daniela santanche ivana jelinic

PUÒ IVANA JELINIC, AD DELL’ENTE PER IL TURISMO, L’ENIT, ESSERE SOCIA DI AZIENDE CHE SI OCCUPANO DI TURISMO? E PUÒ NON DICHIARARLO NEL DOCUMENTO PATRIMONIALE DEPOSITATO NELLA SEZIONE TRASPARENZA DEL SITO DELL’ORGANISMO DI CUI È AMMINISTRATRICE DELEGATA DAL 26 NOVEMBRE 2022, VOLUTA E NOMINATA DALLA MINISTRA DANIELA SANTANCHÈ? I DOCUMENTI OTTENUTI DA “DOMANI” SVELANO UNA MISCELA DI INTERESSI PRIVATI E PUBBLICI. SENZA CONTARE CHE ENIT E’ FINITO SOTTO LA LENTE DELLA CORTE DEI CONTI PER GLI AFFIDAMENTI DIRETTI PER MILIONI…

Estratto dell’articolo di Giovanni Tizian per “Domani”

 

Ivana Jelinic

Può il vertice massimo dell’Ente per il Turismo, l’Enit, essere socia di aziende che si occupano di turismo? E può non dichiararlo nel documento patrimoniale depositato nella sezione trasparenza del sito dell’organismo di cui è amministratrice delegata dal 26 novembre 2022, voluta e nominata dalla ministra Daniela Santanchè? I documenti ottenuti da Domani, infatti, svelano una miscela di interessi privati e pubblici.

 

Poco interessano qui eventuali rilievi penali o di violazioni amministrative, ciò che è emerge è un potenziale conflitto di interessi di Ivana Jelinic, la quarantenne manager del turismo italiano. Ironica, dice, nella chiacchierata con Domani, di parlare un «pessimo italiano». Ammette che sulle lingue straniere (a parte il croato) non è il massimo. Per questo spesso si affida a interpreti nei viaggi in giro per il mondo per conto di Enit. Non è un punto debole, sostiene.

 

DANIELA SANTANCHE

Anzi lo rivendica con orgoglio patriottico: «Tendo a parlare la nostra lingua perché rappresento l’Italia quando vado all’estero». Un po’ di inglese? «Se necessario lo parlo», dice. Jelinic è turbata per un’intimidazione subìta la settimana scorsa: mani ignote hanno bucato le gomme della sua auto parcheggiata all’interno della Spa pubblica. «Ho fatto scelte interne in controtendenza, che hanno creato una forte animosità all’interno», denuncia a Domani.

 

Affidamenti milionari Tuttavia alle questioni societarie private si sommano le spese allegre di Enit da quando lei è ad. Contabilità per eventi, pubblicità, gadget e viaggi, finita, come anticipato dal nostro giornale il 17 agosto scorso, sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità anticorruzione (Anac) e della Corte dei Conti.

 

Ivana Jelinic

«Abbiamo fornito tutta la documentazione richiesta», assicura Jelinic I dati raccolti tramite una banca dati pubblica permettono di fare una stima degli affidamenti diretti e degli appalti dell’ultimo anno e mezzo: 34 milioni di euro distribuito tra vari fornitori, tra cui Rcs Sports & Events (Gruppo Cairo editore) che tra il 2022 e il 2023 ha incassato oltre 6,5 milioni di euro per la sponsorizzazione del Giro d’Italia. In questo lungo elenco troviamo anche i costi effettivi dell’evento di cui Santanchè è più orgogliosa: il primo Forum internazionale del Turismo a Baveno.

ENIT

 

Enit ha speso 138mila euro per «servizio catering e ristorazione», per soli due giorni, è scritto nell’affidamento diretto. Sempre senza gara, poi, molti altri sono stati spesi spesi: 40mila euro per il servizio transfer a una azienda di Ncc; 136mila alla Matrix srl per il servizio di «allestimento e regia» dal 20 al 26 novembre 2023; 27mila euro sono stati dati a una azienda di ceramiche «per servizi resi nell’ambito del patrimonio culturale»; infine 200mila euro sono finiti a Grandi Stazioni retail Spa (gruppo Ferrovie) per «le attività di comunicazioni» negli scali ferroviari. Il totale per una due giorni intensa è stato pari a mezzo milione di euro.

 

LE AZIENDE DI JELENIC

Ivana Jelinic

Sul sito di Enit, nella dichiarazione patrimoniale di Jelinic, non c’è traccia delle aziende di cui l’ad è ancora socia. Si tratta di UmbriaIncoming, costituita nel 2015: nell’ultimo bilancio ha dichiarato un utile di poco più di 3mila euro e un fatturato di quasi 4mila. Si occupa di «assistenza turistica».

 

Conflitto di interesse, potrebbe sembrare. «Macché, non è attiva», replica Jelinic. Forse sarebbe più corretto dire non del tutto inattiva, perché comunque qualche migliaio di euro lo ha mosso anche con lei è a capo di Enit, che si occupa, appunto, di turismo. Nella dichiarazione che va depositata per la legge sulla trasparenza non è indicate neppure una seconda azienda: S.J. Consulting, fondata nel 2021, ha iniziato l’attività nel 2022. In che campo opera? Turismo, ça van sans dire.

 

DANIELA SANTANCHE E IVANA JELINIC

«Non le ho inserite nella dichiarazione perché non producono, non hanno fatturato», si difende. In realtà la prima qualche reddito lo produce, sulla seconda è impossibile saperlo perché non esistono bilanci disponibili. Ma nella vita da imprenditrice c’è anche un’altra parentesi durata fino a giugno 2023: ha ricoperto il ruolo di consigliere nel cda di Seac Srl, il cui socio unico è Confcommercio imprese regione Umbria.

 

In Seac troviamo altri imprenditori che lavorano nel settore alberghiero e che spesso contrattano con la pubblica amministrazione. Tutti questi ruoli passati e attuali in società private possono rappresentare un conflitto di interesse? «No, ma le pare? Perché dovrebbero?». Forse perché sempre di turismo si occupano, replichiamo. Ma Jelinic è convinta del contrario. Non resta che crederle, dunque.

SANDRO PAPPALARDO - ENIT

 

DALLA CINA A PARIGI

I documenti interni all’ente permettono di ricostruire altre spese sostenute dalla numero uno dell’agenzia per taxi, cene e pernottamenti. Spese che si aggiungono al caos interno all’agenzia, con una ministra in bilico a rischio doppio processo e un cda composto da fedelissimi. Sotto la guida dell’amica di Santanché l’agenzia ha pasticciato sulle fiere da promuovere, ha fatto infuriare i sindacati sull’utilizzo del personale, ha sponsorizzato eventi come concerti del trio Il Volo.

 

Scelte che, insieme ad altre, hanno fatto muovere anche i magistrati contabili e l’autorità nazionale anticorruzione che hanno chiesto carte e documenti per approfondire. Nell’elenco delle spese ci sono anche le cene durante i grandi eventi internazionali. Utili per sviluppare incontri e relazioni.

ENIT

 

Come quello al ristorante Chiado Macao, presso l’Hotel The Londoner, in un posto da sogno a Hong Kong. Da quanto risulta a Domani, qui hanno cenato il 21 settembre 2023, la ministra Santanché, lo staff, l’ambasciatore d’Italia in Cina e anche una delegazione imprenditoriale. I nomi? «Non li ricordo, ma poi perché dovrei dirglielo, cosa c’è di così scabroso?».

 

Nulla, però conoscere i nomi delle imprese italiane che godono del privilegio di sedersi a tavola con la ministra è di sicuro interesse pubblico. Almeno sappiamo il costo della tavolata da 25 persone: 1.900 euro più le tasse locali con inevitabile variazione di budget per Enit.

 

Per chiudere il capitolo trasferte c’è anche il pernottamento a Parigi del consiglio di amministrazione, l’ad e il consigliere Pappalardo, per una spesa intorno ai 1.100 euro. In quei giorni a Parigi c’era anche la ministra, l’Italia si è presentata con la squadra migliore alle fiere di “Les Thermalies” e “Maison et Objet”.

daniela santanche

 

IL CASO PAPPALARDO

A Parigi c’era anche Pappalardo. Tenente colonnello, ex assessore della giunta di Nello Musumeci in Sicilia, dal 2019 al 2022 ha ricevuto compensi da Enit e dal 2019 al 2023 rimborsi per missioni. L’ufficiale dell’aeronautica ha dichiarato, lo scorso marzo, di non trovarsi in alcuna causa di incompatibilità, anche se sono in corso accertamenti da parte della Corte dei conti.

 

A febbraio è stato confermato consigliere del cda di Enit. Meloni lo definì «uno dei nostri migliori dirigenti». Pappalardo, come rivelato da Domani, era tra i sette nomi di consiglieri «segreti» del ministero della Difesa, guidato da Guido Crosetto. I loro nomi non erano in nessun atto ufficiale, «non sono collaboratori o consulenti, ma consiglieri senza compenso», avevano fatto sapere dal ministero.

daniela santanché

 

I magistrati contabili approfondiscono anche altre posizioni come ad esempio quella di Maria Rossi, dimissionaria dal primo gennaio 2023, ma ancora operativa. Proprio Rossi figura come responsabile unica del progetto di sponsorizzare con otto milioni di euro la fondazione Milano Cortina per i giochi invernali del 2026: 7 milioni di euro. La determina, firmata da Jelinic, risale allo scorso dicembre quando l’Enit non era ancora diventata una spa.

 

«In virtù della risonanza mediatica e delle opportunità di comunicazione legate ai giochi olimpici e paraolimpici invernali di Milano Cortina 2026, l’Enit si propone di diventare partner della manifestazione», si legge nella determina dove Rossi è indicata come direttore marketing e promozione. «Una cifra», aggiunge Jelinic, «spalmata in più anni per attività di sponsorizzazione».

 

DANIELA SANTANCHE

Per capire come mai Santanché ha scelto Jelinic per guidare l’agenzia dobbiamo tornare al 2017. In quell’anno l’attuale ministra fondava un nuovo movimento politico, in compagnia di due esponenti di spicco del centrodestra lombardo, Mario Mantovani e Luca Squeri. Secondo alcuni l’ascesa di Jelinic è più merito di Squeri che di Santanchè. «Lo conosco, ma non c’entra con la mia nomina», spiega l’ad, che ora lavora al fianco di una presidente, Alessandra Priante, nominata da Palazzo Chigi. Ed è impossibile leggere il futuro: nessuno può prevedere cosa ne sarà di Jelinic se mai dovesse finire in anticipo la stagione Santanchè al ministero?

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO