pomezia8

LA PICCOLA CHERNOBYL DELL'AGRO PONTINO - NUBE TOSSICA DI POMEZIA: FINESTRE SBARRATE IN 21 COMUNI, SCUOLE CHIUSE E CASE EVACUATE. DOPO L'INCENDIO NELLA DISCARICA DI RIFIUTI SPECIALI C'È IL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DA AMIANTO NELLE ZONE CIRCOSTANTI. E ORA SI INDAGA SU ATTI DOLOSI

Roberto Giovannini per ''La Stampa''

 

 

POMEZIAPOMEZIA

La colonna di fumo torreggia nera nel cielo. La puzza di plastica bruciata è fortissima, qui sulla via Pontina Vecchia. Siamo a poche decine di metri dalla Eco X di Pomezia, località Cinque Poderi, dove dalla mattina uno stabilimento di stoccaggio e lavorazione di rifiuti della plastica pieno di tonnellate di materiale sta bruciando per cause ancora sconosciute, costringendo a un massacrante e certo non salubre lavoro di spegnimento tanti Vigili del Fuoco.

 

È nettissima la sensazione che la mascherina che stiamo indossando non ci proteggerà come vorremmo dalla diossina, dalle polveri sottili, dai solventi e forse anche dall' amianto che si sta diffondendo per chilometri nel cielo della campagna laziale a Sud di Roma, a cavallo della colonna di fumo.

 

Ore per domare l' incendio L' incendio è scoppiato alle otto di mattina. Gli operai della Eco X erano arrivati già da mezz' ora, sono stati sorpresi dalle fiamme, e sono scappati a gambe levate. I pompieri sono arrivati rapidamente, con un consistente dispiego di uomini e mezzi, ma soltanto nel tardissimo pomeriggio le fiamme erano sotto controllo: a dimostrarlo, anche il cambiamento del colore della nuvola di fumo, sempre più chiaro.

 

POMEZIA2POMEZIA2

Del grande capannone non è rimasto granché: qualche muro di mattoni, tutto il resto è bruciato. Sicuramente c' erano molte tonnellate di plastica e carta - la Eco X raccoglieva e lavorava per il settore del riciclo di questi materiali - sicuramente c' erano diversi fusti pieni di gasolio. Forse il tetto della struttura era coperto di materiale contenente amianto: grosso problema. Accanto alla Eco X, poi, c' era uno stabilimento cinematografico chiuso da sei anni, ma dentro c' erano ancora centinaia di «pizze», di pellicole cinematografiche, oltre a molti rifiuti vari accumulati nel tempo. Tutto bruciato. La Procura di Velletri, intanto, ha aperto un' inchiesta per rogo colposo.

 

Le misure di emergenza Se in mattinata il fumo pestilenziale che brucia la gola si era diretto verso la triste (ma popolosa) zona costiera di Torvaianica, nel pomeriggio il vento è girato, e la nuvola tossica si è diretta verso i Castelli, coprendo la zona ad alta intensità agricola vicino a Pomezia.

 

Che succederà alle persone e ai prodotti agricoli circostanti?

I tecnici dell' Arpa del Lazio, l' agenzia ambientale, sono venuti appena possibile a cominciare i controlli. «Al momento non risultano persone intossicate. Ci sono stati episodi di paura, come capita in questi casi, ma la situazione è per fortuna sotto controllo» spiega il giovane sindaco di Pomezia Fabio Fucci, tornato a visitare il luogo del disastro.

 

POMEZIA3POMEZIA3

Dalla mattinata ha disposto tra l' altro la chiusura delle scuole nel raggio di 2 km dal rogo, l' evacuazione delle case nel raggio di cento metri, ha detto ai cittadini di stare in casa tenendo le finestre chiuse, limitare al massimo gli spostamenti, lavare bene frutta e verdura del proprio orto. Poi in serata Virginia Raggi, come sindaco della Città metropolitana, ha esteso queste indicazioni a ben 21 Comuni della ex Provincia di Roma. «Ci vorranno alcuni giorni, 4 o 5, per sapere se ci sono rischi per l' ambiente» spiega Marco Lupo, direttore generale dell' Arpa Lazio.

 

I sospetti del sindaco Fucci Fucci è un po' «famoso»: nei verbali delle intercettazioni di Salvatore Buzzi era stato definito «incorruttibile». Proprio qualche giorno fa contro una finestra degli uffici comunali (deserti) era stata lanciata una tanica piena di benzina, poi infiammata. Gli chiediamo se ha qualche sospetto su quello che è accaduto alla Eco X.

POMEZIA1POMEZIA1

 

«Quando si ha a che fare con la gestione dei rifiuti - risponde - tutto è possibile. La convivenza tra impianti di questo tipo e territorio non è mai serena, e c' erano già stati esposti da parte di alcuni cittadini nei confronti dell' azienda». Il Comune aveva effettuato le sue verifiche con gli agenti della polizia locale, e le risultanze, spiega Fucci, «erano state girate alle autorità competenti per le opportune valutazioni».

 

Insomma, alla Eco X non tutto filava, pare. Qualche cittadino aveva denunciato la presenza in azienda e fuori da essa di cumuli di materiale che invece non ci dovevano essere. Carlo Nico, funzionario dei Vigili del Fuoco, dice che lo stabilimento non era dotato di idranti; sicuramente i rifiuti non bruciano per autocombustione.

 

Da questa mattina, a incendio spento, cominceranno le indagini di polizia giudiziaria per stabilire le cause del rogo. Quel che è certo è che nella zona da troppo tempo si verificano problemi legati al ciclo dei rifiuti: un anno fa un incendio alla discarica di Roncigliano, a dieci chilometri. Il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi dice che «circolavano voci di vendita della Eco X».

 

E i deputati e senatori di M5S della Commissione d' inchiesta sui Rifiuti chiedono un' indagine parlamentare: «È dall' estate del 2015 che questa escalation di incendi sembra una vera e propria guerra dei rifiuti. Roghi in impianti di riciclo, compostaggio, stoccaggio, in tutta Italia. Una situazione che perdura da anni che può non essere assolutamente casuale».

POMEZIA7POMEZIA7POMEZIA6POMEZIA6

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?