stasi

GARLASCO, UN DELITTO SENZA FINE - LA PROCURA DI PAVIA HA APERTO UN’INCHIESTA BIS SULLA MORTE DI CHIARA POGGI DOPO LE RIVELAZIONI DEL PERITO DELLA DIFESA - MA A DISTANZA DI MOLTI ANNI SARA’ DIFFICILE TROVARE PROVE, NUOVI TESTIMONI, IMPOSSIBILI NUOVI ACCERTAMENTI SUI TELEFONI - ECCO GLI ERRORI COMMESSI DAGLI INQUIRENTI SUL LUOGO DEL DELITTO

Luca Fazzo per “il Giornale”

ALBERTO STASI  ALBERTO STASI

 

Nove anni e mezzo dopo la morte di Chiara Poggi, le indagini sulla sua morte sono ufficialmente riaperte. A Garlasco i genitori vivono ancora nella casa dove, in una mattina di agosto, l'assassino bussò alla porta. Pochi chilometri più in là, in una casa ormai troppo grande, vive la madre di Alberto Stasi, che sconta nel carcere di Bollate la sua condanna a sedici anni per omicidio volontario. Sembrava una vicenda chiusa, destinata a portarsi dietro per sempre dubbi e certezze.

 

CHIARA POGGI GARLASCOCHIARA POGGI GARLASCO

Invece ora tutto si riapre. E a tirare le fila dell' inchiesta bis è un ufficio giudiziario che della tragica morte di Chiara non si era mai dovuto occupare: la Procura della Repubblica di Pavia. È qui, sul tavolo del procuratore aggiunto Mario Venditti, che è approdato il fascicolo con la nuova, diversa verità che i difensori di Stasi ritengono di avere individuato, continuando a scavare nei meandri del caso: una verità che scagionerebbe l'ex fidanzato della ragazza, e accuserebbe un altro giovane del paese.

 

L'inchiesta-bis è una evoluzione inattesa dell'iniziativa di Angelo Giarda, il legale di Stasi. L'obiettivo della difesa era ottenere una revisione del processo all'ex bocconiano, come la legge consente anche dopo condanna definitiva se emergono nuove prove. La richiesta poteva venire presentata dai legali direttamente alla Corte d'appello di Brescia, dove eventualmente dovrebbe tenersi un nuovo processo.

 

ALBERTO STASI  ALBERTO STASI

Invece Giarda ha scelto di mandare tutto alla Procura generale di Milano, l'ufficio che aveva chiesto e ottenuto la condanna di Stasi. Sul tavolo del sostituto procuratore Laura Barbaini è approdato il documento in cui viene indicato con nome e cognome il colpevole alternativo, individuato dagli investigatori privati sulla base del Dna maschile trovato sotto le unghie di Chiara.

 

GENITORI DI CHIARA POGGIGENITORI DI CHIARA POGGI

Ma invece di chiedere la riapertura del processo a Stasi, la dottoressa Barbaini ha imboccato una direzione diversa. Se le prove trovate dalla difesa sono vere, potrebbero dimostrare non soltanto l'innocenza di Stasi, ma anche la colpevolezza del giovane di cui, pare dopo che era uscito da un bar, i detective privati avrebbero scovato il Dna su una bottiglia d' acqua. E a poter indagare su questo nuovo colpevole può essere solo la procura di Pavia, dopo che gli uffici giudiziari di Vigevano, i primi ad occuparsi del caso, sono stati soppressi.

 

GARLASCO DELITTOGARLASCO DELITTO

Così, il fascicolo è stato mandato a Pavia. E qui il procuratore aggiunto Venditti ha aperto l'inchiesta-bis. Sarà lui a dover capire se il giovane è un assassino che l'ha fatta franca o la vittima di una accusa ingiusta. É una indagine che parte tutta in salita: sono passati quasi dieci anni, difficile trovare nuovi testimoni, impossibili nuovi accertamenti sui telefoni. I microscopici frammenti di Dna trovato sul corpo di Chiara non esistono più, e la stessa sentenza che ha condannato Stasi ha ritenuto che fossero insufficienti per qualunque valutazione.

 

Ma a rendere tutto ancora più complicato c'è soprattutto un dato di fatto, di cui si è parlato - anche se di sfuggita - nel corso dell' ultimo processo, quello concluso con la condanna di Stasi. Il Dna esaminato dai periti non era solo di quantità infinitesimale: era anche un Dna sporco, irrimediabilmente contaminato da agenti esterni prima che Chiara arrivasse sul tavolo del medico legale. Il corpo della vittima venne afferrato dai lettighieri senza alcuna precauzione, in modo da alterare qualunque prova.

 

VILLA 
GARLASCO
VILLA GARLASCO

Lo stesso trattamento cancellò dal novero delle prove un altro elemento cruciale, l'impronta del palmo insanguinato dell' assassino sulla spalla del pigiama della ragazza. Ma questo è solo uno dei tanti esempi dei disastri compiuti nelle prime ore dopo il delitto, tra investigatori che camminano nel sangue e perquisizioni fatte con tutta calma: e che sono i veri colpevoli della nebbia che ancora avvolge la verità.

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…