epidemia pandemia

“LA GLOBALIZZAZIONE HA UN COSTO ALTISSIMO E ORA LO STIAMO IMPARANDO” - LO PSICANALISTA LUIGI ZOJA: “A FURIA DI ACQUISTARE PRODOTTI DALLA CINA O DI ESPORTARE LAVORO IN ROMANIA ABBIAMO ALIMENTATO UN CIRCOLO VIZIOSO. NEL 2003 LA SARS VENNE CONTROLLATA PERCHÉ I RAPPORTI CON LA CINA ERANO UN DECIMO DI QUELLI DI ADESSO. DUE ANNI FA L'OMS AVVERTÌ CHE SAREBBE ARRIVATA UNA "MALATTIA X" CHE AVREBBE PORTATO UNA PANDEMIA. ABBIAMO MAI SENTITO I NOSTRI MINISTRI PARLARNE? NO, TUTTI ANESTETIZZATI”

Paolo Colonnello per “la Stampa”

 

pandemia globale di influenza

Professor Luigi Zoja, le riassumo i provvedimenti varati dal governo che uno psicanalista come lei può ben interpretare: vietato toccarsi e baciarsi, vietato andare a scuola, al cinema a teatro. Solitudine e rinuncia: diventeremo una società più triste per colpa di un virus?

«Non credo. Non è il virus il nostro vero problema. Nel mio libro Paranoia, scritto in seguito agli attentati di New York dell'11 settembre, ho raccontato che i mezzi di comunicazione sono stati uno dei più grandi progressi dell' umanità ma anche uno dei più grandi problemi. I giornali si potevano manipolare, tv e radio ci hanno condizionato, ora i social fanno di peggio. È questo il problema, non il virus».

Luigi Zoja

 

Quindi lei tra le ragioni della salute e quelle dell' economia che preme, da che parte si schiera?

«Necessariamente dalla parte della salute, ci mancherebbe».

 

Ma poi diventeremo tutti più poveri. Dobbiamo abituarci all'idea?

«Certo, per quest' anno è sicuro. Poi vedremo se ci sarà ripresa. Ma basta vedere Milano che, dicono, perde quasi un miliardo al giorno: è una voragine che nessun provvedimento potrà coprire...»

 

Il virus ci impone un' assenza di contatti come mai prima d' ora. Ci spingeremo ancor più nella realtà virtuale o ri-impareremo il valore dei rapporti personali?

«Ripeto: non è tanto il virus il problema ma il fatto che nell' ultimo decennio abbiamo lasciato spazio a un' onnipotenza tecnologica incoraggiata perfino dai governi. Tutto ciò comprime i rapporti e i messaggi che inevitabilmente diventano più aggressivi. È tutto già avvenuto. Il virus cambierà poco».

CoronaVirus

 

Non crede che aumenterà il senso di solitudine e depressione?

«Bisogna imparare dai ragazzi che, nonostante i divieti, vanno a scuola con gli smartphone e li usano tantissimo. Ora staranno in contatto solo attraverso i loro cellulari e questo credo che gli darà un minimo di nostalgia dei compagni e della classe e magari si renderanno conto dei limiti del virtuale. Potremmo accorgerci tutti quanto sono importanti i rapporti veri tra umani».

 

Nessuno lo ammette ma molti in fondo erano rassicurati che a morire fossero solo anziani e già malati. Siamo dei cinici?

CoronaVirus

«Be', intanto anch' io sono nella categoria degli anziani e mi pare che le probabilità di morire per un contagio siano ancora accettabili. Detto questo, sono i cinici e gli stupidi che fanno queste considerazioni mentre a me sembra che l'aumento della mortalità legata all'età sia una cosa naturale».

 

Che cambiamenti psichici comporterà nella società questa storia?

«Nessuno parla mai di una cosa importantissima: per un secolo, dopo Freud, la sessualità ha continuato ad aumentare, è stato sdoganato tutto. Negli ultimi due decenni però i dati ci dicono che la sessualità sta crollando nelle società. Certo, la sessualità non viene conteggiata nel pil ma c' entra con la qualità della nostra vita. Un altro problema è che altri dati ci dicono che stanno crollando i quozienti d' intelligenza da quando esistono i social, che per molti aspetti sono anche più pericolosi dei virus. Questi sono i veri problemi della società. Il Covid-19 è ancora una cosa che non conosciamo e che si spera risolveremo. Ma certo non aiuterà».

CoronaVirus

 

Perché ci ha colto impreparati?

«Ma è colpa nostra. Due anni fa l' Oms aveva dato l' allarme avvertendo che sarebbe arrivata una "malattia X" e che avrebbe portato una pandemia. Eccola, è arrivata. La domanda è: abbiamo mai sentito i nostri ministri parlarne? Prepararsi? Acquistare macchinari per la respirazione, mascherine, disinfettanti? No, macché. Nessuno dice nulla e ne chiede conto. Non se ne parla proprio. Tutti anestetizzati».

 

Un essere infinitamente piccolo sta mettendo in crisi un sistema infinitamente grande. Dobbiamo rinunciare alla globalizzazione?

«La globalizzazione ha un costo altissimo e ora lo stiamo imparando. A furia di acquistare prodotti dalla Cina o di esportare lavoro in Romania abbiamo alimentato un circolo vizioso. Nel 2003 la Sars venne controllata perché i rapporti con la Cina erano un decimo di quelli di adesso. Il commercio completamente libero è sotto molti aspetti sbagliato. Credo che dovremo ripensare a tante cose. E questa è un' opportunità».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....