alcol alcool giovani ubriachi coma etilico

UN TEMPO SI CHIAMAVA “UBRIACARSI”, ORA “BINGE DRINKING” – "L'OSSERVATORIO DEI GIOVANI E L'ALCOL" DENUNCIA CHE NEGLI ULTIMI ANNI ANCHE I GIOVANISSIMI IL SABATO SERA ALZANO TROPPO IL GOMITO (CHE NOVITÀ!). SPESSO ARRIVANO A BERE CINQUE O SEI DRINK IN MENO DI DUE ORE -–L'INIZIAZIONE ALLE BEVANDE ALCOLICHE IN FAMIGLIA PUO' AIUTARE I PIÙ GIOVANI A PRENDERE DIMESTICHEZZA CON I LIQUORI INSEGNANDOGLI QUANDO DIRE STOP. MA OCCHIO A NON INIZIARE TROPPO PRESTO!

Giulia Masoero Regis per “la Repubblica”

 

bere prima di imbarcarsi

Si chiama binge drinking ed è il fenomeno che preoccupa di più quando si discute del consumo di bevande alcoliche tra minorenni, e si può definire così: il consumo di cinque-sei drink nell'arco di circa due ore. Il fenomeno dell'abbuffata alcolica non è sempre esistito, per lo meno non nella cultura mediterranea, dove l'alcol ha sempre trovato posto regolarmente, ma in esigue quantità. Nel classico bicchiere di vino o birra a pasto, degustato in una situazione familiare.

 

alcolici a bordo

«Il binge drinking è un'abitudine nata nei paesi nordici-anglosassoni - chiosa Michele Contel, segretario generale dell'Osservatorio permanente sui giovani e l'alcol - dove in settimana tradizionalmente non si beve, mentre nel weekend si esagera. Con l'attenuazione delle differenze culturali, la prossimità degli stili alimentari e la disponibilità a viaggiare, da circa trent' anni si parla di binge drinking anche nelle culture latine come Italia, Spagna, Francia, e ha coinvolto prima di tutti i giovani e gli universitari». I dati del 2019 dell'European School Survey Project on Alcohol and other Drugs dicono che il fenomeno, tra i giovani italiani, si attesta intorno al 29%.

 

GIOVANI ALCOOL

«È una percentuale piuttosto allarmante, perché è un'abitudine che può causare gravi danni alla salute», sottolinea Contel: «Anche se il binge drinking non va considerato un tratto di alcolismo, perché in Italia, dopo i 25-30 anni, i consumi in genere tornano nella media». Cosa che, invece, non accade in paesi come gli Stati Uniti, dove c'è un divieto molto severo nei confronti dell'alcol fino ai 21 anni, «con la conseguenza frequente che anche in età adulta si consolidano consumi molto più alti rispetto ai nostri» osserva l'esperto.

 

GIOVANI ALCOOL2

L'iniziazione all'alcol familiare, che spesso caratterizza le tavole degli italiani, da una parte ha dei difetti, perché porta a bere prematuramente, ma dall'altra sembra fornire una conoscenza precoce della sostanza, che a sua volta genera una buona capacità di difesa negli anni successivi e poi da grandi. «Ricerche scientifiche mostrano che i giovani che iniziano a bere sotto il controllo genitoriale, in un contesto non esasperato di reiterazione del comportamento, riescono a evolvere in consumatori moderati» fa sapere Contel: «Dall'altra parte, ci sono casi in cui l'iniziazione precoce in contesti critici porta a un uso consolidato e a un abuso: si stima che poco meno dell'1% dei 13-14enni che beve sviluppa una dipendenza da alcol e danni importanti alla salute».

 

GIOVANI ALCOOL1

In età adolescenziale, infatti, l'alcol è più tossico che mai. Non solo perché non viene metabolizzato per l'assenza dell'enzima alcol deidrogenasi, ma anche perché ostacola il naturale sviluppo cerebrale. «Durante l'adolescenza il cervello è in piena fase di maturazione. Il sistema limbico, deputato alla percezione delle emozioni, matura prima rispetto alla corteccia prefrontale, deputata al giudizio e alla limitazione dell'impulsività - spiega Maria Pontillo, psicologa della Unità di Neuropsihiatria dell'infanzia e dell'adolescenza del Bambino Gesù di Roma - .

 

buckingham palace dry gin 1

Questo fa sì che da una parte l'adolescente, sotto la spinta della propria emotività, ricerchi sensazioni sempre nuove con l'alcol, che può essere uno strumento di sperimentazione ed evasione; ma dall'altra che l'etanolo interferisca con il suo sviluppo cerebrale, ostacolando, se assunto in eccesso, la corretta maturazione». Gli adolescenti che abusano spesso di alcol (cioè vanno oltre l'una o le due assunzioni settimanali) avranno presto problemi di memoria, concentrazione, attenzione. Saranno anche più impulsivi e, a volte, più aggressivi.

 

la ricetta del vero dry martini

«La gravità degli effetti - aggiunge la specialista - tende a essere direttamente proporzionale alle quantità che si assumono, ma anche gli adolescenti che non abusano di alcolici possono risentirne. Per esempio con alterazioni del ritmo sonno-veglia, una minore capacità di attenzione sostenuta e un aumento dei livelli di irritabilità». Acclarato che bere durante lo sviluppo è dannoso e andrebbe evitato, Contel sottolinea quanto sia impossibile che non accada, specie nelle culture occidentali: «Se vogliamo portare i ragazzi a scegliere la salute, è basilare fare dei discorsi responsabilizzanti stimolando in loro un atteggiamento critico.

 

hendrick's gin

Insegnare il senso della moderazione è uno degli strumenti per farlo». 1 lattina di birra (330 ml a 4,5°) 1 bicchierino di superalcolico (40 ml a 40°) 1 aperitivo (80 ml a 38°) è di 12 grammi di alcol ed equivale a: genoma. Come dalla nostra età: i giovani devono astenersi. Eppure, ne consumano troppo. E le conseguenze sulla salute sono direttamente proporzionali ai drink Circa il 29% dei ragazzi italiani ne soffre. È un'abitudine nata nei paesi anglosassoni.

gin tonic 6martini cocktail

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....