mascherina coronavirus medici

COSA POTREMO FARE NEL 2021? UN CAZZO! – SICURAMENTE DOVREMO PORTARE LE MASCHERINE (ALMENO) FINO A SETTEMBRE – IL POSSIBILE CALENDARIO DELLE RIAPERTURE: IL 7 SI DOVREBBE RICOMINCIARE CON LE SCUOLE E TORNARE ALLA SUDDIVISIONE A COLORI. A FINE GENNAIO TOCCA A PALESTRE E PISCINE E A PRIMAVERA CINEMA E TEATRI CON SALE DIMEZZATE

tossire con la mascherina

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

Scuole, sci, palestre, hotel e chi più ne ha più ne metta. Il 2021 sarà l’anno della «ripartenza». Lo ha detto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo ultimo messaggio di fine anno, sottolineando come quelli appena iniziati saranno 365 giorni «di lavoro intenso».

 

Cercando di non essere avventati infatti e sperando che la campagna vaccinale faccia il suo corso senza intoppi, sarà necessario prima rattoppare e poi rifinire quello squarcio che l’arrivo del Coronavirus ha aperto nella vita del Paese.

 

CORONAVIRUS - VACCINAZIONI A ROMA

La prima data da cerchiare sul calendario è vicinissima: il 7 gennaio. Da giovedì non solo ripartiranno le scuole (tra dubbi e speranze) ma si dirà anche addio alle restrizioni natalizie per tornare alla prassi della Penisola “a colori”. Vale a dire che, quantomeno per chi vive in zona gialla, sarà possibile concedersi qualche spostamento o un pranzo al ristorante. Senza esagerare però, il giallo non è un liberi tutti.

 

Dal 18 gennaio sarà poi la volta delle piste da sci che, con limitazioni e buonsenso, proveranno a salvare la stagione turistica invernale. A seguire - si spera con ritmo crescente dovuto alla campagna vaccinale - sarà la volta di palestre, piscine, musei, cinema e teatri. Sempre con accortezza e senza lasciarsi andare. Per la normalità sarà ancora presto.

 

MANIFESTAZIONE MASCHERINE TRICOLORE

E lo sarà anche quando tra la primavera e l’estate, si potrà tornare a viaggiare davvero per fini turistici pur rispettando le distanze e tenendo su la mascherina. Per toglierla infatti, secondo gli esperti bisognerà aspettare almeno la fine dell’estate. Quando cioè mancherà poco ad un nuovo anno scolastico tutto in presenza e a una quotidianità che assomigli più fortemente a quella a cui abbiamo rinunciato.

 

Dal 7 gennaio/1

Didattica in presenza al 50%

e orari scaglionati:

riaprono le scuole (forse)

 

coronavirus italia-1

Nonostante i dubbi delle Regioni, il governo insiste che gli studenti italiani di ogni ordine e grado (anche le superiori quindi) tornino a sedersi in aula. In maniera parziale però. Si parte infatti con una didattica mista, con il 50% degli alunni in classe e il 50% a casa. Una percentuale che, come richiesto da alcune Regioni già più avanti con i piani organizzativi (vedi Emilia-Romagna e Toscana), è destinata ad aumentare al 75% prima possibile, magari già alla fine del mese.

 

Dal 7 gennaio/2

Ritornano colori

e spostamenti tra Regioni

ma solo tra zone gialle

 

Con la fine delle restrizioni natalizie la Penisola tornerà al sistema dei colori. Ovvero alla suddivisione delle Regioni in zone gialle, arancioni e rosse. Così almeno gli italiani che si trovano in zona gialla (tutti se non verrà anticipata la Cabina di Regia prevista l’8 gennaio) potranno spostarsi in un’altra Regione con la stessa soglia di rischio o concedersi un pranzo al ristorante e, soprattutto, non dovranno auto-giustificare ogni uscita se non durante l’orario di coprifuoco tra le ore 22 e le 5 (ma con mascherina e distanziamento).

conte boccia speranza

 

Dal 18 gennaio

Impianti di risalita aperti

per l’ultimo tentativo

di salvare la stagione

 

Prima che gli appassionati e esultino, è meglio aspettare qualche altro giorno. L’ok al 18 gennaio arrivato ieri da parte del ministero della Salute è infatti subordinato ad un parere positivo del Comitato tecnico scientifico sulle linee guida presentate dalle Regioni.

Un sì che porterà all’apertura degli impianti sciistici solo nelle zone gialle, con forti attenzioni nel limitare le code agli ingressi delle piste e contrastare l’affollamento su funivie e cabinovie (limitate nella capienza almeno al 50%).

 

Dal 31 gennaio

Per palestre e piscine

si spera nel via libera

almeno ai corsi individuali

 

C’è la proposta dei gestori e anche la sponda del governo: la riapertura di palestre e piscine a fine gennaio potrebbe diventare realtà. Con il favore del ministro dello Sport che le sottoporrà al Cts, le associazioni di categoria stanno elaborando nuove misure per favorire il grande ritorno. Dalla possibilità di contingentare ancora il numero degli ingressi in palestra fino ad impedire ai clienti di accedere agli spogliatoi o autorizzare solo le lezioni individuali. Nelle piscine, poi, si sta valutando una persona per corsia.

tamponi drive in a milano

 

 

Inizio primavera

Sale piene (ma solo a metà)

al cinema e a teatro

Strada in discesa per i musei

 

A spingere stavolta è il ministero dei Beni Culturali. Con gli stessi protocolli dello scorso giugno (distanziamento e sale dimezzate) si punta a riaprire le sale di cinema e teatri. La vera preoccupazione riguarda file e assembramenti all’esterno che però, fanno sapere fiduciosi dal Mibact, con la prenotazione obbligatoria si possono tenere sotto controllo.

Discorso diverso per i musei. La loro riapertura è considerata più semplice e potrebbe arrivare indipendentemente da quella delle sale.

 

Giuseppe Conte e Lucia Azzolina by Osho

 

Fine primavera

Passaporto sanitario

o patentino vaccinale:

il turismo punta al rilancio

 

A spingere stavolta è il ministero dei Beni Culturali. Con gli stessi protocolli dello scorso giugno (distanziamento e sale dimezzate) si punta a riaprire le sale di cinema e teatri. La vera preoccupazione riguarda file e assembramenti all’esterno che però, fanno sapere fiduciosi dal Mibact, con la prenotazione obbligatoria si possono tenere sotto controllo.

Discorso diverso per i musei. La loro riapertura è considerata più semplice e potrebbe arrivare indipendentemente da quella delle sale.

 

Inizio estate

Finalmente si potrà giocare

a calcetto e pallacanestro

Però niente spogliatoi

 

Se i numeri saranno adeguati e se la campagna di vaccinazione starà avendo successo, anche tornare a vedere pieni di appassionati i campetti di calcio, basket o qualsiasi altro sport da contatto, potrebbe non essere un vero e proprio miraggio all’inizio dell’estate 2021.  Improbabile però che si tratti di un liberi tutti vero e proprio. Docce e spogliatoi infatti, dovrebbero restare chiusi, proprio come accaduto per un breve periodo la scorsa estate.

Italia, seriate - coronavirus

 

 

Fine estate

Giù le mascherine

e stop al distanziamento:

con i vaccini si può

 

«Non sappiamo se questi vaccini proteggano dall’infezione, proteggono sicuramente dalla malattia. Quindi almeno fino al 10 settembre non credo che una persona vaccinata debba smettere di portare la mascherina o osservare determinate misure di distanziamento e di protezione». A sostenerlo è il microbiologo Andrea Crisanti, che vede settembre 2021 come un orizzonte ragionevole per iniziare a ragionare (quantomeno in alcuni contesti) sul fare a meno delle restrizioni anti Covid basilari.

tamponi drive in a milano 4

 

 

Da settembre

Le lezioni a distanza

finiscono in soffitta:

si torna tutti in classe

 

È probabilmente la speranza più grande di tutte. Il ritorno definitivo in aula infatti, segnerebbe un passo anche simbolico importantissimo per tutto il Paese.

Per arrivarci però, servirà non vivere come un liberi tutti ogni conquista ottenuta fino a settembre 2021 e soprattutto sottoporsi alle vaccinazioni che, «a cavallo tra il secondo e il terzo trimestre», stando al commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri, potrebbero essere quasi tutti vaccinati.

 

 

Inizio autunno

Disco e feste per ultimi:

gli errori dell’estate scorsa

non devono essere ripetuti

 

balli senza mascherina alla bullona di milano 1

Discoteche ed eventi al chiuso, dopo il caos della scorsa estate, dovranno aspettare più di tutti. Meglio non rischiare anche perché, come sostenuto da Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, difficilmente «la partita si chiuderà prima di un anno».

A meno che, e se lo augurano tutti, l’indice Rt non risulti più basso già ad inizio autunno e non ci sia stata alcuna recrudescenza del virus, servirà ancora molto tempo prima di poter tornare a ballare.

 

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO