giuliano castellino scontri no green pass

NO PASS, NO GLOBAL, FASCI E ESTREMISTI ROSSI MARCIANO SU ROMA - ALLERTA MASSIMA NELLA CAPITALE IN VISTA DEL G20 DEL PROSSIMO FINE SETTIMANA - ANARCHICI E ANTAGONISTI VOGLIONO RICONQUISTARE LA SCENA DOPO CHE I NEOFASCISTI SI SONO INTESTATI LA PROTESTA NO PASS - IN CAMPO MIGLIAIA DI CARABINIERI E POLIZIOTTI E 500 MILITARI INTORNO ALLA NUVOLA DI FUKSAS, DOVE SI INCONTRERANNO I CAPI DI STATO…

Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"

 

manifestazione no green pass a milano 8

Lo scenario tracciato dalle forze dell'ordine per il G20 di Roma è chiaro. Il pericolo è eterogeneo. Composito. Non un unico gruppo politico, non un'unica formazione, non un'unica voce critica. La violenza può arrivare da entrambi gli schieramenti. Neri e rossi, con facinorosi in partenza da mezza Europa. In più c'è l'incognita No Green pass, che alza notevolmente il tasso di imprevedibilità.

 

«Estremisti di destra o di sinistra vengono tradizionalmente fronteggiati in un modo da parte di polizia, carabinieri e finanza durante le manifestazioni che prendono una brutta piega. Diverso il caso - ammette un investigatore al Messaggero - di una pensionata 70enne o di una famiglia No Green pass che tentasse di scavalcare un cordone di sicurezza in assetto antisommossa perché ritiene che i propri diritti siano stati violati».

 

manifestazione no green pass a roma 81

LO SCENARIO

Sono diverse le sigle degli estremisti neri o rossi che desiderano imprimere il loro marchio sul summit dei grandi della terra. E se nei giorni scorsi la maggior parte delle proteste che si sono tenute in Italia hanno visto i neofascisti come i veri padroni della piazza, adesso la vetrina offerta dal G20 rappresenta il miglior palcoscenico possibile per poter riconquistare i chilometri persi, da parte di antagonisti e anarchici, rispetto ai neri.

 

manifestazione no green pass a roma 60

In generale la galassia dell'estrema sinistra vede nella due giorni di Roma, 30-31 ottobre, quella vetrina che permetterebbe loro di riprender quota. Dalle forze dell'ordine si monitorano i gruppi e si osserva una certa competizione tra i poli opposti. Non convince l'ipotesi (che pure non è stata scartata) di una saldatura tra i due blocchi.

 

giuliano castellino e roberto fiore assalto alla cgil

Ma sono troppe le differenze storiche, politiche e di sangue che è stato versato nell'ultimo secolo, per poter permettere, almeno fino ad oggi, un fronte unitario. Il termine più usato è perciò una competizione per cercare di diventare il punto di riferimento di un malcontento e di un malessere che attraversa il Paese.

 

«Oggi il mondo Green Pass è apolitico, ed è allo stesso tempo politicamente permeabile», spiega un investigatore. D'altro canto i segnali di una comune presenza nelle stesse piazze, pur senza parlarsi, di neofascisti e comunisti si sono avute già nelle scorse settimane.

manifestazione no green pass a roma 80

 

Episodi singolari che comunque potrebbero tracciare un nuovo orizzonte. Sabato a Milano neonazisti e un ex Br hanno sfilato in una stessa manifestazione contro la tessera verde. Protesta che poi è degenerata, tant' è che la polizia ha arrestato un uomo per resistenza a pubblico ufficiale e ha denunciato 83 persone per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata.

 

Anche a Roma, nell'ormai famosa protesa del 9 ottobre, sfociata nell'assalto alla Cgil da parte dei militanti di Forza Nuova si è registrata la presenza dei rossi. Nessuno di loro ha partecipato alla devastazione delle sede del sindacato, tuttavia alcuni esponenti erano presenti in piazza del Popolo.

genova no green pass

 

La Digos aveva individuato molte facce note di anarco insurrezionalisti ed estremisti di sinistra. Insomma una condivisione degli spazi tra rossi e neri che non sfocerebbe in una comunione di intenti, ma più a divenire il punto di riferimento di un nuovo malcontento che oggi sta sotto la sigla No Green Pass.

 

Ad ogni modo il ministero degli Interni studia il piano di sicurezza in vista del G20 cercando di non sottovalutare nessun pericolo. Per ora sono previste due manifestazioni autorizzate per sabato. La prima è statica, una a piazza San Giovanni la cui cabina di regia è in mano al partito comunista di Marco Rizzo.

manifestazione no green pass a roma 79

 

L'altro è un corteo a guida Cobas, non distante dai palazzi dove, i grandi della terra, si riuniranno il 30 ottobre. Inoltre, ogni sabato, in varie pizza d'Italia, da alcuni mesi a questa parte, vengono organizzati sit-in da parte di chi è contrario alla tessera verde. La maggior parte delle volte le manifestazioni vengono organizzate senza comunicare niente alle rispettive questure.

 

IL DISPOSITIVO DI SICUREZZA

In campo scenderanno migliaia di uomini e donne dei carabinieri, polizia e guardia di finanza. A loro si affiancheranno 500 soldati. La maggior parte delle forze verrà concentrata all'Eur, intorno alla Nuvola di Fuksas. La location scelta per i più importanti incontri tra i capi di stato. L'intera zona sarà perimetrata.

manifestazione no green pass a roma 8

 

 Diventerà l'area di massima sicurezza. I varchi di accesso saranno presidiati, divieto tassativo d'ingresso, tiratori scelti sui tetti, il cielo, invece, sarà controllato dagli elicotteri e dai droni che offriranno uno scudo aereo. Due, tre giorni prima dell'evento, squadre di artificieri e cinofile bonificheranno l'intera zona. Inoltre tutti i servizi di scorta del Paese convergeranno su Roma per proteggere i grandi della terra che si ritroveranno nella stessa città, la Capitale.

manifestazione no green pass a roma 62manifestazione no green pass a roma 78

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...