panzeri giorgi eva kaili benifei

IL QATARGATE SI ALLARGA! SECONDO I MEDIA GRECI SONO 60 I NOMI DI EURODEPUTATI “A LIBRO PAGA” NEL MIRINO DEI PM – SAREBBERO 4 QUATTRO GLI “ITALIANI” NEL MIRINO (ANDREA COZZOLINO, BRANDO BENIFEI, ALESSANDRA MORETTI. OLTRE ALL’ITALO-BELGA MARIA ARENA) MA NESSUNO È INDAGATO - L’INCHIESTA NASCE CON GLI 007 BELGI CHE IMBOTTISCONO DI MICROSPIE CASA PANZERI - IL RUOLO DEL MAROCCO - I 20MILA EURO IN CONTANTI SEQUESTRATI ALLO "SCOPATORE INFLESSIBILE" FRANCESCO GIORGI, COMPAGNO DI EVA KAILI, CONSENTIREBBERO DI RISALIRE AI CONTI CORRENTI DA CUI... - DAGONEWS

DAGONEWS

https://m.dagospia.com/le-banconote-sequestrate-a-bruxelles-dovevano-oliare-altri-europarlamentari-tedeschi-e-francesi-335770

 

Giuseppe Guastella per corriere.it

 

 

antonio panzeri

Ci sono i servizi segreti del Belgio dietro lo scandalo dei regali e del milione e mezzo di euro partiti dal Qatar e dal Marocco, passati attraverso la ong Fight impunity di Antonio Panzeri e finiti a personaggi che lavorano nel Parlamento europeo. A dare il via all’inchiesta che ha fatto emergere il più grave caso di corruzione nella storia della massima istituzione continentale, compromettendone pesantemente l’immagine, è stata l’agenzia interna per la «Sicurezza dello Stato» del Belgio che per mesi ha lavorato con i servizi segreti di altri 5 paesi, ma non con quelli dell’Italia che sarebbero stati esclusi dall’operazione nonostante tutto sembri ruotare intorno a personaggi italiani.

 

Partito come un caso di «sicurezza nazionale», il dossier si trasforma in una questione di corruzione internazionale, altrettanto grave, ma certamente meno allarmante per gli 007 locali che lo passano alla magistratura ordinaria quando si rendono conto che la minaccia è cessata o forse non è mai esistita.

 

L’operazione Qatar, rivelano fonti giornalistiche belghe non smentite dalle autorità, comincia nel 2021 come indagine su un’interferenza da parte di un paese straniero sui processi decisionali del Parlamento europeo, come quelli sulle posizioni da prendere nei confronti di paesi accusati di non rispettare i diritti umani quali il Qatar, molto attivo per raggiungere un’intesa con la Ue sull’aviazione (ora bloccata dopo lo scandalo).

banconote sequestrate a pier antonio panzeri e eva kaili 1

 

 

E i pm di Milano che danno assistenza in Italia ai colleghi greci per le propaggini italiane dell’indagine, parlano di europarlamentari «libro paga» lasciando immaginare un orizzonte investigativo più esteso di quello che al momento può essere osservato. Secondo la stampa greca, i pm avrebbero nel mirino «oltre 60 eurodeputati», la maggior parte del gruppo dei socialisti e Ppe, ma anche dei «nuovi partiti della destra».

 

 

Non si sa quale sia la fonte della soffiata agli 007 belgi, se si tratti di una assistente parlamentare che ha denunciato cosa aveva visto per vendicarsi di non essere stata riconfermata nell’ incarico, come dice qualcuno, o se invece l’allerta sia arrivato da un paese terzo, come ha scritto il giornale belga De Standaard. Sta di fatto che le indagini segretissime si concentrano subito su Antonio Panzeri e sulla Figth impunity. Il suo appartamento in un residence di Bruxelles viene messo sotto controllo ed imbottito di microspie mentre lui viene pedinato e intercettato. Sono i poteri speciali dati in Belgio ai servizi a consentire loro di fare indagini così intrusive senza autorizzazione della magistratura, ma dopo il via libera di una commissione che ne valuta opportunità e necessità.

banconote sequestrate a panzeri e eva kaili 3

 

 

Quando a luglio scorso i servizi hanno avuto il quadro della situazione, l’indagine è stata passata alla procura federale che ha aperto un fascicolo per i reati di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro commessi dal primo gennaio 2021 all’8 dicembre scorso.

 

Nelle mani dei magistrati ci sono i contatti di Panzeri, a cominciare da quello stretto che lo lega a Francesco Giorgi, compagno di Eva Kaili, la vice presidente del parlamento arrestata con i due uomini. Dal Qatar alla coppia sarebbero arrivati gli oltre 750 mila euro di cui sono stati trovati in possesso, così come i 600 scovati nel residence di Panzeri. Le indagini dovranno stabilire in che modo, dato che dai numeri di serie risulterebbe che la maggior parte delle banconote è stata emessa in Belgio ed è passata da banche belghe, il che smentirebbe l’ipotesi di valigie arrivate dall’estero. Gli investigatori hanno anche più di un’idea degli «intrallazzi» di cui parlava Maria Dolores Colleoni, moglie di Panzeri, come del «trasporto dei regali» in Marocco attraverso l’ambasciatore del paese nordafricano in Polonia.

 

 

QATARGATE

Da open.online

soldi trovati a casa di eva kaili e panzeri

 

(…) I soldi sequestrati a Francesco Giorgi

Invece nella villetta dei genitori di Francesco Giorgi ad Abbiategrasso i finanzieri hanno trovato la chiave di una cassetta di sicurezza. In banca hanno trovato altri 20 mila euro in contanti. Sarà difficile rintracciarne la provenienza. Invece per quelli sequestrati a Bruxelles la polizia ha trovato una traccia: la fascetta che li avvolgeva consente di risalire ai conti correnti da cui sono stati prelevati. E questo potrebbe costituire la svolta dell’inchiesta. Mentre Eva Kaili continua a dirsi innocente. L’ex vicepresidente dell’Europarlamento dice di non sapere nulla di soldi e accordi di corruzione. Addossando la responsabilità al compagno. Il quale, scrive oggi Repubblica, avrebbe confermato agli inquirenti di aver lasciato all’oscuro la donna dell’operazione. «Farò il possibile affinché la mia compagna sia libera e possa occuparsi di nostra figlia di 22 mesi», avrebbe detto agli inquirenti.

ANTONIO PANZERI - FRANCESCO GIORGI - NICCOLO FIGA' TALAMANCA

 

I quattro eurodeputati nel mirino

Ma c’è di più. Il quotidiano racconta che i magistrati belgi indagano su un sistema che ruota sì attorno a Panzeri ma che arriva anche agli eletti. E cita tre eurodeputati del Partito Democratico: Andrea Cozzolino, Brando Benifei, Alessandra Moretti. Oltre all’italo-belga Maria Arena, membro del Partito Socialista belga. Nessuno dei quattro risulta indagato. Ma, spiega l’articolo, secondo gli inquirenti Cozzolino costituiva il primo collegamento diretto, visto che per lui lavorava Giorgi.

 

brando benifei

Cozzolino era il presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e delle commissioni parlamentari miste Ue-Marocco. Oltre che membro della Commissione Diritti umani, dalla quale sono passate le risoluzioni più problematiche per il Qatar. L’europarlamentare ha spiegato nei giorni scorsi di aver assunto posizioni politiche sulla tematica senza alcuna pressione. Giorgi lo chiama in causa insieme a Tarabella senza fornire certezze.

 

Alessandra Moretti e Brando Benifei

EVA KAILI

Lo stesso Giorgi ha invece “scagionato” Alessandra Moretti e Maria Arena: «Non ne ho mai sentito parlare. Sono persone che rispetto. E credo che la loro integrità non c’entri nulla in questo contesto». La segreteria dell’assistente di Moretti è sotto sequestro. Nessuna domanda è stata fatta invece a Giorgi su Benifei. L’idea degli inquirenti però è che la corruzione passasse in due modi diversi. In contanti, con i soldi già trovati. E sui conti delle Ong coinvolte, ovvero “Fight Impunity” di Panzeri e “No Peace without justice” di Niccolò Figà-Talamanca. Che, come ha detto Giorgi ai magistrati, servivano soprattutto «a far girare i soldi».

alessandra moretti foto di baccoEVA KAILI francesco giorgi eva kaili antonio panzeri EVA KAILI ANTONIO PANZERI - EVA KAILI - FRANCESCO GIORGI - MARC TARABELLAEVA KAILI eva kaili eva kaili con il ministro del lavoro del qatar Eva Kaili Francesco Giorgi Niccolo Figa-Talamanca Pier Antonio Panzeriniccolo figa talamanca eva kaili 1brando benifei foto di bacco

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....