maggior parte sovrascrive le immagini ogni 24 o 48 ore ma il periodo su cui vogliono far luce gli investigatori è prima di tutto quello tra martedì sera e giovedì […]

 

 

MARCO CONFORTI

 

 

MARCO CONFORTI

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