boschi berruti

PRIMA I COGNATI! È UN CASO L’EMENDAMENTO AL DDL CYBERSECURITY PRESENTATO DA MARIA ELENA BOSCHI. LA NORMA, PRIMA APPROVATA E POI STOPPATA DA PALAZZO CHIGI, “AGEVOLAVA” TUTTI GLI APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE E DELL’ESERCITO IN SERVIZIO ALL’AGENZIA NAZIONALE PER LA CYBERSICUREZZA – IL TESTO HA FATTO STORCERE AL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO, PERCHÉ SEMBRAVA SCRITTO SU MISURA PER IL COLONNELLO DELLA FINANZA GIAN LUCA BERRUTI, FRATELLO DELL'ATTORE-DENTISTA GIULIO BERRUTI, FIDANZATO DELLA DEPUTATA RENZIANA…

Estratto dell’articolo di Alessandro Mantovani e Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

 

giulio berruti e maria elena boschi - foto di chi

Un emendamento prima approvato e poi soppresso. Perché riguardava tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine e dell’esercito in servizio all’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, ma fra questi anche lui, Gian Luca Berruti, cognato della deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi.

 

Il blitz parlamentare–prima riuscito e poi stoppato da Palazzo Chigi – risale alla scorsa settimana quando la deputata renziana aveva depositato e fatto approvare un emendamento nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera al disegno di legge cybersicurezza: la norma prevedeva che il personale dell’Agenzia proveniente dalle forze armate e di polizia potesse “rientrare nel ruolo dell’amministrazione di originaria provenienza” con la possibilità di progredire in carriera anche per il periodo “fuori ruolo”.

 

Gian Luca Berruti

La norma, ovviamente di carattere generale, aveva avuto il parere favorevole del governo ed era stata votata dalla maggioranza, anzi all’unanimità. Poi però ha suscitato qualche mal di pancia a Palazzo Chigi, al Viminale e alla Difesa. Secondo diverse fonti di governo, sembrava scritta apposta per il cognato di Boschi: il colonnello della Guardia di Finanza Gian Luca Berruti, investigatore molto apprezzato ma anche fratello di Giulio, compagno della deputata di Italia Viva.

 

All’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale l’ufficiale dirige il Nucleo di progetto del Servizio Autorità e Sanzioni. Qui si inserisce l’emendamento di Boschi. Una norma che avrebbe favorito i “fuori ruolo” di ritorno rispetto ai dipendenti della Finanza, anche in misura maggiore rispetto a chi si trasferisce ai Servizi segreti e poi torna indietro.

 

giulio berruti e maria elena boschi - foto di chi - 2

All’Agenzia si guadagna di più, anche rispetto ai Servizi, perché il trattamento economico è ricalcato sui livelli più alti della Banca d’Italia. E quindi si capisce l’irritazione dei colleghi che nelle forze di polizia guadagnano meno, ritengono di lavorare di più e spesso affrontano maggiori rischi professionali.

 

La norma era stata approvata mercoledì 8 maggio nelle commissioni della Camera e solo dopo a Palazzo Chigi si sono accorti che qualcosa non andava. Lo stop sarebbe stato ordinato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che ha la delega ai Servizi e ha seguito il provvedimento per tutto l’iter parlamentare.

 

Così, cinque giorni dopo, martedì 14 il relatore–cioè il governo – ha promosso un emendamento per sopprimere la norma provocando l’ira della deputata di Italia Viva. Naturalmente lo staff di Boschi nega che si volesse fare un favore a chicchessia: era solo un intervento a favore dei circa 70 “fuo ri ruolo” dell ’Agenzia. C’è invece chi pensa, al governo e non solo, che sia meglio indurli a scegliere anziché consentire loro di andare e venire da un’amministrazione all’altra.

 

alfredo mantovano conferenza programmatica di fdi a pescara

In aula, quando è stata votata la norma soppressiva, Boschi si è infuriata definendo l’atteggiamento del governo “non serio”: “Trovo che questo sia un modo di fare sbagliato, scorretto, che limita e in qualche modo anche mortifica il lavoro parlamentare”, ha detto. […]

 

Boschi ha poi replicato in dichiarazione di voto finale attaccando il direttore dell’Agenzia della Cybersicurezza, Bruno Frattasi: l’Agenzia, ha concluso la deputata, dovrebbe focalizzarsi sulle professionalità e competenze che ha al proprio interno “a cominciare dal suo direttore generale, dal prefetto Frattasi, che noi gradiremmo lavorasse ore 24 all’Agenzia e ci preoccupa vederlo, invece, impegnato in iniziative di campagna elettorale dei partiti di maggioranza, addirittura con pseudo -magliette, perché questo, poi, mina la credibilità di un’Agenzia che ha un ruolo delicatissimo”.

 

maria elena boschi e giulio berruti foto di gente 1

È la scenetta, in effetti non edificante, in cui Frattasi – come altri dirigenti e manager pubblici da cui ci si attende maggiore distanza dalla politica – si è mostrato alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara con la t-shirt del partito.

maria elena boschi e giulio berruti foto di gente 4Gian Luca Berrutiboschi berrutiGian Luca Berrutimaria elena boschi riceve una collana d oro acquistata dal fidanzato giulio berruti all asta di beneficienza foto di bacco (5)maria elena boschi giulio berruti foto di bacco (5)maria elena boschi giulio berruti foto di bacco (6)giulio berruti maria elena boschi foto di massimo sestinimaria elena boschi giulio berruti foto di bacco (3)maria elena boschi giulio berruti foto di bacco (4)maria elena boschi giulio berruti foto di bacco (5)maria elena boschi giulio berruti foto di bacco (6)maria elena boschi riceve una collana d oro acquistata dal fidanzato giulio berruti all asta di beneficienza foto di bacco (3)maria elena boschi e giulio berruti alla fiera del peperoncino di rieti 8

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