toninelli salvini tav chiomonte

NON HO LE TAV! ECCO PERCHE’ E’ STATA BOCCIATA L’ALTA VELOCITA’ – LO SCETTICISMO DI BRUXELLES E PARIGI: IL DOSSIER SOLO IERI A PALAZZO CHIGI, SALVINI IN PRESSING SU TONINELLI E DI MAIO: “C’E’ BISOGNO DI FINIRE QUELLO CHE ABBIAMO INIZIATO" - LA LEGA IN UNA CONTRO ANALISI AFFIDATA A TECNICI INDIPENDENTI SOSTIENE CHE NON COMPLETARE LA TAV COSTEREBBE ALL' ITALIA FINO A 4,2 MILIARDI - IN FUMO 50MILA POSTI DI LAVORO

Umberto Mancini per “il Messaggero”

SALVINI TAV

 

E' il d-day per la Tav. Questa mattina, salvo ripensamenti dell' ultima ora, l' analisi costi benefici elaborata dalla commissione voluta da Danilo Toninelli verrà messa sul sito del ministero dei Trasporti, svelando così, come ampiamente previsto, il «no» ufficiale al completamento dell' opera. Ieri, in tarda serata, la relazione di 80 pagine è stata consegnata a Matteo Salvini e Luigi Di Maio (che stamattina alle 9 incontrano Conte in un vertice a Palazzo Chigi), mentre già da un paio di giorni il testo è nelle mani dei francesi e della Commissione europea.

 

Ma da Bruxelles e Parigi trapela grande scetticismo sulle motivazioni alla base dello stop. Tant' è che si attenderebbe solo la pubblicazione ufficiale, dicono dalla capitale francese, per stroncare il dossier italiano. Il verdetto negativo è legato sostanzialmente ad un punto: il calo delle entrate fiscali per lo Stato italiano. Un danno, quello provocato del presunto calo delle accise sul gasolio utilizzato dai Tir, calcolato in circa 6 miliardi.

MAPPA TAV EUROPA

 

Un altro miliardo di extra costi sarebbe invece legato alla costruzione del tunnel ferroviario. Troppi soldi per dare il via libera all' opera. Anche se Salvini, ieri a Porta a Porta, ha fatto capire che non farà retromarcia. Anzi. «Vedrò presto sia Di Maio che Toninelli».

salvini toninelli

 

IL PUNTO CHIAVE Dietro al no all' opera dei tecnici vicini ai 5Stelle c' è una motivazione fiscale. Il dirottamento delle merci dalla gomma alle linea ad alta velocità, facendo perdere gettito, avrebbe un impatto sui conti pubblici che i tecnici guidati dal professor Marco Ponti considerano superiore ai benefici.

 

LUIGI DI MAIO E LA TAV

Una tesi per certi aspetti suggestiva. Tant' è che l' associazione che raggruppa oltre 100 docenti universitari che si occupano di trasporti, la Sidt, la ritiene manifestamente infondata. «Non sviluppare un integrato progetto di sistema della mobilità e della logistica, di cui la Torino-Lione costituisce - secondo l' associazione guidata dal professor Antonio Musso - un elemento importante ci porterebbe verso un ulteriore isolamento anacronistico, così come puntare prevalentemente sul trasporto su strada anziché su rotaia oltre ad essere anacronistico è anche insostenibile dal punto di vista energetico ed ambientale».

 

Eppure il team di Ponti sostiene esattamente il contrario. E punta tutto sulla saturazione della linea stradale, non considerando necessario spendere altri soldi per quella via ferro. Non solo. Il team è convinto poi che in prospettiva vi sarà un calo dei traffici tra i due Paesi e che dunque non vale a pena proseguire.

salvini visita il cantiere tav di chiomonte 9

 

IL MONDO ACCADEMICO Oltre al mondo accademico, a smontare il dossier ci ha pensato anche la Lega che in una contro analisi riservata affidata a tecnici indipendenti sostiene che non completare la Tav costerebbe all' Italia fino a 4,2 miliardi di euro tra sanzioni da pagare, contratti da disdettare e scavi da ricoprire. Senza contare una perdita «di ricavi dai benefici socio-economici di 20 miliardi di euro».

 

Confindustria ha aggiunto che andrebbero in fumo circa 50 mila posti di lavoro, una porzione importante di Pil e lo sviluppo dei traffici commerciali in Europa. Ma la commissione del Mit non avrebbe considerato questi effetti, quelli occupazionali sopratutto, limitandosi a constatare che di fronte ad un calo dei traffici merci, smentito tra l' altro anche da un recente studio della Bocconi, è meglio fermarsi che andare avanti.

salvini visita il cantiere tav di chiomonte 8

 

A mettere la pietra tombale sul dossier di Ponti sarà con ogni probabilità non tanto il fuoco di sbarramento della Lega, oggi più forte dopo l' affermazione in Abruzzo, ma la relazione messa a punto dall' Avvocatura dello Stato che è già sul tavolo del presidente del Consiglio Conte. «Bloccarsi ora - hanno scritto nero su bianco dagli uffici legali - può costare dai 3 ai 4 miliardi di euro». Del resto a sostenere con coraggio che l' opera va fatta, considerati i benefici sul fronte ambientale e della sicurezza, è stato uno solo dei tecnici del team di Ponti, il professor Pierluigi Coppola dell' Università di Tor Vergata, che ha preso le distanze dal documento finale.

toninelli salvinicantiere tav chiomonte 4CONTE TONINELLIsalvini visita il cantiere tav di chiomonte 39salvini visita il cantiere tav di chiomonte 11salvini visita il cantiere tav di chiomonte 38cantiere tav chiomonte 1TORINO - MANIFESTAZIONE A FAVORE DELLA TAVtavcantiere tav chiomonte 5salvini visita il cantiere tav di chiomonte 15salvini visita il cantiere tav di chiomonte 17salvini visita il cantiere tav di chiomonte 16

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?