biometria 5

MALEDETTE PASSWORD, LA VOSTRA FINE E’ VICINA: UN SELFIE PER AUTENTICARE LA CARTA DI CREDITO, IL BATTITO DEL POLSO PER L’AUTO E IL CUORE PER ACCEDERE AL PC: IL NOSTRO CORPO SOSTITUIRA’ IL PIU’ OSTICO TRA GLI ESERCIZI DI MEMORIA

BIOMETRIA 6BIOMETRIA 6

Deborah Ameri per “la Repubblica”

 

Per autenticare la carta di credito basterà un selfie. Il battito del polso potrebbe aprire la portiera dell’auto. E l’accesso al computer? Tramite frequenza cardiaca o movimento degli occhi.

 

Care, odiate, vecchie password, la vostra fine è vicina. O almeno così sembra. E a soppiantare il metodo che ormai usiamo da decenni per proteggere file, dispositivi, transazioni e conti online, sarà la biometria. Niente più esercizi di memoria per far riaffiorare decine di parole segrete. Perché la biometria non si basa su ciò che ricordiamo, ma su chi siamo.

 

Tramite la lettura di caratteristiche anatomiche che sono uniche per ognuno di noi. Dalle impronte digitali all’iride, dalle vene alle onde cerebrali. Nel 2015, secondo il Biometric Research Group, almeno già 650 milioni di persone nel mondo hanno usato un sistema biometrico su dispositivi mobili e da qui al 2020 questo numero potrebbe crescere del 20 per cento.

 

Un segnale inequivocabile che occhi, volto, cuore e dita stiano lentamente ma inesorabilmente diventando un metodo alternativo alle parole chiave ormai non più sicure. La lettura delle impronte digitali è il sistema più collaudato.

 

BIOMETRIA 1BIOMETRIA 1

È stata la Apple a trascinarlo sul mercato di massa, nel 2013, con l’iPhone 5s in grado di riconoscere l’impronta del pollice per sbloccare lo smartphone. Recentemente anche Microsoft, con il nuovo Windows 10, ha offerto la possibilità di fare il log tramite impronta, riconoscimento dell’iride o del volto (posto che il computer sia equipaggiato per questo).

 

La Fujitsu ha invece lanciato sul mercato giapponese un paio di cellulari in grado di scansionare l’iride e da questo mese si può persino acquistare una pistola smart, Identilock, dotata di un riconoscimento super veloce delle impronte digitali, che funziona solo quando la impugna il legittimo proprietario.

 

Sul fronte bancario, Mastercard sta testando un sistema di lettura facciale per autenticare la carta di credito: al posto della password basterà farsi una foto con il cellulare. Insomma, a ben guardare, la biometria si sta già infilando nella corsia mainstream. Non serve aspettare il 2020. «La sfida ora si gioca tutta sui dispositivi mobili.

 

Che siano wearable, cellulari o tablet, già quest’anno vedremo i sistemi biometrici diffondersi sempre di più e molto presto saranno in grado di estinguere le password ». Ne è convinta Isabelle Moeller, amministratore delegato del Biometric Institute, organizzazione indipendente che aiuta le aziende a implementare in modo sicuro i sistemi biometrici.

BIOMETRIABIOMETRIA

 

«Però bisogna fare attenzione. La biometria non è perfetta e va usata in maniera appropriata. Un esempio? È inutile applicare un lettore d’impronte digitali a una porta vecchia e malconcia».

 

C’è poi il capitolo sicurezza. È proprio vero che le nostre caratteristiche genetiche siano più difficili da copiare e rubare di una password? «Non esiste una biometria non falsificabile», mette in guardia Kasper Rasmussen, esperto di cyber security e professore del dipartimento di Scienze informatiche dell’università di Oxford. «Sicuramente verrà usata molto di più in futuro ma soprattutto dalle forze dell’ordine e nella sorveglianza di massa.

 

Non credo soppianterà le password nell’uso quotidiano. Se ci rubano una parola chiave possiamo sostituirla, ma se ci rubano l’impronta digitale?». È successo lo scorso settembre, quando le impronte di 5,6 milioni di impiegati statali americani sono state violate da un gruppo di hacker (cinesi, accusano gli Usa). I grandi database, nei quali si raccolgono i dati biometrici, sono ancora vulnerabili agli attacchi informatici. Alcune aziende, come Apple e Microsoft, salvano i dati non in un server centrale ma direttamente nel dispositivo. L’impronta del pollice, per esempio, viene salvata nell’iPhone.

 

BIOMETRIA 2BIOMETRIA 2

È un metodo più sicuro? «Dipende. È facile beccarsi un virus mentre si scarica un’applicazione. Ma in questo caso il ladro ruba solo un’impronta e non migliaia», argomenta Rasmussen. C’è poi il pericolo dello spoofing, il classico scenario da Mission Impossible o da film di James Bond, quando il cattivo trancia il pollice o cava gli occhi al malcapitato di turno per aprire il caveau di una banca o una valigetta preziosa.

 

Nella realtà può succedere, ma in modo meno cruento. In Germania un gruppo di hacker ha violato un iPhone fotografando un’impronta digitale su un bicchiere e usandola per creare un finto pollice di lattice.

 

BIOMETRIA 3BIOMETRIA 3

Stessa cosa è accaduta in Spagna, quando un gruppo di ingegneri ha ricreato l’immagine di un’iride così perfetta da ingannare i sistemi di lettura che, per esempio, vengono impiegati negli aeroporti al controllo del passaporto. «Per questo si è alla ricerca di nuovi parametri biometrici, più difficili da riprodurre», prosegue Rasmussen.

 

«Si stanno facendo esperimenti con le onde cerebrali, il reticolo di vene del palmo della mano e i battiti del polso. Io per esempio sto lavorando a un sistema che è in grado di riconoscere i movimenti degli occhi, controllati dai muscoli. Questi movimenti sono misurabili e unici per ciascuno di noi. In futuro si potrebbe sbloccare lo schermo del computer o avviare il motore dell’auto solo con lo sguardo».

 

BIOMETRIA 4BIOMETRIA 4

Altre tecnologie, secondo il professore, sono più immature. Come quella che identifica il battito cardiaco, spesso usata nei wearable, come il bracciale Nymi, che misura il segnale elettrico generato dal cuore e, via wireless, avvia il portatile o qualsiasi altro dispositivo al quale venga associato.

 

BIOMETRIA 5BIOMETRIA 5

Proprio il battito cardiaco ha messo nei guai il braccialetto per il fitness Fitbit, che negli Stati Uniti è stato colpito da una class action di consumatori che contestavano la lettura troppo imprecisa del cuore sotto sforzo. Un monito per chi già sta preparando il funerale delle password.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA