schadenfreude

"LA SFORTUNA DEGLI ALTRI E' DOLCE COME IL MIELE" - PERCHÉ GODIAMO PER LE DISGRAZIE ALTRUI? CE LO SPIEGA TIFFANY WATT SMITH, AUTRICE DEL LIBRO “SCHADENFREUDE”: “È UNA REAZIONE NORMALE NEI CONFRONTI DI CHI CI FA SENTIRE INFERIORI. SI TRATTA DI UN'EMOZIONE INDISPENSABILE IN QUESTA ERA DI CURATA PERFEZIONE E DI INFINITE PRESSIONI PER IL SUCCESSO. E FORSE OGGI L'ERA DIGITALE CI HA RESO TUTTI DROGATI DI SENSO DI GIUSTIZIA” - LUCREZIO DOCET...

Riccardo De Palo per “il Messaggero”

 

tiffany watt smith schadenfreude

Quale demone ci invade quando proviamo gioia per le disgrazie altrui? Quando la ex è costretta ad annullare il matrimonio, quando il rivale scivola su una buccia di banana? A questo fenomeno Tiffany Watt Smith, storica culturale britannica e docente universitaria, ha dedicato un libro con, appunto, tante bucce di banana in copertina. Cita un proverbio giapponese: «La sfortuna degli altri è dolce come il miele».

 

Lei elenca molti modi di identificare la stessa emozione, dal latino malevolentia al francese joie maligne, ma sceglie la parola tedesca, Schadenfreude, per il titolo del suo saggio. Come mai?

«Perché questo termine è stato preso in prestito dall' inglese, sin dal diciannovesimo secolo».

 

Non c' è una parola inglese per dire Schadenfreude, che pure è un comune espediente dell' umorismo britannico. E, a dire il vero, neppure in italiano. Non è strano?

«No, perché è un' emozione che molte persone cercano di dissimulare, o di nascondere. La parola deriva dal tedesco Schaden (danno) e Freude (gioia). Ha molti significati. Un tempo la gente le usava anche per riferirsi a esempi di vero e proprio sadismo».

Tiffany Watt Smith

 

Perché ha scelto di studiare questo fenomeno?

«Negli ultimi anni, si è parlato sulla stampa di Età della Schadenfreude, in politica e non solo. Inoltre, noi in Gran Bretagna spesso rimuoviamo emozioni difficili o scomode; la Schadenfreude, invece, è una normale esperienza umana - anche se spesso è quella che ci fa provare più vergogna - e vale la pena indagare sulle sue motivazioni».

 

In che modo?

«Chiedendoci: pensiamo che quella persona meriti una simile sfortuna? Perché? Il nostro piacere consiste nel vedere qualcun altro perdere, e di conseguenza nel sentirci come se fossimo noi a vincere? Possiamo imparare qualcosa sui nostri avversari? Forse, ad essere onesti con noi stessi, invidiamo la persona di cui ridiamo per un imbarazzante errore: la Schadenfreude è una reazione normalissima nei confronti di chi ci fa sentire in qualche modo inferiori. Ma, soprattutto, ci ricorda che non siamo i soli a sbagliare. Insomma, si tratta di un' emozione indispensabile in questa era di curata perfezione e di infinite pressioni per il successo».

 

Meglio pensare bene o male?

tiffany watt smith 1

«Non credo che le emozioni siano, in sé, buone o cattive; ma a volte il modo in cui reagiamo può creare problemi. La Schadenfreude ci può far sentire in colpa, ma è anche un piacere, ci fa stare bene, ci aiuta a rapportarci con i nostri errori. E gioca un ruolo nel nostro modo di creare legami in situazioni difficili. Per esempio, a volte, invitiamo la gente a ridere delle nostre disgrazie. Quando raccontiamo del nostro nuovo lavoro e raccontiamo il disastro accaduto il primo giorno in ufficio, desideriamo che gli altri ridano delle nostre sofferenze. In questo modo non veniamo percepiti come una minaccia».

 

Sarà colpa di Darwin?

«Alcuni psicologi sottolineano che l'evoluzione ha sviluppato i centri del cervello preposti alle ricompense, lo striale dorsato. Uno dei miei studi preferiti, pubblicato all' inizio di quest'anno, e condotto a Lipsia da Natacha Mendes e altri, ha rilevato che i bambini fino a sei anni erano disposti a pagare in caramelle per vedere colpire pupazzi dall'aspetto cattivo, mentre si allarmavano se i pupazzi buoni venivano trattati allo stesso modo».

friedrich nietzsche

 

Ma, in fondo, perché ci sentiamo in colpa?

«La Schadenfreude ha infinite sfumature e motivazioni. Ci piace vedere la squadra rivale perdere, anche se la nostra non sta neppure giocando. Spesso apprezziamo la disavventura di qualcuno perché pensiamo che se la meriti».

 

Per esempio?

«Stamattina ho provato un brivido di gioia, quando un maleducato mi ha spinto sulle scale mobili, e poi nella foga ha perso il treno. Ma, naturalmente, la Schadenfreude è anche collegata strettamente all' invidia. Se ci è mai capitato di provare un accenno involontario di sorriso quando il nostro amico più fortunato di noi ci racconta di avere perso il lavoro - anche se siamo seriamente dispiaciuti per lui bene, stiamo gustando un momento di Schadenfreude».

 

Infatti, lei scrive che la Schadenfreude è ovunque.

invidia

«La gente prova emozioni di questo tipo da sempre ma ora è più evidente perché noi siamo più inclini a condividere le nostre reazioni con un emoji, o cliccando like su un post nei social. Ciò che un tempo sarebbe restato un furtivo e sornione sorriso tra amici, ora è visibile a tutti».

 

L'era di Internet ha definitivamente sdoganato la Schadenfreude?

«Se ne vede molta di più per questo, certo. In parte perché ci esprimiamo di più, come dicevo, e questo tende a farla percepire come una cosa normale. Ma soprattutto, ci piace vedere qualcuno incorrere nel giusto castigo. Online, ci confrontiamo con molta più ingiustizia di quando, per esempio, passeggiamo nel nostro quartiere. Gli psicologi sostengono che questo tipo di piacere dia dipendenza e forse oggi l' era digitale ci ha reso tutti drogati di senso di giustizia».

invidia

 

Lei scrive che anche il De Rerum Natura di Lucrezio è un esempio di Schadenfreude.

«Ci sono alcuni versi in cui Lucrezio descrive il piacere di osservare dalla riva una nave in preda ai marosi. Non perché ci piaccia vedere qualcun altro soffrire, ma perché assaporiamo l' esperienza di sapere da quale sofferenza siamo stati risparmiati. Oggi, forse Lucrezio descriverebbe incidenti stradali, e scriverebbe perché la gente rallenti in autostrada per osservarli meglio».

 

Un esempio di Schadenfreude che le ha dato molto piacere?

«Ho votato per restare nella Ue, e quindi quando la Brexit ha prevalso mi sono sentita scossa, ho provato rabbia. Dopo il referendum, se uno sostenitore del leave si rendeva idiota, si rivelava un bugiardo, o faceva una figuraccia in un'intervista, provavo un grande senso di trionfo: eppure sapevo che questo non cambiava molto le cose (Nietzsche definiva la Schadenfreude la rivincita dell'impotente). Ora, invece, mi capita di provare per la Brexit soltanto disperazione, vergogna e disgusto.

ammirazione o invidia

 

Lei ha scritto anche un Atlante delle emozioni umane. Malgrado la nostra apparente razionalità, sono queste a guidare le nostre vite?

«Non credo che razionalità ed emozioni siano opposte: prendono entrambi parte nel processo decisionale. Ecco perché è così importante capire le emozioni: in questo modo possiamo chiederci cosa stiamo provando, e se è a questi sentimenti che vogliamo veramente rispondere».

 

Lei insegna cultura del sonno alla Queen Mary University. Di cosa si tratta?

«Insegno la storia del sonno nel corso dei secoli in medicina, nella letteratura, nel teatro, nel cinema eccetera - dall' epidemia del sonno all' inizio del ventesimo secolo, fino al mito della Bella Addormentata, a film come Inception di Christopher Nolan.

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...