morti sul lavoro 1

DI PENSIONI DA FAME SI MUORE - A LECCE UN OPERAIO HA PERSO LA VITA DOPO ESSERE CADUTO DA UN'IMPALCATURA DI CINQUE METRI: AVEVA 72 ANNI E STAVA CONTINUANDO A FARE QUALCHE LAVORETTO PER ARROTONDARE L'ASSEGNO PREVIDENZIALE - LA CGIL: "SI PONE UNA QUESTIONE DI SOPRAVVIVENZA PER CHI ARRIVA ALLA PENSIONE DOPO 40 ANNI DI DURO LAVORO E DI COLPO SI RITROVA A FARE I CONTI CON LO STATO DI BISOGNO" - NEL PRIMO TRIMESTRE 2022 SONO STATI 175 MILA GLI INFORTUNI IN ORARIO DI SERVIZIO

1 - LECCE, OPERAIO DI 72 ANNI CADE E MUORE. LA CGIL: "PENSIONATO COSTRETTO A LAVORARE PER NECESSITÀ"

Da www.repubblica.it

 

MORTI SUL LAVORO 2

Un operaio di 72 anni, Donato Marti, originario di Avetrana (Taranto), è morto a Lecce, nella mattinata di martedì 21 giugno, mentre era impegnato in alcuni lavori di ristrutturazione di un immobile in via Parini, nei pressi del cuore commerciale della città.

 

Secondo i primi rilievi, sembra che l'uomo, per cause da accertare, sia caduto da un'altezza di circa cinque metri mentre insieme ad altri operai era impegnato ad installare un montacarichi.

 

MORTI SUL LAVORO 3

Il 118 ha trasportato il 72enne all'ospedale Vito Fazzi dove però è morto poco dopo. Sul posto per i rilievi gli agenti delle volanti e gli ispettori dello Spesal. La Procura di Lecce ha aperto un'inchiesta.

 

È la terza vittima, è spiegato in una nota della Cgil, che si registra in provincia di Lecce nel giro di 50 giorni (in tutto 4 i morti dall'inizio dell'anno), dopo i casi di Salve (4 maggio) e Soleto (13 giugno). Ma le cronache hanno evidenziato almeno altri tre incidenti gravi nello stesso periodo.

 

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"Piangere la morte di un pensionato sul luogo di lavoro - dice la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi - deve far riflettere sulla condizione degli anziani che raggiungono l'età per ottenere l'assegno previdenziale. Si pone una questione di vera e propria sopravvivenza per chi arriva alla pensione dopo 40 anni di duro lavoro e di colpo si ritrova a fare i conti con lo stato di bisogno.

 

Questa è una condizione che purtroppo riguarda molti cittadini della provincia di Lecce, dove gli assegni pensionistici sono tra i più bassi d'Italia. Molti pensionati sono quasi costretti a ricorrere a lavori extra, spesso di fortuna. Serve con urgenza un provvedimento che aumenti il potere di acquisto delle pensioni, allargando per esempio la platea dei percettori della cosiddetta 14esima.

 

morti sul lavoro

Lo abbiamo chiesto anche sabato durante la manifestazione a Roma: basta con la politica degli interventi spot e dei bonus una tantum; il Governo pensi ad interventi strutturali".

 

"Le morti sul lavoro sono tutte inaccettabili, quella di un operaio edile di 72 anni che precipita da un'altezza di 4-5 metri fa ancora più rabbia. Al di là della ricostruzione della dinamica del drammatico incidente sul lavoro accaduto a Lecce, come Uil del territorio non possiamo non gridare tutta la nostra indignazione per un'altra vita spezzata, per l'assurdità di finire uccisi nello svolgimento del proprio lavoro, un lavoro pesante a un'età decisamente inadatta".

 

morti sul lavoro 3

Lo dichiarano Salvatore Giannetto e Paola Esposito, rispettivamente segretario generale della Uil di Lecce e della Feneal-Uil di Lecce (categoria che rappresenta i lavoratori edili).

 

Poi aggiungono: "Si deve insistere sulla prevenzione, sulla formazione e sulla riqualificazione professionale. Bisogna stabilire che le aziende non in regola con le norme sulla sicurezza non possano accedere a nessun finanziamento pubblico. Non basta più esprimere cordoglio dopo ogni morte. È tempo di rimboccarsi le maniche - concludono - e di fare di tutto per fermare questa strage assurda".

 

2 - INCIDENTI SUL LAVORO, MARTEDÌ NERO: 4 MORTI DA VERONA A LECCE

Federica Angeli per www.repubblica.it

 

Un uomo è morto dopo essere stato travolto da una matassa di ferro che stava scaricando da un camion in un'azienda a Legnago (Verona). E un ragazzo di 26 anni, sempre nel veronese, è morto schiacciato dal trattore che stava manovrando. Poi ci sono altri due lavoratori morti oggi: un operaio a Lecce precipitato dal quarto piano e uno travolto da un convoglio a Città della Pieve (Perugia).

 

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Per quanto riguarda il primo caso l'operaio è rimasto schiacciato sotto il peso della matassa. I Carabinieri di Legnago e gli ispettori allo Spisal dell'Ulss 9 Scaligera stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente. Sul posto ambulanza medicalizzata, elicottero e carabinieri. Per l'uomo, i soccorsi del Suem 118 hanno potuto solo contastare il decesso, avvenuto, secondo quanto si apprende, per schiacciamento.

 

Schiacciato da un trattore

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Un 26enne è morto invece dopo essere stato schiacciato dal trattore che stava manovrando mentre era al lavoro in un'azienda agricola e agriturismo a Fumane (Verona), in località La Cà. Ancora da chiarire la causa dell'incidente risultato fatale. La dinamica è al vaglio dei Carabinieri di Fumane e degli ispettori dello Spisal dell'Ulss 9 Scaligera.

 

Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco e ai militari dell'Arma, è intervenuto l'elicottero di Verona Emergenza. I sanitari hanno potuto solo constatare il decesso del giovane. Sempre in mattinata a Lecce, un altro decesso sul luogo di lavoro: un 72 enne è precipitato dal quarto piano.

 

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Travolto sui binari da un convoglio

Incidente mortale sul lavoro in località Ponticelli di Città della Pieve, lungo la linea ferroviaria "lenta". Un operaio che stava lavorando sulle canaline a lato dei binari è stato travolto da un treno in transito ed è così deceduto. A diffondere la notizia i vigili del fuoco intervenuti con una squadra da Città della Pieve e un'altra a supporto dalla sede centrale di Perugia.

 

175mila incidenti sul lavoro nel primo trimestre 2022

Tre vittime di incidenti nello stesso giorno a fronte di numeri impressionanti. Gli infortuni sul lavoro, accaduti e denunciati all'Inail nel primo trimestre del 2022 sono stati 175 mila (158 mila in occasione di lavoro e 17 mila in itinere), oltre 54 mila denunce in più (+45%) rispetto all'analogo trimestre del 2021.

 

morti sul lavoro 4

Le denunce di esiti mortali sono state 189 (138 in occasione di lavoro e 51 in itinere), 5 in più rispetto al primo trimestre del 2021 (+2,7%). Il confronto tendenziale tra i due trimestri è condizionato dal diverso andamento della pandemia: l'impennata dei contagi professionali a inizio anno 2022 ha fatto superare in soli tre mesi il numero delle denunce da Covid-19 dell'intero anno 2021.

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